Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Donne con la mannaia

Palinodie
Regia: Vono-Tagliaferri
Drammaturgia: Vono-Tagliaferri
Attori: 2 Stefania Tagliaferri, Verdiana Vono
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: Attivismo, donne, arte contemporanea, femminismo, performance

Donne con la mannaia è una creazione che si muove tra i confini del teatro e della performance d’arte contemporanea. Un’indagine su ciò che fa scandalo: il corpo delle donne, le proteste, l’arte. Lo spettacolo è in corso di produzione, il video candidato alla Call Visionari è uno studio di 30 minuti.
Pretesto drammaturgico -  Il 10 marzo 1914, Mary Richardson entra alla National Gallery di Londra, si ferma davanti alla Venere Rokeby di Velázquez, estrae una mannaia da macellaio e colpisce con forza la tela. Nelle strade del Regno Unito, intanto, gruppi di donne organizzano manifestazioni per chiedere il suffragio universale. Le Suffragette sono vittime di abusi sessuali, fisici e sociali da parte delle forze dell’ordine. Quando Mary Richardson prende il coltello, davanti al nudo più famoso del suo tempo, il movimento dell’emancipazione femminile si cristallizza, per esplodere nello squarcio della tela.
Nel gesto di Mary Richardson è racchiuso, in nuce, tutto quello che saranno le Performing Arts del Novecento: arrabbiate, critiche, citazioniste, fisiche, sovversive. Rievocare questo fatto, oltre a sollevare le urgenti questioni legate al femminile nel presente, è anche un’occasione per riflettere sullo statuto dell’Arte. Va tutto bene? In scena le due performer stanno manifestando. Nel farlo ripercorrono i momenti salienti della storia, come quello di Mary Richardson. Nel dialogo a due voci ci sono anche i tagli di Fontana, le incarcerazioni di Ai Weiwei fino ad arrivare al corpo ferito di Gina Pane. L’intento è quello di mostrare il percorso travagliato di manifestanti e artisti che, ora come allora, si fanno portatori di un messaggio di cambiamento possibile, necessario.
Ogni rivoluzione è squarcio. Ogni atto rivoluzionario è opera d’arte.
Ma il lavoro artistico basta per ricucire questo presente ferito?
Donne con la mannaia nasce per evidenziare e rinsaldare il legame tra arte e rivoluzione, intesa come quel cambiamento sociale che in quanto giovani artiste sentiamo necessario. Con questo lavoro intendiamo amplificare la voce delle generazioni cui apparteniamo, oltre che farci segnale per tutte quelle che sapranno mettersi in ascolto. Il lavoro nasce dallo specifico del linguaggio teatrale e si nutre di commistioni con altri linguaggi dell’arte, sia nella forma che nel contenuto.
Donne con la mannaia è una call to action, un manifesto, un cantiere per costruire comunità. Le tradizionali appartenenze non sono più sufficienti. Eccoci, allora nude e armate allo stesso tempo.

Il processo di creazione ha intrecciato la residenza Humus Artisti nei Territori di IAC - Centro Arti Integrate di Matera. Il video dello studio di Donne con la mannaia è stato realizzato durante la restituzione di residenza, alla Fondazione Le Monacelle, sabato 4 novembre 2023.

Produzione: Prosa

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Palinodia è una parola di origine greca e letteralmente si traduce così:
cantare di nuovo
PÀLIN di nuovo ODIA (da ÔDÈ) canto
È una figura retorica che si usa quando affermiamo o facciamo il contrario rispetto a ciò che avevamo detto o fatto in precedenza.

Per noi rappresenta la libertà di cambiare opinione, il desiderio di adeguare il proprio pensiero alle conoscenze che acquisiamo e alle esperienze che facciamo nel corso della vita. Palinodia è una parola che racchiude in sé il movimento di una nuova scoperta e la possibilità di sbagliarsi e questo è un concetto vitale.
Ecco come abbiamo scelto il nostro nome.

Palinodie è una compagnia teatrale fondata ad Aosta nel 2012 con una visione: per un teatro vivo. Un teatro vivo che si esprime nella scrittura e nella messa in scena di drammaturgie originali e in azioni culturali volte a rendere il presente più simile a come lo sogniamo.

Il nostro è un teatro della cura, le storie che mettiamo in scena mostrano personaggi lacerati dal presente, che cercano di trovare la luce e rimarginare le ferite. Senza pretesa terapeutica, ma con la convinzione che in tempi bui la catarsi avvenga anche attraverso la bellezza.

La compagnia è riconosciuta dalla legge sul teatro della Regione Valle d’Aosta come compagnia professionale (l.r. del 19/12/1997, n. 45) ed è tra le imprese culturali vincitrici del bando Funder35. Diretta da Stefania Tagliaferri, diplomata all’accademia Paolo Grassi nel 2008, ha come dramaturg Verdiana Vono, formatasi a Ert - Emilia Romagna Teatro Fondazione.
È ideatrice e curatrice della rassegna Prove Generali - il teatro va in montagna, rassegna realizzata con il sostegno del bando Not&Sipari di Fondazione CRT, dove dal 2017 programma alcuni tra gli esiti più significativi della scena teatrale indipendente.

Con la sua ultima produzione, "Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa", ha ricevuto il sostegno alla creazione nella sezione nuove opere per il teatro del bando Per Chi Crea di Mibact e Siae.
Condividi