Regia: Archipelagos Teatro, aiuto regia Nicoletta Robello
Drammaturgia: Testo Marco Morana adattamento per la scena di Gioia D'Angelo, letture poesia di Antonino D'Angelo
Attori: Gioia D'Angelo
Altri crediti: Lettere e poesie di Antonino D’Angelo Scena e consulenza artistica Maria Chiara Pederzini Musiche originali di Michele Deiana Audio e luci di Alberto Maria Salmaso
Parolechiave: Resistenza, memoria, testimone, polizia di stato, partigiani
Produzione: Archipelagos Teatro
Anno di produzione: 2024
Genere: Prosa Performance
Il Dottor Antonino D’Angelo, nato a Catania il 29 luglio 1912, laureato in Giurisprudenza e Commissario di Pubblica Sicurezza a Udine, è stato incarcerato come prigioniero politico per 40 giorni e deportato il 26 agosto 1944, all’interno di un carro bestiame, prima al centro di smistamento di Dachau, poi a Mauthaunsen. Non avrebbe più fatto ritorno.
Era inserito in un elenco in possesso di partigiani catturati dai nazifascisti, venuto a conoscenza dei piani per il rastrellamento degli uomini della popolazione rurale friulana destinati al lavoro coatto in Austria, provvedeva ad avvisarli affinché non si facessero trovare, sapendo che per una famiglia contadina la privazione dei maschi voleva dire fame e rovina.
Antonino D’Angelo era il padre di mia madre e ho il privilegio di portare il suo cognome.
Il mio racconto si basa sulle testimonianze di mia nonna, mia mamma e mio zio, su alcuni scritti del nonno - le lettere che scriveva a mia nonna dal lavoro, dal carcere in via Spalato, quelle gettate dal treno merci che i partigiani le portarono, il taccuino di poesie scritte da lui - e le testimonianze di chi veniva a portare sue notizie.
Mio nonno non ha più fatto ritorno. Mia nonna Elisa lo ha aspettato sempre. Resistere è partire e non tornare, resistere è anche restare e aspettare per tutta una vita. Le donne hanno da sempre il dono, la forza e il compito di portare avanti e tramandare le storie di famiglia, per tenerle vive. E il teatro è il luogo delle storie.
Questo progetto è sostenuto e patrocinato dal Comune di Udine, dalla Questura di Udine e
dall’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, da ANPI (Ass. Nazionale Partigiani d’Italia) e ANED (Ass. nazionale ex deportati di Udine).
Informazione riservata agli Organizzatori
Non è stata caricata nessuna recensione
Informazione riservata agli Organizzatori