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Isabel - tratto da una storia vera

Anonima Teatri
Regia: Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo
Drammaturgia: Aleksandros Memetaj
Attori: Con Caroline Loiseau Musica dal vivo Marco Memetaj
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Danza

Tags: Famiglia, Desaparecidos, Argentina, Teatro, Musica

“Ero stato mandato a Buenos Aires, in Argentina, dal mio capo redattore nel dicembre 2022. Dovevo documentare l’entusiasmo del popolo argentino dopo la vittoria del mondiale. Ero molto felice, era tutta la vita che volevo andarci...Gli argentini non avevano ancora smesso di festeggiare. Ogni quartiere, ogni Barrio di Buenos Aires aveva la sua gigantografia, Il suo santo calcistico preferito. In una trovavi Lionel Messi, poi Angel di Maria, e poi in quasi tutte c’era Diego Armando Maradona… Ho continuato a camminare e alla fine mi sono ritrovato davanti Plaza de Mayo, una piazza che non è facile da raccontare…E’ dispersiva, non si capisce dove inizi e dove finisca…c’è un muro, un vecchio muro. Li sopra ci sono foto, manifesti, cartelloni, testimonianze delle Madri di Plaza de Mayo, testimonianze dei desaparecidos argentini. Su quel muro ci sono i segni della storia moderna dell’Argentina. E’ lì che ho incontrato Isabel. Stava seduta su una panchina. Fissava un punto della piazza e sorrideva. Poi si è girata, mi ha visto, mi ha sorriso. Si è alzata e mi è venuta incontro. Io non so come sia successo, ma in quel momento ho capito che non ero in Argentina per la “fiesta del mondial”, ero lì per un altro motivo, per ascoltare la sua storia. La storia di una famiglia qualsiasi. Una storia racchiusa in 50 anni di Argentina. Ecco… di questo parla quest’intervista, di Isabel, di sua madre Corita, di suo padre Paulo e di suo zio Raul… E pensare che io ero lì per documentare la festa dei mondiali.”

“Isabel-tratto da una storia vera” è uno spettacolo che si muove tra teatro, danza, e narrazione; lo spettacolo racconta la vita di una donna e della sua famiglia, attraversando le vicende sociali e politiche dell’Argentina tra il 1963 ed il 2022. Isabel è una donna, molte donne, è figlia, sorella e madre. Isabel è la forza dell’essere umano, il sorriso sulle labbra di una ragazzina felice per un raggio di sole. Isabel è la costante ricerca della normalità e della quotidianità perduta, è la speranza che fatica a soccombere, Isabel è la forza di adattarsi ai cambiamenti. Isabel è una donna semplice e come lei ce ne sono tante. Questa storia è come tante altre storie, solo che questa è la storia di Isabel e per questo è speciale e unica.
*Lo spettacolo e i fatti raccontati all’interno sono ispirati alla storia vera di Victoria Donda: prima figlia di “desaparecidos” ad essere eletta alla Camera dei deputati argentina.


Produzione: Produzione Anonima Teatri / Twain Centro Produzione Danza
Con il sostegno di Tersicorea / progetto RIZOMI
Contributo MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit, Comune Tuscania

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“Anonima Teatri a.s.d.” nasce dall’incontro di Yoris Petrillo (danzatore e autore), Aleksandros Memetaj (attore, regista e autore), Vera Minestrella (organizzatrice di eventi culturali), Elena Ciciani (esperta di comunicazione) e Caroline Loiseau (danzatrice), ed è diretta da Petrillo e Memetaj.
L’associazione nasce nel 2020, e ha la sua sede operativa allo “Spazio Fani”, nel centro storico di Tuscania.
La compagnia viene fondata sull’intento di lavorare in una “zona di mezzo” del mondo dello spettacolo dal vivo: tra il teatro, la danza, il circo e la musica.
Poiché centrale è il lavoro dell’interprete, che deve avere una formazione multidisciplinare, che gli permetta di lavorare efficacemente in questa commistione di linguaggi, Petrillo e Memetaj sono impegnati da due anni in corsi di formazione per giovani danzatori e attori. L’attività di formazione, tesa anche allo “scouting” di giovani interpreti, risulta essere centrale in questa prima fase della compagnia.

La prima opera della compagnia è “GIULIO” (liberamente ispirato al “Giulio Cesare” di Shakespeare), spettacolo che racconta di un giovane ciabattino di nome Giulio vissuto nell’epoca tardo repubblicana, quando Cesare saliva le vette più alte della società romana prima di cadere rovinosamente.
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