Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Il Borghese Gentiluomo

KanterStrasse
Regia: Francesco Manetti con la collaborazione di Simone Martini
Drammaturgia:
Attori: Luca Avagliano,Elisabetta Becattini, Lorenza Guerrini, Simone Martini, Filippo Mugnai, Enrica Pecchioli
Trailer: Link
Anno: 2013
Ah! Diventare famosi, solo questo,
diventare famosi. E sotto i sogni
di fama si affaccia un altro sogno:
il sogno di non scomparire nella
massa grigia delle merci senza
volto, il sogno di trasformarsi in
una merce meritevole di attenzione,
una merce di cui si parli,
che spicchi nella massa delle altre
merci, che non possa essere ignorata,
derisa, rifiutata.
Il nostro Borghese è quello che
abita dentro ad ognuno di noi, non
tanto il rappresentante di una
classe sociale, ma il simbolo di
quella spinta al comfort, alla crescita
individuale, all’accrescimento
della propria condizione, che ha
spinto la nostra specie fin dall’inizio
dei tempi, creando evoluzione
e disastri in egual misura. Il signor
Jourdain vuole evolversi, fare un
salto in un mondo superiore e
per farlo deve rinnegare le sue
radici, i suoi simili e nascondere
ai suoi stessi occhi le bassezze
e le miserie di quel mondo a cui
aspira. Il signor Jourdain si rende
ridicolo, come tutti noi ci rendiamo
ridicoli quando in modo totalmente
acritico tentiamo di aderire
alle regole imposte dalla società
in cui viviamo, rinunciando a noi
stessi per tramutarci in merci da
mettere sul mercato della fama.
Un testo su commissione reale,
in cui obbligatoriamente inserire
balli, musiche di Lully, turcherie
varie così di moda al tempo. Con
queste condizioni si è dovuto
confrontare Molière, stringendo i
denti, rinunciando a se stesso ma
al tempo stesso elaborando una
drammaturgia che riesce a criticare,
usandole, quelle stesse catene
che gli erano state imposte.
Quella stessa contaminazione con
cui ha avuto a che fare il grande
drammaturgo,è diventata la base
del nostro lavoro: la drammaturgia
di Matilde affianca al testo originale
citazioni da Baumann, Smith,
Jarry, Lewis, scritti personali e
discorsi di grandi e piccoli politici
di ogni tempo. I costumi attraversano
i secoli: i primi ominidi già
portano i segni di un imparruccamento
ancora da venire, mentre
nella moda contemporanea ancora
restano tracce dei nostri progenitori
scimmie. La scena parte da
un nero vuoto per poi lentamente
riempirsi di luce e arredi pomposi,
certificazione di uno status raggiunto.
Il Signor Jourdain non ha
mai smesso di lottare forsennatamente
per entrare nel suo mondo
ideale: a costo di snaturarsi, a costo
di rinunciare alle proprie radici,
ai propri affetti, pur di avere un
posto tra gli eletti, far finalmente
parte della tribù migliore, essere
nella casta, dare del tu ai poteri
forti, essere in lista al billionaire…

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

KanterStrasse è una residenza teatrale di Regione Toscana dal 2013, facente parte di Rete Teatrale Aretina.
Lavora su tutto il territorio del Valdarno Aretino sia in ambito di progettazione, formazione e programmazione.
Condividi