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Lourdes

emilia verginelli
Regia: emilia verginelli
Drammaturgia: Emilia Verginelli
Attori: Emilia Verginelli e Dario Costa
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance

Tags: performance, sacro, condivisione scenica , accessibilità, collettività

Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un miracolo. È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo, non in ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno “Lourdes”. Una ricerca al confine tra il sé e l’altra persona. Nella frammentazione di uno spazio condiviso, dove non c’è centro né frontalità, si lascia a ognuno la scelta di quali domande porsi.

Lourdes è una condivisione scenica pensata per un pubblico ristretto, in un tempo dilatato e ripetuto scandito non esclusivamente dalle performer ma dal pubblico stesso. Lourdes chiede al suo pubblico di abitare lo spazio scenico performativo, non viene meno solo la frontalità del palco (che non c’è), ma la volontà è quella di azzerare la centralità delle performer come centro d’interesse e di focus visivo, per dislocare occhi e mani verso altre direzioni e azzerarne una gerarchia. Si offre al pubblico la possibilità di non essere relegati al ruolo di chi guarda, ma di abitare lo spazio nella sua interezza. Oltre a poter attraversare lo spazio a proprio piacimento (rimanendo sedute sulle sedie, sdraiandosi per terra, spostandosi e decidendo attivamente dove posare lo sguardo e l’attenzione) il pubblico è invitato a interagire con numerosi oggetti di scena, che non sono altro che i materiali di ricerca che sono stati usati durante la creazione di Lourdes: penne e matite, fogli, i testi su cui abbiamo studiato, e molto altro. Questa potenziale distrazione è per noi una porta d’accesso a un’esperienza inedita di abitare lo spazio scenico, di costituirsi in qualche modo come una comunità provvisoria e in continuo mutamento. Inoltre, la trascrizione (in numerose lingue) di ciò che viene detto è trasmessa su molteplici smartphone disseminati per lo spazio, e che potranno essere consultati a piacimento dal pubblico. Oltre ad essere uno strumento di accessibilità per persone sorde, per il pubblico non italiano e per chi fatica a tenere alta la soglia dell’attenzione, questa disseminazione performativa allontana ancora di più la performer dalla sua centralità scenica, consentendo l'accesso ad una immersione sonora. I dialoghi che ascoltiamo esplorano la ricerca della trascendenza filtrata attraverso la fede, la sua inafferrabilità è restituita attraverso la frammentazione e in questo modo di concepire lo spazio scenico la ricerca stessa ci porta ad interrogarci su come può uno spazio essere attraversato dai corpi e se in questa condivisione è possibile spostare l’attenzione sulla trascendenza raggiungibile attraverso l’esperienza della comunità, della condivisione, della fiducia.


Altri crediti: Lourdes
 di e con Emilia Verginelli
e con Dario Costa, consulenza letteraria Sara De Simone, suono Francesca Cuttica, luci Camila Chiozza, produzione Bluemotion  
© Claudia Pajewski 
ringraziamenti Roberta Luciani, Viola lo Moro, Andrea Pizzalis, Naoures Rouissi, Filomena Fusco, Vincenzo Rilletti, Benedetto Patruno, Ubaldo, Gianni, Alessandro, Andrea Beghetto, Luisa Merloni, Elisa Alessandro, Elena Bastogi,  Benedetta Boggio, Giorgina Pi, Lucia Calamaro,
traduzioni a cura di Brianda Carreras, Alexia Sarantopoulou, Elise Blotière, Tomasz Kireńczuk, Naoures Roussi, Neon Loriga, Yan Duyvendak
interpretazione LIS Edgarda Samaritani
progetto sostenuto da FONDO Network per la creatività emergente
incontri artistici a cura di FONDO Yan Duyvendak, Camille Louis, Ana Pi
tra le vincitrici del Progetto CURA 2022 Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Cantiere Florida (Firenze) + Cross residence (Ameno, Verbania)
residenze (2020-2023) Teatro India - Teatro di Roma (Roma), fivizzano27 (Roma), KRAKK (Santarcangelo di Romagna), Ateliersì (Bologna), Spazio ‘500 ( Vigolo Vattaro) Angelo Mai (Roma), Centrale Fies (Dro), AMAT e Teatri di Pesaro (Pesaro), Teatro Nuovo (Napoli), Teatro Pubblico Pugliese (San Vito dei Normanni)

Produzione: Bluemotion

File scaricabili:
Lourdes.Scheda_EmiliaVerginelli.pdf

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Emilia Verginelli nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti.
Ha vissuto a Ibiza, Parigi, Londra, Milano e Roma, per poi
trasferirsi definitivamente in quest’ultima dove oggi vive. Per la
sua formazione teatrale studia con Ragnar Freidank, Declan
Donnellan, Fabrice Murgia, Natalie Beasse, Thomas
Ostermeier, Daria Deflorian, Lucia Calamaro, Fanny e
Alexander. Nella Danza si forma attraverso gli incontri con Julie
Stanzak della Pina Bausch Company e Gabriella Garrizo della
Compagnia Peeping Tom. Alla passione per il teatro unisce il suo interesse per il sociale. Dal 2000 collabora con il laboratorio teatrale per ragazzi disabili dell’Istituto Don Guanella di Roma. Nel 2003 crea un laboratorio teatrale permanente all’interno di strutture del tribunale dei minori. Fonda in seguito la Onlus Gruppo Sorriso Roma dove collabora con numerosi professionisti in progetti che coinvolgono bambini in varie discipline artistiche. Nel 2010 crea Fivizzano27, uno spazio culturale indipendente situato nel cuore del quartiere Pigneto di Roma dove cura diverse rassegne tra cui Questa casa non è un Teatro, sulla realtà indipendente della drammaturgia contemporanea italiana e Scritture- incursione nel presente a cura di Lucia Calamaro, prodotta dal Teatro di Roma -Teatro Nazionale in collaborazione con carrozzerie | n.o.t. Dal 2004 lavora nel cinema diretta tra gli altri da Carlos Saura, Asia Argento, Paolo Virzì, Daniele Lucchetti e in serie televisive come Squadra Antimafia. Nel 2012/2013 prende parte agli spettacoli Lettere a Lucilio e Vita di Galileo con la regia di Eimuntas Nekrošius presso il Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2011 diventa membro della compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante. Dall’incontro con Emma nasce La bella Rosaspina addormentata in tournée nella stagione 2013-2014. Sempre con Emma Dante è in tournée dal 2017 al 2019 con lo spettacolo Bestie di Scena, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e Festival d’Avignon. Il suo debutto alla regia è nel 2019 con Il Mondo Cielo, drammaturgia di Costanza Pannacci, all’interno della rassegna Scritture ideata da Lucia Calamaro, prodotta dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Nello stesso anno firma la regia e l’ideazione di Io non sono nessuno in cui è in scena assieme a Muradif Husric e Michael Schermi. Il progetto finalista al premio Scenario 2019 arriva in anteprima a Short Theatre 2020 e avrebbe dovuto debuttare a luglio2020 a Santarcangelo Festival 2050 –
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