Regia: Miguel Ángel Cienfuegos
Drammaturgia: Miguel Ángel Cienfuegos
Attori: Luisa Ferroni
Altri crediti: Testo: Miguel Angel Cienfuegos Costumi: Deborah Erin Parini Occhio esterno scenografia: Deborah Erin Parini Disegno Luce: Helena Mösch Registrazioni sonore: Studio LaCorte
Parolechiave: teatro, emergenza, mediterraneo, Samia Yusuf Omar, home office
Produzione: Associazione Teatro Paravento
Anno di produzione: 2022
Genere: Prosa
Emergenza: è una parola che sentiamo ripetere spesso, non sempre a proposito. Tanto che il rischio indifferenza è dietro l'angolo, oppure già presente prima che scatti qualsiasi emergenza. Atteggiamenti del genere si riscontrano, ad esempio, di fronte al dramma dei migranti che finiscono in fondo al mare.
Le arti in generale, e il teatro in particolare, possono contribuire a contrastare questa indifferenza. Il Teatro Paravento porta in scena un lavoro che narra le vicende di Samia Yusuf Omar, giovane atleta somala che morì nel 2012 nel Mediterraneo. Di Samia si parlò molto allora, anche perché aveva partecipato alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Esiste un filmato dove la si vede durante la gara dei 200 metri.
Il nostro spettacolo mette in luce la storia della giovane atleta da una prospettiva molto particolare: quella di Eleonora Console, unico personaggio di questo pezzo. Eleonora è giurista e lavora da casa per un’assicurazione marittima. Quotidianamente vive le situazioni e i sentimenti tipici della modernità: il lavoro a distanza, la solitudine, l’ansia e la frustrazione di essere rinchiusa senza avere un vero contatto con il mondo, ma anche nel vedere affievolirsi molti valori delle società europee.
La “Transatlantic Transport insurance”, il suo datore di lavoro, le affida il compito di occuparsi delle pratiche assicurative concernenti alcuni container contenenti vestiti usati che la nave “Exelsior cargo” ha perso in mare. Mentre svolge il suo compito, capisce qual è la portata del traffico internazionale di vestiti usati e quali i profitti che genera. Si rende conto pure di come queste assicurazioni siano sicure fonti di guadagno.
Eleonora Console mette a confronto l’ampiezza e la solidità del commercio marittimo con la vulnerabilità che accompagna il viaggio dei migranti. Il suo disappunto, e la voglia di fare qualcosa, la portano addirittura a immaginare che Samia Yusuf Omar sia presente fisicamente nel suo appartamento. Discorrerà con lei, cercando risposte ai tanti quesiti che pone il lasciarsi dietro la propria patria e unirsi a un esodo colmo d’insidie.
Da questi presupposti nasce uno spettacolo sulla solitudine della giurista Eleonora Console, ma anche sulla sua capacità, nonostante tutto, di essere sensibile a certe sciagure, come quella che ha vissuto Samia.
Come in altre occasioni, portiamo in scena argomenti attuali che provocano molte emozioni, ma lo facciamo senza usare toni eccessivamente drammatici, senza alcun moralismo, invitando il pubblico a partecipare con noi a una riflessione condivisa.
Informazione riservata agli Organizzatori
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