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La Sirenetta - o l'abissale solitudine di un'anima androgina

Elliot Teatro

Genere Prosa Performance
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Regia: Leonardi Bianchi - Gian Maria Labanchi

Drammaturgia: Leonardi Bianchi - Gian Maria Labanchi

Attori: Leonardo Bianchi Gian Maria Labanchi

Altri crediti: Comunicazione GIULIA TREMOLADA Grafica ALESSANDRO BIANCHI

Parolechiave: Musica, solitudine, sirena, gender, performance

Produzione: Elliot

Anno di produzione: 2023

Genere: Prosa Performance

PRESENTAZIONE
Marcel, la sirenetta, è protagonista di una performance musicale che racconta la sua storia e il suo bruciante desiderio di transizione. Un bisogno che attraversa la sua esperienza di bambino e poi di adolescente difficilmente identificabile, caratterizzata da una vibrante esigenza di libertà. Una fuga che ha però un prezzo: l’ accettazione del dolore che sempre è legato ad ogni esperienza umana. L’indagine sulla transizione di Marcel è seguita da un dottore che diagnostica al protagonista una malattia inesistente, tipica, a suo dire, degli uomini che presentano caratteristiche femminili: l’isteria maschile, come la chiama il dottore non è altro che una specie di androginia interiore o un'ermafroditismo dell’anima. Tutto quello che non può ottenere dal dottore, cioè operazioni chirurgiche che completino la sua transizione, Marcel lo ricerca nel suo mondo fantastico, in quella scatola
magica che gli tiene compagnia in quella solitudine sconfinata e profonda che tanto ricorda gli abissi del mare. E’ la TV che gli offre un’opportunità,
consultando tra i vari canali si imbatte in una teleimbonitrice, Ursula Von Del Mar.

In un dialogo tra femminile e maschile, incarnando comodamente il neutro, Marcel affronta i temi dell’identità e dell’ accettazione attraverso una
forma performativa molto simile a un live show di stand-up comedy musicale. Il racconto contiene infatti brani e passaggi della cultura musicale pop contemporanea, italiana e internazionale. Un live set ambientato tra il fondo di un mare artificiale e la terraferma ,in cui il protagonista si confronta con il pubblico, indagandosi. Il protagonista vive contemporaneamente un tormento artistico e privato. E’ un ragazzo che ha scelto di proteggersi con l’ arma della solitudine, riversando in un nuovo personaggio la paura della vita così come quella, speculare, della morte. Entrambe le sue parti restano mosse dal medesimo suono, quello che spinge ogni artista a saziare la stessa fame di infinito. Il suono non è solo musica, ma è anche voce, rimandi sonori agli elementi dell’acqua e alla vita sulla terra che rappresenta l’ignoto, la libertà. La Sirenetta vive la sua esperienza come una grande performance, uno spettacolo di danza, musica e parole. I brani scelti sono riarrangiati e entrano nella storia come elemento che caratterizza l’atmosfera e i passaggi della narrazione. Essi raccontano la confusione, il disordine e i suoni delle fantasie di Marcel così come le tappe del suo viaggio

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