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ENRICO IV_una commedia

Piccola Compagnia della Magnolia
Regia: Giorgia Cerruti
Drammaturgia: Autore Pirandello. Adattamento Fabrizio Sinisi
Attori: cast alla creazione Davide Giglio, Silvia Ferretti, Woody Neri, Giorgia Cerruti cast attuale Davide Giglio, Giulia Eugeni, Luca Serra, Giorgia Cerruti
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: contemporaneo, drammaturgia, Pirandello, Sinisi, classici

Progetto Vulnerabili 22.24.
Enrico IV è un'opera Nera e sensoriale, dove le parole di Pirandello emanano stati dell’animo, non dicono fatti e non espongono apollinee tesi filosofiche ma stendono i fili del tempo sui rapporti tra le persone.
Pirandello – come ogni grande autore – si esprime sublimando nelle storie che racconta la sua questione: la malattia mentale della moglie e la vita nel teatro (e l’arte della recitazione), cui egli consacrò spasmodicamente l’intera esistenza.
Nell’Enrico IV queste tensioni trovano una sintesi geniale e dirompente: un giovane, mentre prende parte a una cavalcata in costume nei panni di Enrico IV imperatore di Germania, viene sbalzato da cavallo, batte la testa e impazzisce. Da quel momento, crede di essere veramente Enrico IV per dodici anni finché, a un tratto, rinsavisce ma decide di farsi credere ancora pazzo.
Ebbene, con Fabrizio Sinisi si è elaborato un ardito adattamento che affida da subito al pubblico il segreto del dolore di vivere, assumendo la pazzia consapevole come arma di smascheramento del mondo.
Apparentemente Enrico IV è una tragedia, almeno così l’aveva sottotitolato Pirandello al principio. Ma è davvero una tragedia? C’è un Umorismo nero e grottesco che pulsa sotterraneo e che scompone le apparenze, che individua il “contrario” delle cose, per rispondere a un bisogno di cogliere le contraddizioni della realtà. E poi c’è il Teatro – la finzione, il travestimento, lo svelamento – che Pirandello dispiega a piene mani e di cui è primo spettatore divertito.
Ecco, abbiamo cercato di portare questo magma verso temperature che definiremmo shakespeariane, dove alto e basso si uniscono e rivelano “questa disperata passione di essere nel mondo”, come direbbe Pasolini.
ENRICO IV_una commedia si confronta con il Tempo che fluisce incontenibile sui nostri pensieri e sulla nostra pelle. Lo sgomento di non riconoscersi più o di non riconoscere più gli altri porta il protagonista a scegliere un’esistenza fittizia, irreale, ma storicamente ben definita e capace di fissare in una forma l’inesorabile flusso temporale della vita. Questo tipo di vulnerabilità, dove la maschera indossata svela ancor più drasticamente i tormenti autentici, può risuonare oggi intensamente.
Dall’eremitaggio di Enrico, durante il quale assiste alla perdita dell’unico amore della sua vita, degli amici, dei ricordi, nasce un viaggio per quattro attori dentro un luogo di lavoro che mi auguro possa essere per tutti, in scena e in sala, compromettente e arduo. Un tragitto dentro l’umana vulnerabilità, fatto di solitudine, voli pindarici, cadute dalle quali a volte ci si rialza a stento.




Altri crediti: Disegno luci, consulenza scenotecnica | Lucio Diana
Sound design, fonica | Guglielmo Diana
Tecnico di Compagnia, realizzazione scene | Marco Ferrero
Datore luci | Adriano Antonucci, Marco Ferrero
Sarte | Alexandra Trifan, Daniela Rostirolla
Responsabile organizzativo | Angelo Pastore
Segretaria di compagnia | Emanuela Faiazza

Produzione: Uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia, in coproduzione con CTB/Centro Teatrale Bresciano e Operaestate Festival; con il sostegno di Scarti/ Centro di Produzione Teatrale di Innovazione, La Spezia.

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PICCOLA COMPAGNIA DELLA MAGNOLIADirezione Giorgia CerrutiPiccola Compagnia della Magnolia è una compagnia di teatro contemporaneo nata nel 2004, un gruppo di ricerca indipendente riconosciuto per l’identità artistica potente e appartata.Fin dal principio l’ensemble ha cercato di caratterizzarsi come un gruppo di lavoro permanente nella convinzione che il Teatro possa realizzarsi nell’ambito di una Troupe. Pertanto, la Piccola Compagnia della Magnolia è un’impresa “a conduzione familiare” in cui le attività – artistiche, tecniche, organizzative, amministrative – sono prevalentemente gestite dagli artisti stessi della compagnia, uniti da un progetto di vita e teatro a lungo termine.La Compagnia si identifica oggi nel lavoro condotto da Giorgia Cerruti e Davide Giglio: una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, che affronta con sguardo contemporaneo la materia teatrale, riappropriandosi dei classici o sperimentando negli ultimi lavori scritture originali e drammaturgie contemporanee, inseguendo una sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, mettendo al centro del lavoro un tempo sacro attento alla composizione dell'immagine, dominato da una lunga ricerca vocale e abitato da figure poetiche. La Compagnia fonda la sua esplorazione sull'attore e sulla cura del bagaglio tecnico specifico, attingendo alle cognizioni del teatro orientale e della biomeccanica. La Compagnia si interessa da sempre ad un teatro che reagisce con le altre arti, in un dialogo vivo: il teatro d’attore dialoga alle volte con suggestioni video, è debitore di visioni e soggettive rubate al cinema e alla pittura e sempre trova rispondenze acustiche in audaci partiture sonore. L’addizione di segni e linguaggi ha l’obiettivo di creare narrazioni parallele che amplificano l’oggetto narrato su un piano simbolico. Si tratta di un tentativo di utilizzare e amalgamare tutte le arti in un creativo plurilinguismo. Tale procedimento - evidente nell’esito dei lavori - trova applicazione già nelle prime fasi di creazione, dove l’apporto dei singoli artisti (regista, attori, drammaturgo, videomaker, sound-designer, scenografo) è presente e innesca proficui sviluppi. La Compagnia lavora secondo tempi produttivi ampi dove lo spazio per la ricerca, la sperimentazione e il margine d’errore è contemplato.Per quanto riguarda le scelte drammaturgiche, la Compagnia si è occupata per anni di rielaborazione dei classici (Eschilo, Shakespeare, Molière), senza tralasciare l’attraversamento di drammaturgie novecentesche di spicco quali Jean Genet, Heiner Muller e Federico Garcia Lorca. Ultimamente la Compagnia ha anche sperimentato con felice esito scritture di scena originali e accolto i nomi di spicco della drammaturgia contemporanea, come il pluripremiato drammaturgo Massimo Sgorbani e l’enfant prodige Fabrizio Sinisi, che sarà autore del progetto triennale 22.24 Progetto Vulnerabili. Riscritture metamorfiche che riconducono al qui e ora di ognuno di noi il loro senso ultimo ed essenziale. Le rielaborazioni che opera la Compagnia utilizzano il testo come pretesto: una visione del teatro basata non solo sulla scrittura ma soprattutto sull'attore, anzi sull'indagine e sulla liberazione della scrittura attraverso l'attore e la prospettiva registica. Maestri come Antonin Artuad, Jerzy Grotowski, Mejerchol'd e Ariane Mnouchkine sono il filtro attraverso il quale Piccola Compagnia della Magnolia indaga sul palco la materia sonora e visiva. La materia corpo e la materia suono sono l'involucro, il traghettatore del testo, lo strumento per far breccia, per fare uscire dall'anima, appunto verso l'involucro, qualcosa. Si tratta di specifiche per le quali la forma è etica, la forma è sostanza e la superficie dei corpi non è superficiale. Una ricerca intesa come continuo e dinamico farsi estetico che incontra, più che utilizzare, le singole drammaturgie e le trasfigura in occasioni di presenza in scena, quasi a prescindere dai contenuti, come elementi dell’ineludibile relazione con il pubblico. Un percorso contenutistico ed estetico che si legittima mentre accade.La Compagnia, in comunione con una fraterna cerchia di artisti con cui da anni collabora, ha portato i propri lavori in Francia, Svizzera, Ungheria, Macedonia, Polonia, Russia, Italia. Molti negli anni si sono riconosciuti nella sua identità, tanto nelle creazioni artistiche quanto sul piano organizzativo, valorizzando il percorso di Magnolia con il proprio bagaglio o alle volte avviando la propria carriera. Oggi questi sono gli artisti che lavorano – alcuni stabilmente, altri occasionalmente – con Magnolia: Fabricija Gariglio, Camilla Sandri, Federica Carra, Alessia Massai, Lucio Diana, Guglielmo Diana, Luca Martone, Riccardo Polignieri, Ksenija Martinovic, Pierpaolo Congiu, Luca Busnengo, Giorgia Cipolla, Alice Conti, Raffaella Tomellini.Accanto al lavoro preminente di creazione, Piccola Compagnia della Magnolia si occupa da anni di pedagogia teatrale, conducendo stages e seminari per attori in Italia e in Europa, organizzando inoltre campus di alta formazione con maestri della scena artistica internazionale (Declan Donnellan, Jean-Jacques Lemêtre, Oskaras Korsunovas, Tomi Janezic, Jan Klata, Enrique Pardo, Philippe Hottier) e nazionale (Danio Manfredini, Elena Bucci, Roberto Latini, Claudio Morganti, Eugenio Allegri, Michele Di Mauro).Piccola Compagnia della Magnolia, nata nel 2004, opera dal 2007 come compagnia di produzione con continuità professionale riconosciuta dalla L.R. 68 della Regione Piemonte. Inoltre è sostenuta dalla Città di Torino e dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino nell’ambito del progetto TAP/Torino Arti Performative.Dal 2004 al 2009 la Piccola Compagnia della Magnolia ha avuto una casa teatrale in provincia di Torino, presso i Teatri Comunali di Rivara (2004-2006) e Bosconero (2007-2009), di cui ha assunto la direzione artistica. Dal 2009 al 2012 la Compagnia ha affittato un capannone privato a Carmagnola (To) e qui si è occupata esclusivamente di produzione e formazione.Dal 2013 al 2017 è stata accolta presso il Teatro Comunale di Avigliana (To), nell’ambito del progetto Teatro Abitato (inizialmente condiviso con Crab Teatro e OPS/Officina per la Scena), assumendo la direzione artistica del teatro.Nel 2018 ha affittato un capannone presso lo Spazio Bunker di Torino.Nel 2019 è stata ospitata in residenza permanente presso lo storico teatro cittadino Teatro Espace.Da ottobre 2020 la Compagnia affitta un piccolo laboratorio a Torino, Atelier Magnolia, destinato a sede operativa e spazio prove.TEATROGRAFIAIL BALCONE, di J. Genet – 2004 – regia Giorgia Cerruti.LA CASA DI BERNARDA ALBA, di F.G.Lorca – regia di Antonio Dìaz-Floriàn, coproduzione con Théâtre de l’ Epée de Bois/Cartoucherie de Vincennes.QUIJOTE, da Cervantes – regia di Giorgia Cerruti.MONTSERRAT, di Emmanuel Roblès – regia di Giorgia Cerruti.MOLIERE O IL MALATO IMMAGINARIO, da Molière – regia di Antonio Dìaz-Floriàn, coproduzione con Théâtre de l’ Epée de Bois/Cartoucherie de Vincennes e Teatro Stabile di Torino.L'ARCHITETTO E L'IMPERATORE D'ASSIRIA, di Arrabal – regia di Antonio Dìaz-Floriàn, coproduzione con Théâtre de l’Epée de Bois/Cartoucherie.HAMM-LET/Studio sulla Voracità, (Trilogia dell’Individuo/1) – regia di Giorgia Cerruti, coproduzione con Théâtre Durance/Scène conventionnée, Sistema Teatro Torino e Provincia.OTELLO/Studio sulla Corruzione dell'Angelo (Trilogia dell’Individuo/2) – regia di Giorgia Cerruti, coproduzione con Théâtre Durance/Scène conventionnée, Corte Ospitale di Rubiera, Sistema Teatro Torino e Provincia, Festival delle Colline Torinesi/Creazione Contemporanea.TITUS/Studio sulle Radici (Trilogia dell’Individuo/3) – regia di Giorgia Cerruti.ATRIDI/Metamorfosi del Rito – regia di Giorgia Cerruti, coproduzione con Festival Printemps d’ Europe/Lyon, Festival Benevento Città Spettacolo, Sistema Teatro Torino e Provincia.ZELDA/Vita e Morte di Zelda Fitzgerald (Progetto Bio_Grafie) – regia di Giorgia Cerruti.1983 BUTTERFLY (Progetto Bio_Grafie) – regia di Giorgia Cerruti, coproduzione con Festival delle Colline Torinesi/Creazione Contemporanea.ADAGIO NUREYEV/Ritratto d'Artista (Progetto Bio_Grafie) – regia di Giorgia Cerruti, in collaborazione con Sala Ichos e Residenza Dracma.MATER DEI 2019, di Massimo Sgorbani – regia di Giorgia Cerruti, con il sostegno di Armunia, di Residenza IDRA e Teatro Akropolis nell’ambito di CURA#Residenze Interregionali 2018, in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi/Creazione Contemporanea (debutto nazionale).PUGNI 2019, mise en espace, di Pauline Peyrade. Bando di sostegno alla produzione Fabulamundi/Playwriting Europe.FEDRAH O DELLA SPIETA' DELL'AMORE 2021 - regia di Michele di Mauro, coproduzione con Gli Scarti/Fuori Luogo, con il contributo di TAP/Torino Arti Performative. FAVOLA 2022, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, regia di Giorgia Cerruti – Trilogia Vulnerabili 22/24.WWW.PICCOLAMAGNOLIA.IT
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