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L'eterno marito

LAB121
Regia: Claudio Autelli
Drammaturgia: Davide Carnevali
Attori: Francesco Villano e Ciro Masella In video Sofija Zobina e Lia Fedetto
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: rappresentazione di sé, paternità, emendarsi, vita, teatro

In alcuni periodi, nel corso della vita, capita di rendersi conto che l’immagine che ci siamo scelti, o meglio che desideriamo per noi stessi, ci guardi dall’alto e ci costringa, come imputati, alla sbarra di un processo che decidiamo di autoinfliggerci.
Quanto c’è di obiettivo in questo giudizio? Quanto è frutto del contesto in cui siamo immersi? Oppure, dall’altra parte, rispetto a scelte passate che nei fatti si sono dimostrate sbagliate, è possibile dimenticarne la responsabilità? In generale, giuste o sbagliate, negative o positive, reali o immaginate che fossero queste scelte, siamo in grado di affrontare l’arringa dei sensi di colpa? La commedia di questo grande autore mantiene un’aderenza con la contemporaneità proprio trattando di due uomini qualsiasi che si trovano a combattere con la paura di non essere all’altezza dalla società, dal giudizio altrui e ancor di più dal loro stesso giudizio nei propri confronti.
Questo feroce e autodistruttivo gioco di sfida con i propri fantasmi prende sul palco, le fattezze di un dialogo del protagonista Aleksej con un grottesco conoscente, Pavel, che risorge dal passato.
SINOSSI DEL ROMANZO
Dopo qualche tempo che aveva l'impressione di essere seguito, Aleksej Vel'caninov viene visitato da Pavel Pavlovic Trusozkij. Egli è un suo antico conoscente. Aleksej in verità fu l'amante di sua moglie Natalia. Pavel si presenta subito come un personaggio bizzarro, spesso in preda all'ubriachezza. Egli recita la parte dell'"eterno marito", sempre bisognoso di una donna al suo fianco. Pavel, con la scusa di essere venuto ad annunciare la morte di Natalia, fa conoscere a Vel'caninov l'esistenza di Liza, figlia illegittima di quest'ultimo. Liza si scopre essere in realtà figlia di Aleksej. Questo stralunato incipit apre la porta a un duello tra i due protagonisti nel quale l’arma scelta è la parola. Strumento capace di trasformare la realtà e di mettere in discussione le proprie certezze, la propria visione del mondo e l’immagine di se stessi. Lo sviluppo del racconto si svolge attraverso i diversi incontri dei due antagonisti, come una sfida a scacchi, in palio la convinzione di potersi salvare o perdersi definitivamente.
NOTE DI REGIA
In mezzo al palco nudo c’è la scena di una stanza ai piedi di una parete anche schermo proiettivo. Il confronto tra i due personaggi/attori appare come un duello tra due parti antitetiche di uno stesso insieme. Vel'caninov/Francesco si trova sempre più immischiato in questo rapporto di attrazione /repulsione con Trusozkij/Ciro. La stessa presenza del suo ospite ricorda a Vel’caninov le proprie responsabilità rispetto ad accadimenti del passato che si volevano dimenticati. Oltre “la stanza”, la sala teatrale stessa con le sue quinte, le sue maschere, i suoi ingranaggi e i suoi anfratti diventa il luogo naturale per questo duello. Una storia che si muove sul filo della dicotomia redenzione/perdizione.


Altri crediti: Scene Maddalena Oriani
Disegno luci Omar Scala
Musiche originali e sound design Gianluca Agostini Costumi Margherita Platé
Video Alberto Sansone
Responsabile Tecnico Emanuele Cavalcanti
Assistente alla regia Valeria Fornoni
Organizzazione Daniele Filosi e Dalila Sena
Co-Produzione LAB121/TrentoSpettacoli
con il sostegno di NEXT laboratorio per le idee, Regione Lombardia,
Fondazione Caritro, Provincia autonoma di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento

Produzione: LAB121 / Trento Spettacoli

File scaricabili:
Circolare.L.Eterno.marito.pdf
EM_Prologo2.jpg
EM_Titolo.jpg
EM_camerino2.jpg
EM_daClaudia.jpg
EM_partenzaLisa.jpg
EM_primaincubo.jpg
EM_stanzaLisa.jpg

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LAB121 è un’associazione culturale con sede a Milano, nasce nel 2010, ed è un ente indipendente che si occupa di produzione, formazione teatrale e creazione di eventi in sinergia con altre realtà e associazioni culturali.
La direzione artistica è affidata al regista Claudio Autelli, socio fondatore dell'associazione, che, dopo aver lavorato per diversi anni con importanti istituzioni teatrali, ha deciso insieme alla squadra di LAB121 di strutturare un progetto artistico indipendente con lo scopo di mettere a fuoco una prassi teatrale laboratoriale, dando spazio alla ricerca e a nuovi linguaggi e di costruire relazioni e progetti con le isitituzioni teatrali mantenendo la paternità del proprio lavoro.
LAB121 rappresenta lo sviluppo del lavoro artistico personale del regista Claudio Autelli, che già ha collaborato per diversi anni con realtà come, Teatro Litta di Milano, CRT Centro di Ricerca per il Teatro, Fondazione Pontedera Teatro, Teatro Fraschini di Pavia.
Nel 2012 l’Associazione ha collaborato alla co-produzione di “Romeo e Giulietta” per la regia di C. Autelli tra Fondazione Pontedera Teatro e Teatro Litta Stabile d'Innovazione di Milano.
Nel 2013/14 ha co-prodotto con CRT – Milano, Triennale –Teatro dell’Arte, L’insonne.
Nel giugno 2015 LAB121 ha presentato il nuovo progetto L’inquilino tratto dal romanzo di R. Topor con il sostegno di E45 Napoli Fringe Festival.
Attualmente LAB121 sta lavorando all’allestimento scenico di Ritratto di donna araba che guarda il mare di Davide Carnevali che debutterà al Teatro dell’Orologio di Roma nell’aprile 2017.
Dal 2015 l’Associazione culturale LAB121 è stata insignita del titolo “Impresa meritevole dei servizi di accompagnamento” per il bando Funder35 promosso da 18 fondazioni bancarie italiane.
Nel 2016 LAB121 ha vinto il bando FUNDER35 di Fondazione Cariplo con il progetto del Centro di gravità permanente.

CLAUDIO AUTELLI
Regista. Laureato in Discipline Economiche e Sociali, si diploma nel 2005 presso la Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano. Dal 2006 al 2009 è regista residente del Teatro Litta Stabile d’Innovazione di Milano, per il “Progetto Work in Progress” patrocinato dall’ ETI. Durante il triennio allestisce Antigone di Jean Anouilh (2007), Otello di W. Shakespeare (2008) e L’amante di H. Pinter (2009). Nel 2008 vince il Premio “Nuove Creatività” indetto dall’ Ente Teatrale Italiano, per “Otello” di W. Shakespeare. Nello stesso anno inizia una collaborazione con il Centro di Ricerca Teatrale (CRT) di Milano per il quale progetta “La Licenza” nel 2008 e La morte di Ivan’Ilic da Tolstoj, nel 2010. Nel 2011 collabora con la Fondazione Pontedera Teatro per un progetto su “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare, dirige un progetto di formazione per attori presso il Teatro Fraschini di Pavia che sfocerà nella produzione di “Risveglio di Primavera” da F. Wedekind nel gennaio 2012. All’attività di regia, affianca da tempo quella di insegnamento collaborando con diverse realtà teatrali nazionali. A partire dal 2010 inizia un percorso triennale sulla pedagogia teatrale col Maestro Anatolij Vasiliev, organizzato da Fondazione Venezia.
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