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QAnon Revolution, tutto quello che viene detto in questo spettacolo è vero

Evoè!Teatro

Genere Prosa
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Regia: Silvio Peroni

Drammaturgia: Riccardo Tabilio

Attori: Alice Conti, Emanuele Cerra, Gabriele Matté

Altri crediti: Scnografia, grafica e video Lorenzo Zanghielli, luci Marco Filippone, costumi Lucia Menegazzo, fonico Mattia Nardon, ufficio stampa Chiara Marsilli, organizzazione Michela Mattioli.

Parolechiave: Complottismo, Qanon, Trump, Rivolta, Sovranismo

Produzione: Compagnia Evoè!Teatro

Anno di produzione: 2023

Genere: Prosa

Uno spettacolo sulla fantasia del complotto più grande del mondo. QAnon Revolution è uno spettacolo di Evoè!Teatro, ideato e scritto da Riccardo Tabilio e diretto da Silvio Peroni. La drammaturgia attraversa e racconta il vasto fenomeno di complottismo internazionale detto QAnon. Germinata nel 2017 a partire dalle profezie di Q – entità anonima del web che si presentava come un infiltrato nelle stanze del potere degli Stati Uniti – la dottrina di QAnon ha radunato centinaia di migliaia di seguaci in tutto il mondo: seguaci di Q sono stati coinvolti in casi di violenza e terrorismo, tra cui spicca l’irruzione nel palazzo del Congresso degli Stati Uniti a Washington, il 6 gennaio 2021, aizzata da Donald Trump, sconfitto alle elezioni presidenziali. QAnon Revolution racconta QAnon attraverso il ritratto drammatizzato di alcuni dei protagonisti del movimento assurti agli onori della cronaca: Jake Angeli, lo «Sciamano di QAnon», l’iconico manifestante dal copricapo cornuto, protagonista dell’assalto al Congresso; Edgar Maddison Welch e il suo attacco armato a una pizzeria di Washington, che diede per primo rilevanza mediatica alla teoria; Ashli Babbit altra protagonista dell’effrazione del Campidoglio, e unica vittima del 6 gennaio per colpi d’arma da fuoco. QAnon Revolution li mette in scena: racconta le motivazioni e le gesta nei loro esiti farseschi, inquietanti o tragici, attraverso un linguaggio tra l’epico e il drammatico, già sperimentato dall’autore in Leviatano. Un montaggio alternato che si spinge a mettere in scena i luoghi del web in cui nascono le fantasie del complotto: le nicchie della rete profonda in cui si scatenano la rabbia, la frustrazione. Sostengono la drammaturgia fonti giornalistiche e saggi come l’imprescindibile La Q di Qomplotto di Wu Ming 1, che rendono lo spettacolo contemporaneamente fiction e indagine.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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