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Milena - un cabaret suicida -

Elisa Bottiglieri

Genere Prosa
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Regia: Elisa Maria Bottiglieri e Raffaele Rezzonico

Drammaturgia: di Elisa Bottiglieri e Raffaele Rezzonico

Attori: con Elisa Maria Bottiglieri testo di Raffaele Rezzonico costumi Silvia Mattje con la collaborazione de La Corte Ospitale di Rubiera e di LAB121

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione:

Anno di produzione: 2012

Genere: Prosa

Milena ha trovato una nuova casa. "Era la casa dei miei nonni, poi loro sono mancati e io sono venuta a vivere qui...". Milena è una ragazza come tante altre, vive sola e, a quanto pare, non esce mai.“Quante Milene ci saranno in Italia? 100? Facciamo che sia così. Di tutte queste Milene una sono io”. Accoglie il pubblico e inizia a raccontare di sé, della sua vita. Lo fa con leggerezza, in un ritmo serrato, ricercando consensi, a volte giustificandosi, a volte sorvolando, altre mentendo.  Un lavoro precario, una storia finita alle spalle, qualche aiuto da parte della famiglia, qualche sogno nel cassetto, bla bla bla: 'Ho una laurea in scienze taratà, taratà delle taratà nazionali ed europee...''Tutte le mattine mi piace fare ginnastica, mi concentro soprattutto su gambe addominali e glutei'. 'La cosa più importante è essere spontanei, fare quello che ti senti...'
Prende vita un mondo, popolato da figli, vicini di casa, colleghi di lavoro, ex fidanzati, amanti, genitori. Si, ma c'è qualcos'altro dietro? Milena cammina ai bordi del vuoto. 'Non so. Forse ora dovrei denudarmi, almeno metaforicamente...'
NOTE DI REGIA:
Uno dei punti di partenza è stato il film di Antonio Pietrangeli 'Io la conoscevo bene' film in cui una sorta di alter ego della protagonista, Adriana (una giovane Stefania Sandrelli), prende il nome di Milena.
'Una come tante altre, le va bene tutto, non desidera mai niente, sempre contenta, non invidia nessuno, è senza curiosità, non si sorprende mai, le umiliazioni non le sente eppure, povera figlia, le capitano tutte i giorni, le scivola tutto addosso senza lasciare traccia come su certe stoffe impermeabilizzate. Ambizioni zero, morale nessuna neppure quella dei soldi perché non è nemmeno una puttana, per lei ieri oggi e domani non esistono, non vive neanche giorno per giorno, perché già questo la costringerebbe a programmi troppo complicati, perciò vive minuto per minuto. Prendere il sole, mettere i dischi sono le sue uniche attività, per il resto è volubile, incostante, ha sempre bisogno di incontri brevi non importa con chi, con se stessa mai' (da 'Io la conoscevo bene' di A.Pietrangeli)
Ma le suggestioni e le fonti sono state nel tempo molteplici. Una ricerca intorno al femminile, al mondo interiore di una giovane donna. In una prima fase di confronto con il pubblico, abbiamo scelto di portare in scena lo spettacolo 'Milena' nelle case, nei salotti, nelle gallerie e nei circoli culturali. Il tentativo è stato quello di radicarsi di volta in volta in uno spazio diverso, intimo, di renderlo spazio teatrale e di farlo vivere in un rapporto tutto da scoprire tra l'attore, il personaggio e lo spettatore.In una seconda fase di lavoro abbiamo riportato Milena in teatro con l'obbiettivo di farne la sua casa, senza perdere il rapporto con il pubblico e soprattutto senza perdere l'intimità che si è riusciti a instaurare con esso.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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