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MANI DI SARTA

Andrea DI PALMA
Regia: ANDREA DI PALMA
Drammaturgia: ANDREA DI PALMA e FEDERICA PONZA
Attori: Andrea Di Palma
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: ambiente, narrazione, valle del sacco, teatro civile, inquinamento

SINOSSI
Mia nonna Maria ha fatto la sarta per una vita.
Le mani di sarta sanno unire, cucire, legare; un filo e un ago fra le dita ti prendono le misure di pelle e cuore. Ha preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese, mia nonna.
Se ad Anagni volevi un vestito da sposa, dovevi andare da Maria. E su quei vestiti da sposa ha cucito la sua storia personale con tutte le stoffe di vita che incontrava.
Dalla finestra affianco alla sua macchina da cucire, le scorreva davanti una Valle del Sacco a cui tutti prendevano le misure e tutti disegnavano un vestito nuovo. Con l’Italia che dettava la moda e la Ciociaria che la seguiva. Quella Ciociaria che oggi sembra una sposa abbandonata sull’altare: terra avvelenata con un fiume pieno di schiuma.
Ricordo mia nonna. Il rumore della sua macchina da cucire, le sue favole, gli abiti che faceva e quei quattro vestiti lasciati interrotti, mai finiti: “qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai”.
E forse, ora, è il momento di finirli questi vestiti, nonna…

NOTE DI REGIA
Mani di sarta nasce dalla mia necessità di raccontare una terra che mi sembra di non conoscere più.
Nei racconti di mia nonna c’erano la sua Anagni, la sua Ciociaria e un legame con la sua terra che era così profondo da diventare parte della sua identità, della sua quotidianità, del suo essere. Per mia nonna e per chi come lei viveva ad Anagni, il luogo in cui si nasceva non era un elemento che si inseriva in modo casuale tra gli altri dati anagrafici, ma era un qualcosa di fondante: terra che era proprietà, patrimonio ed eredità; terra che era ricordi e famiglia; terra croce e delizia; terra che era orologio e calendario; terra che veniva lavorata e insieme lavorava dentro.
Io tutto questo non lo vedo più, nonostante ci sia nato e vissuto in questa terra. Perché? Perché c’è stato un cambio di identità profondo di questa terra che da madre in grado di dare la vita, nutrire, far crescere, prosperare è diventata suo malgrado figlicida, sterile, avvelenata, portatrice di morte. Una terra che ha anche un nome diverso ormai: SIN, Sito di Interesse Nazionale, un bel nome per una terra che puzza…
Mani di Sarta è la mia personale ricerca di una nuova memoria di questa terra, di queste colline a sud di Roma, che si alzano lungo tutto un fiumiciattolo chiamato Sacco. Un dialogo intimo tra me e Maria, nonna, su quanto successo in questa Valle del Sacco dagli anni ’50 fino ad oggi, un dialogo tra i vivi e i morti, per ricostruire il volto di questo territorio e provare a rammendare quegli squarci profondi che l’hanno stravolta così intimamente.
E per farlo, dovevo tornare da Maria, nonna, perché solo le sue "mani di sarta" possono provare a ricucire le storie di questo territorio sfilacciato.

Altri crediti: col sostegno di Montagne Racconta
Dossier Generazione Risonanze 2023
Selezione Strabismi Festival 2022
Selezione Pillole - FortezzaEst 2022
Finalista Premio Tuttoteatro - Dante Cappelletti 2021
Finalista Palio Ermocolle 2023


Produzione: Compagnia MadeInTerraneo

File scaricabili:
Mani.di.sarta...rassegna.stampa.(2).pdf
brochure.mani.di.sarta.2023.pdf

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Laureato presso il corso triennale di ARTI E SCIENZE DELLOSPETTACOLO, presso La Sapienza – Università di Roma e presso il corsomagistrale di DAMS – TEATRO MUSICA DANZA dell’Università di Roma“RomaTre”.Da anni porto avanti la mia ricerca nella nella drammaturgia attoriale.Nella mia formazione, ho avuto la fortuna di lavorare con Davide Enia, Julia Varley, Francesco Niccolini, Tage Larsen, Alberto Martinez Guinaldo (TheJasonites), Debora Hunt (Maskhunt Motions), Silvia Giambrone, VeliaViti, Amedeo di Sora, Claudio De Maglio, Rossella Viti e Roberto Giannini(Associazione Ippocampo), Alessandra Cristiani, Monica Giovinazzi.Ho scritto, diretto e interpretato gli spettacoli:MADEINTERRANEO (PREMIO DOIT 2020, con Menzione alla Regia, Menzione alla Drammaturgia, Premio Giuria Giovani – PREMIO CONFONTICREATIVI 2018-FINALISTA ERMOCOLLE 2019-FINALISTA FESTIVAL DOIT 2020); PAROLE CHE CAMBIANO IL MONDO (Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni); DIGITO ERGO SUM, scritto e selezionato tra i lavori al Festival “Montagne Racconta” 2018; ACQUA DE TORRENTE, scritto e diretto in collaborazione con Velia Viti e selezionato dal Festival TerreInAzione e dal Teatro Trastevere di Roma.Come regista ho diretto DI MADRE IN FIGLIA di Federica Ponza con Patrizia Ciabatta (PREMIO MAURO ROSTAGNO 2020), tratto dal racconto omonimo della stessa Federica finalista al concorso internazionale “A Sea of Words”, indetto da IEMED (Spagna) e ANNA LINDH FOUNDATION (Egitto).Ho debuttato nel 2023 “MANI DI SARTA”, incentrato sul disastro ambientale della terra in cui vive, la Valle del Sacco: lo spettacolo riceve il sostegno di Montagne Racconta, viene inserito nel Dossier Generazione Risonanze 2023, selezionato dal Festival Strabismi 2022 e finalista al Premio Tuttoteatro.com – Dante Cappelletti 2021.Da Marzo a Luglio 2014, ho lavorato con il regista, attore e scrittore Davide Enia (Premio Ubu, Premio Maschere del Teatro Italiano) e l’artista di arte contemporanea Silvia Giambrone (Premio Vaf, Ambaciatrice Biennale Kaunas 2022), presso il Teatro Valle, per la performance “Il senso di una detonazione“. Dal Novembre 2015, partecipa alla performance di arte contemporanea di Silvia Giambrone “NOBODY’S ROOM”, insieme alla stessa Giambrone, a Davide Enia e Dalila Cozzolino, presentata presso la Galleria del Palazzo Porcia di Oderzo (TV) e ospitato dalle città di Colonia (Germania), Roma e Civita di Bagnoregio (Viterbo).Sempre con Davide Enia, ho partecipato nel 2017 come attore a L’OCA DEL CAIRO di W. A. Mozart, opera lirica prodotta dalla Fondazione Teatro Massimo di Palermo.Affianco Davide, inoltre, come co-conduttore in laboratori sulla drammaturgia dell’attore (Città del Teatro/Cascina; Fondazione Teatro Verdi Pisa-San Miniato).Nell’autunno 2013, ho lavorato presso l’ODIN TEATRET, nel programma ATLANTIS – CROSSING IV: “The city under the waves”. Dall’esperienza danese, si è formato il Gruppo Internazionale CROSSING IV, ensemble di artisti e performer provenienti da Italia, Brasile, Germania e Scozia: tra il 2013 e il 2014, il Crossing IV ha organizzato performance sceniche in Italia e in Germania.Dal 2017 ho aperto ad Anagni, insieme a Iacopo Scascitelli, la Scuola di Teatro Popolare, che ha attivi corsi per bambini, ragazzi e adulti, oltre che laboratori in istituti scolastici, centri diurni e comunità di recupero. La scuola conta più di 85 iscritti.Con Federica Ponza, abbiamo fondato l’Associazione Culturale MadeInTerraneo.Nell’ambito del teatro scolastico, con l’I.I.S. “Marconi” di Anagni ho vinto il Premio Nazionale “Quel fresco profumo di libertà” del Centro Studi Paolo Borsellino per due anni consecutivi, per i cortometraggi contro le mafie “MANI LEGALI” (2015) e e “DA PAOLO…A RITA” (2016). Nel 2015, ho ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il primo premio per il reportage “Il dono della Costituzione”.Membro stabile della COMPAGNIA TEATRO DELL’APPESO, sotto la guida del regista Amedeo di Sora
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