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R.I.P. IT o della Nera Signora

Marco Intraia
Regia: Marco Intraia
Drammaturgia: Marco Intraia
Attori: Alessia Candido, Esther Grigoli
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (10-99), Figura

Tags: ecologia, sorellanza, Terra, ombra, sogno

Lo spettacolo affronta, oltre che la tematica della morte, anche quella del disastro ambientale e del rapporto con il nostro pianeta.
Si parla di crescita, di vita e morte, di sogni e incubi. Una fiaba luminosa e ombratile, una dedica alla Natura, al coraggio e alla vita. Due sorelle sognatrici vivono in un bunker sotto terra sopravvivendo con la loro fantasia. Uno spettacolo delicato e poetico, ecologico e potente per disegnare speranze e desideri di un futuro terrestre.
Siamo in un futuro distopico. Le protagoniste sono due adolescenti, di diciotto e quindici anni: Eva e Nina. Sono chiuse in un luogo sotto terra da quasi cinque anni a causa di una catastrofe che ha reso difficile la vita umana sulla superficie. Hanno viveri, acqua, elettricità ma le risorse vanno esaurendosi. Sono passati quattro anni e nove mesi dall’ingresso. Il tempo massimo di sopravvivenza in un bunker è di cinque anni.
C’è una radio che riceve frequenze con canzoni e notiziari del passato. Ogni giorno alla stessa ora viene trasmesso l’ultimo notiziario prima della catastrofe.
Nina, come in Cast Away, ha costruito il suo “Wilson”, Oliver, un cane fatto con bottiglie di plastiche e nastro. Eva ha portato con sé nel bunker della terra, dove dorme tutte le notti.
Le due ragazze nel tempo hanno trovato dei modi per combattere la noia creando dei teatrini di ombre di diverse dimensioni con schermi fatti con plastiche, tende, torce e luci.
Il tempo sotto terra ha impedito loro di scolarizzarsi: hanno, quindi, alcune caratteristiche particolari a livello linguistico e cognitivo ed hanno inventato dei modi creativi per nominare le cose (il Blu che suona, la Nera signora, l’Aria che tutto soffoca, il Silenzio del cuore, ecc.).
Inoltre contano i giorni per non perdere la cognizione del tempo ed hanno inventato naturalmente un sistema politico fatto di regole e punizioni.
Per rendere sostenibile la realtà di confinamento, le due viaggiano con la fantasia per sopravvivere e si raccontano diverse storie di come può essere “il mondo là fuori”. Una di quelle storie è la loro preferita. Tramite il teatro d’ombre arrivano ad esplorare e immaginare il “mondo là sopra” per ipotizzare soluzioni e possibilità. E se la morte non esistesse?

Eva è la più grande e la più forte delle due sorelle, la più selvatica, ecologista e
“thumberghiana”. Nina è la più piccola e delicata.
Perché scegliamo di raccontare questa storia proprio attraverso il teatro delle ombre? L’ombra è immateriale, evocativa, evanescente, riconduce al mondo del sogno e dell’ignoto e ben si presta a rappresentare le fantasie, le paure, i desideri delle due giovani.
Eva e Nina per istinto di sopravvivenza si sono rinchiuse nel bunker, reminiscenza della caverna Platonica in cui tutto è Maya, illusione. E incanto, finzione sono le ombre con cui le sorelle giocano e ammazzano il tempo. Ombra è anche il presagio di morte che percepiscono fuori dalla loro tana, un luogo angusto, poco confortevole in cui però si sentono al “sicuro”

Altri crediti: ideazione Alessia Candido, Esther Grigoli, Marco Intraia
drammaturgia e regia Marco Intraia
recitazione Alessia Candido ed Esther Grigoli
costruzione sagome Alessia Candido
collaborazione all’ideazione Alessia Martinelli
produzione Teatro Popolare Poetico con il sostegno di Re.Te. Ospitale 2021 di compagnia teatrale Petra e del Comune di Satriano di Lucania, con il supporto tecnico di Teatro Gioco Vita


Produzione: Teatro Popolare Poetico - con il sostegno di Re.Te. Ospitale 2021 di compagnia teatrale Petra e del Comune di Satriano di Lucania e con il supporto tecnico di Teatro Gioco Vita

File scaricabili:
CV.collettivo.e.cv.singoli.discorsivi.docx.pdf
DOSSIER.COMPLETO.ripit._.TPP.docx.pdf
La.Nera.Signora...immagini,.foto.e.ispirazioni.docx.pdf

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Attore/autore/performer teatrale. Classe 1983. Incontra il teatro da ragazzino a Settimo Torinese (Torino) ed inizia a formarsi con il Laboratorio Teatro Settimo. Nel 2009 si diploma presso l’accademia per attori professionisti SAT (Scuola d’Arte Teatrale) di Teatranza (Moncalieri, Torino) e fonda, insieme a tre compagni di corso, la compagnia Kataplixi Teatro con cui lavora fino al 2014. Dal 2012 al 2016 si forma in Danza Sensibile con Claude Coldy all'interno della formazione per insegnanti. Successivamente si perfeziona con grandi maestri del teatro internazionale come Declan Donnellan, Oskaras Korsunovas, Enrique Pardo, Jean-Jacques Lemetre, Antonio Diàz Floriàn, Valerio Binasco ed altri. Si forma in danza sensibile con Claude Coldy dal 2012 al 2016. Dal 2018 al 2020 studia all’interno del corso di perfezionamento per attori professionisti Repertorio diretto dal maestro Danio Manfredini presso la Corte Ospitale di Rubiera (Modena). Nel 2019/2020 studia all’interno del corso Perfezionamento: Dramaturg intenazionale di ERT a Modena.Nel 2014 vince il premio Miglior Attore Protagonista al MonFilmFest di Casalborgone (To) per la sua interpretazione nel cortometraggio Inopinatum. Lavora come professionista dal 2009 spaziando tra teatro di prosa, teatro ragazzi, d’ombre, civile, radio-teatro, teatro d’oggetti, performance di danza e teatro urbano. Ha firmato la sua prima regia nel 2011. Dal 2014 collabora con la compagnia torinese Controluce Teatro d'ombra composta da Alberto Jona, Corallina De Maria e Jenaro Melendrez. Dal 2015 al 2017 lavora per il progetto PIP del Festival internazionale di teatro di figura Incanti di Torino dove lavora come puppeter e assistente alla regia per la maestra di teatro d’oggetti Agnès Limbòs, il marionettista e attore Nori Sawa e la regista russa Anna Ivanova. Ha lavorato in teatro con Oscar De Summa, Massimo Verdastro, Gigi Proietti, Beppe Navello e collaborato con numerosi enti riconosciuti. Nel 2017 debutta con il suo primo lavoro da solista dal titolo Peace’N’foodCorporation dove tratta la tematica della violenza nelle produzioni alimentari animali dove mescola teatro d’attore, teatro d’oggetti e danza. Dal 2020 lavora ai Notturni della città format di spettacoli itineranti in bicicletta per le vie delle città (Festival Totem - Ferrara, Festival Nice di Cirkovertigo - Torino) collaborando con Andrea Maurizi, Alessandro Blasioli e Teatro delle Condizioni Avverse. Nel 2021 vince il bando RE.TE. Ospitale con il progetto di regia R.I.P. IT o della Nera Signora insieme ad Alessia Candido ed Esther Grigoli, dove mescola teatro d’attore e teatro d’ombre in uno spettacolo per ragazzi. Nel 2023 lavora per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano curando la parte di teatro d’ombre con la compagnia Controluce per l’opera “Les contes d’Hoffman” diretta da Davide Livermore.Dopo alcune creazioni come autore-attore, Le cinque rose di Jennifer è la sua prima opera come artista indipendente a partire da un testo del repertorio della drammaturgia italiana, dove cura regia, scene, costumi e recitazione e lo spettacolo è creato con l’accompagnamento e la supervisione del maestro Danio Manfredini.
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