Regia: Collettiva
Drammaturgia: Riccardo Spagnulo
Attori: Carlotta Vitale
Altri crediti: Tratto da "La Nave degli Incanti" di Riccardo Spagnulo (produzione Gommalacca Teatro), adattamento di Andrea Ciommiento; Organizzazione generale Mimmo Conte; Promozione Donatella Romaniello; Direzione di scena e tecnica Vincenzo Pacilio.
Parolechiave: Ambiente, laboratori, interazione, personaggi fantastici
Produzione: Gommalacca Teatro
Anno di produzione: 2021
Genere: Teatroragazzi (8-11) Prosa
La storia della Nave degli Incanti è stata scritta, in co-creazione, da Riccardo Spagnulo insieme a circa 200 cittadini lucani, tra il 2018 e il 2019, nel corso di vari laboratori intergenerazionali e appartenenti a cinque comunità: Potenza, Albano di Lucania, Calciano-Oliveto Lucano-Garaguso, Ferrandina e Matera.
La drammaturgia originale, affonda le sue radici nella materia emersa da una ricerca-azione condotta nelle comunità lucane nel corso del 2017, e ha rivelato un patrimonio culturale popolare contemporaneo, generando la nascita di vari personaggi fantastici - il pesce bambino Milo, l’Incantatrice delle rocce, l’Alchimista, la Cicogna Nera, Madre Luce, il Signore Oscuro - e uno spettacolo ad episodi in cinque tappe, capaci di sospingere il viaggio della Nave degli Incanti, una imponente nave viaggiante su ruote, ideata e co-prodotta da Gommalacca Teatro nel progetto “Aware” selezionato e co-prodotto da Fondazione Matera 2019. Nell’estate del 2021, a distanza di due anni, in una serie di azioni di focus e creazione drammaturgica siamo ritornati a raccontare la storia della piccola protagonista Sofia.
Il diario di Sofia:
Quello che abbiamo trovato sono le pagine di un diario, alcuni pezzi della nave sconquassata dalla tempesta e gli abitanti della nave che si sono separati e poi riuniti, poiché nessuno si salva da solo, e ancora una Cicogna nera che ha perso il suo stormo ed è in cerca di cibo, le radici dell’Albero del Sole da piantare, il grano in cui affondare le mani per scoprire come coltivare le cose vere e infine, una foto d’infanzia che ricorda a Sofia il valore di una grande amicizia. Il diario di Sofia si è delineato quindi attraverso un percorso condiviso con le bambine e i bambini della storia originaria.
Per ogni capitolo, un’azione creativa.
In questa nuova veste lo spettacolo racconta alcuni personaggi della storia originale attraverso il punto di vista dei bambini e delle bambine invitate a partecipare non solo tramite l’ascolto ma anche con l’esperienza diretta e attiva. L’uso di materiali come tempere, corde in juta, veli-seta, vasche di grano e bottiglie di vetro colorato, promuovono una esperienza narrativa tattile volta alla riscoperta non solo di una storia ma di un luogo, attraverso azioni creative che fanno avanzare il pubblico all’interno di un ambiente ricreato. A tale fine lo spettacolo può vedere la sua realizzazione in luoghi al chiuso e all’aperto con diversi spazi allestiti e dedicati a ogni capitolo. Il diario di Sofia è il primo di una serie di allestimenti che la compagnia produrrà nei prossimi anni affrontando la storia originaria con linguaggi e metodologie sempre nuove.
Si prevede inoltre la presenza di un pubblico adulto (genitori e familiari) attraverso un ascolto più “convenzionale” che include al suo interno il coinvolgimento dei più piccoli nel ruolo di protagonisti, testimoni diretti del diario di Sofia ed esploratori degli ambienti che la narrazione suggerisce tra musica, parola e azione.
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