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Elena

TDB srl impresa sociale

Genere Prosa
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Regia: TDB

Drammaturgia: Davide Lorenzo Palla

Attori: Elisabetta Raimondi e Maria Luisa Zaltron

Altri crediti: progetto artistico TDB impresa sociale primo spettatore Riccardo Mallus musiche Tiziano Cannas Aghedu costumi Rosa Mariotti consulenza drammaturgica Elisabetta Raimondi

Parolechiave: Tragedia Greca, Mito, Elena, Donne, Classico

Produzione: TDB impresa sociale

Anno di produzione: 2022

Genere: Prosa

In questo spettacolo le attrici vanno a interpretare diversi personaggi accompagnando il pubblico alla scoperta di una delle donne più celebri del teatro e della letteratura greca: Elena.
Grazie a cambi di registro, improvvisazione, aperture a pubblico e musica dal vivo lo spettacolo prende vita in maniera insolita portando lo spettatore a indagare sul tema della guerra e sulla vera natura di Elena di Sparta (che a Troia non è mai andata). In un gioco di specchi, illusioni e riflessi le due moderne cantastorie narrano una vicenda che mette in luce quanto alle volte si è convinti di lottare e combattere per una ragione che poi alla fine, a ben guardare, non esiste nemmeno.
La musica accompagna lo spettacolo e funge da vero e proprio elemento drammaturgico e di racconto dando maggior risalto ai momenti di phatos e dramma e diventando una vera e propria colonna sonora cucita su misura sulla rappresentazione.

Elena è la donna che tutti conoscono come la causa della lunga guerra di Troia, ma Euripide mette in scena la seconda versione del mito: Elena non è mai stata a Troia. Al centro dell’opera si pone dunque una terribile consapevolezza: la guerra di Troia è stata combattuta per una illusione, i soldati sono morti per una nuvola.. insomma, si è sofferto per nulla.
La riflessione si dipana, dunque, intorno all’inutilità della guerra, nella sua violenza e devastazione e nelle sue pesanti conseguenze: se da una parte abbiamo morti, famiglie e città distrutte, dall’altra c’è una donna, la cui reputazione è distrutta da un’infamia che non ha mai compiuto. La guerra di Elena, dunque, non è ancora finita in quanto dovrà lottare per convincere i compatrioti della sua innocenza. Compito arduo, perché ammettere che la vera Elena non è mai stata a Troia significa comprendere che, citando Euripide, si è “sofferto invano per una nuvola” e, si sa, avere un capro espiatorio è molto più facile e liberatorio che assumersi le conseguenze delle proprie azioni e dei propri dolori.

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