StatementSiamo un duo, con una solida esperienza artistica comune. Per questo nuovo progetto, "Penelope", abbiamo scelto di presentarci al pubblico con i nostri rispettivi nomi. Una scelta coerente con la ricerca che stiamo conducendo, che abbraccia il territorio dell'identità in modo forte e diretto. Più vicinanza, più contatto, più messa a nudo. Metterci il nome e metterci la faccia, oltre la storia, oltre le etichette e con una fame di terre nuove da esplorare, sia a livello teatrale, sia come necessità personale.Lucia Falco è regista, attrice e direttrice artistica. Diplomata in scenografia all' Accademia di Belle Arti di Torino e allieva di J. Grotowski, Lucia ha fondato due compagnie teatrali (T.I.R. nel 2002 e Skaraventer nel 2015). Regista di diverse produzioni e co-produzioni teatrali (teatro fisico, di ricerca e di impegno civile), Lucia è stata direttrice di una stagione teatrale a Rivoli (La città dell'Uomo, per 7 edizioni) e di 3 festival Internazionali di teatro (In Italia, Algeria e Marocco). Nel 2019, con il conseguimento del Master in Regia Lirica alla Verona Opera Academy, Lucia inizia un nuovo percorso artistico curando la regia di 4 opere (La Voce Umana, La Traviata, Il Barbiere di Siviglia e la Carmen) e avvia parallelamente un progetto di avvicinamento all'opera dedicato alle realtà urbane periferiche, con la creazione di spettacoli lirici site-specific (E Lucevan Le Stelle, Donne Donne Eterni Dei, Opera Urbana).Cordelia Stagno (nome anagrafico Marcello Serafino) è attrice e performer. Artista caratterizzata da una spiccata fisicità (ha praticato danza africana e ha partecipato a diversi workshop dedicati all'espressione corporea, tra l'Europa e il Nord Africa, prima di studiare regia alla Scuola Paolo Grassi), Cordelia ha lavorato con la regista Lucia Falco alla produzione di numerosi spettacoli. Negli anni più recenti l'artista ha aperto la sua ricerca verso progetti ibridi, mescolando linguaggio teatrale e performing art, spesso ospite in residenza artistica a Zagabria. A partire dal 2020, anno in cui Marcello ha scelto di vivere pubblicamente la sua identità femminile, l'artista ho spostato la sua attenzione verso forme spettacolari più aperte al flusso interiore e al coinvolgimento diretto del pubblico, iniziando nel 2022 un progetto di re-interpretazione scenica di grandi opere letterarie, adattandole alla nostra realtà quotidiana.