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Augusto Finestra

Enrico Lombardi/Quinta Parete
Regia: ENRICO LOMBARDI
Drammaturgia: ENRICO LOMBARDI
Attori: ALICE MELLONI
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-10), Prosa

Tags: Diversità, Inclusione, Bullismo, Fiabe, Rivalsa

"Io sono la vostra finestra durante la lezione di matematica."
Un campetto da calcio.
Una panchina.
Un bambino siede strimpellando una piccola chitarra. Aspetta gli altri bambini per giocare con loro.
Quando questi finalmente arrivano e formano le squadre nessuno lo sceglie e lui si ritrova seduto in panchina a guardare.
Nonostante ciò, l’attesa e la solitudine non lo scoraggiano perché Augusto è un bambino pieno di risorse.
Così comincia Augusto Finestra, uno spettacolo che racconta di come i bambini, quando vengono “lasciati in panchina”, possono reagire affidandosi alla propria fantasia, immaginazione e bontà d’animo.
Nessuno l’ha scelto per giocare ma questo non gli fa perdere il sorriso e la fiducia negli altri perché ad Augusto piacciono le fiabe e così si diverte ad immaginare e interpretare tanti personaggi, tra i suoi preferiti ci sono quelli meno conosciuti come l’ombra di Peter Pan, il Leprotto Bisestile di Alice nel paese delle meraviglie, le sorellastre di Cenerentola, o i cattivi: la strega, il lupo e l’orco. Insomma le cosiddette spalle.
Su quella panchina c’è tanta solitudine, la stessa di molti bambini che quotidianamente vengono messi a margine e non gli viene data attenzione, se non in senso negativo in quanto “strani”, ma per il nostro anti-eroe attendere il proprio turno non è un problema, perché è un bambino creativo, pieno di speranza e che cerca la relazione con l’altro in modo non violento e sincero.
E questa gentilezza, in realtà non passa del tutto inosservata: Augusto non è veramente solo, ha una migliore amica, una bambina di nome Beatrice, che in lui vede e apprezza tutta l’originalità, la fantasia, la delicatezza.
Uno spettacolo divertente e poetico dove una singola attrice dà corpo e voce ad Augusto e ai personaggi secondari delle fiabe che mano a mano gli faranno compagnia.
Augusto sembra “seduto in panchina”, in realtà sta prendendo coscienza di sé e degli infiniti modi di salire sulla grande giostra della vita.


Produzione: COMPAGNIA ENRICO LOMBARDI / QUINTA PARETE

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Il teatro può essere un potente strumento di cambiamento personale, sociale e civile.

Partendo da quest’idea, dal 2006, Associazione Quinta Parete, alterna al lavoro di produzione, l’organizzazione di stagioni teatrali e rassegne di teatro ragazzi, ed ha una fervida attività di corsi teatrali e laboratori fuori e all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, avvalendosi delle competenze di una pedagogista e di una decina di attori/educatori
Enrico Lombardi, fondatore e direttore di Quinta Parete, drammaturgo, regista e attore, dopo la separazione dalla storica collega e lo scioglimento della compagnia nel 2016, porta avanti il lavoro dell’associazione dando vita alla nuova compagnia EnricoLombardi/Quinta Parete, aprendosi ad altre realtà e proseguendo il suo percorso con produzioni, co-produzioni e collaborazioni con altri artisti e compagnie.
Tutte le produzioni della compagnia Enrico Lombardi/Quinta Parete scelgono la strada di portare sul palco una drammaturgia originale, che parla della nostra società, indagando tematiche legate al contemporaneo in cui lo spettatore si rispecchi e, grazie ad un linguaggio incisivo e diretto, capaci di parlare ad ogni tipo di pubblico.
Nel 2019 la compagnia ha lavorato ad una nuova produzione “Una lacrima di VoV”, un testo di Enrico Lombardi liberamente ispirato al romanzo “L’atlante dell’invisibile” di Alessandro Barbaglia. In scena due giovani attori da poco diplomati all’Accademia Nico Pepe di Udine, Elisabetta Raimondi Lucchetti e Giuseppe Attanasio, e da Federico Raffaelli, attore formatosi presso La città del teatro/Fondazione Sipario Toscana – Teatro Stabile d’Innovazione. Lo spettacolo è andato in scena solo in forma di anteprima ma sarà pronto per la stagione 2019/20.
Parallelamente è in cantiere il progetto “Non disturbare”, uno spettacolo che metterà insieme teatro e psichiatria. L’idea nasce dall’incontro tra Enrico Lombardi e Melissa Cherubini (medico psichiatra). La drammaturgia, ancora embrionale, verrà arricchita e prenderà forma grazie alla ricerca sul campo fatta di interviste, presentazioni ed incontri per raccogliere la percezione, le sensazioni e i pensieri che le persone hanno verso le i disturbi psichiatrici di ultima generazione: Disturbo della personalità narcisistica con particolare attenzione ai social media, Ortoressia, Hikikomori e Shopping compulsivo. Attraverso lo stigma nei confronti della malattia psichiatrica si indagherà in modo più ampio la società, mettendo al centro l’essere umano e il rapporto che ha con sé stesso, gli altri, il denaro, il cibo, la salute e pregiudizi.
Nel 2018, in collaborazione con Marco Di Stefano e Chiara Boscaro che ne hanno curato la scrittura, prende vita “Lemon Therapy” spettacolo sull’affettività e la sessualità in età adolescenziale, nato da un’indagine durata sette mesi insieme a ragazzi, genitori e insegnanti. Una commedia leggera ma non superficiale che lascia spazio alla riflessione, lanciando provocazioni attraverso l’ironia, la crudeltà e la tragicità tipiche di un’età complicata come quella dell’adolescenza. Lo spettacolo debutta a livello nazionale al Vimercate Ragazzi Festival 2019. Nello stesso anno riceve anche il riconoscimento “Selezione Visionari Kilowatt Festival 2019”.
Sempre nel 2018 nasce lo spettacolo di teatro ragazzi, Amico di pezza, con Carlo Dalla Costa, attore diplomato all’Accademia Nico Pepe di Udine. Nato dopo una serie di laboratori specifici svolti all’interno delle scuole dell’Infanzia e Primaria, lo spettacolo esplora il tema delle emozioni, attraverso una storia che vede il bambino coinvolto in modo empatico grazie anche all’utilizzo di immagini, giochi d’ombra e musiche.
Nel 2017 debutta Sono Tutti mio cugino, co-prodotto con Teatro Forsennato di Roma. Spettacolo costruito su un canovaccio che racconta la storia di una famiglia e di una festa di paese, mostrando, attraverso i vari aspetti della società (politica, religione, lavoro, famiglia, mezzi di comunicazione), come siano cambiate la percezione e le modalità di condivisione dal dopoguerra ad oggi. Una commedia, a tratti grottesca, a tratti malinconica che coinvolge il pubblico anche tramite ad un gioco metateatrale: in scena una cabina telefonica funzionante dove gli spettatori potranno farsi chiamare.
Nel trienno 2017/2019 la compagnia partecipa al Festival della Filosofia con perfomance site specific dirette da Enrico Lombardi.
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