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Street striit

Tedacà
Regia: Simone Schinocca, Valentina Aicardi
Drammaturgia:
Attori: Coreografie e Performance: Balleronze Q.B. Ovvero: Federica Beccaria, Giulia Guida, Valeria Pugliese, Valentina Renna, Viviana Stizzolo
Trailer: Link
Anno: 2013
Strada stretta che sembra non avere una via d’uscita ma che invece una via d’uscita ce l’ha... perché non sappiamo se esistono cose giuste ma indubbiamente esistono versi giusti… che possono essere Street… ma che possono anche essere Striit.

STREET STRIIT è un’opera coreutica che racconta la storia di alcune ragazze un po’ frivole, che si ritrovano a dover affrontare la gravidanza – imprevista – di un’amica.
Dopo la nascita della bimba, la neomamma si mostra incapace di affrontare la situazione in maniera adulta, cercando di risolvere i propri problemi di relazione con la bimba attraverso dei regali, piuttosto che mostrarle amore e comprensione. In seguito, la donna cerca di rafforzare il proprio ruolo ostentando autorità e impone regole spesso contrastanti, senza riflettere sulle reali esigenze della figlia.
Il risultato di questo comportamento è una ragazzina-marionetta che possiede fili tanto intricati da sembrare ormai incapace di muoversi.

STREET STRIIT si basa su una favola scritta dagli educatori di Valpiana, cooperativa che si occupa di disagio giovanile, traendo spunto dalle storie di alcuni ragazzi ospitati in centri educativi diurni e in comunità alloggio.
La favola è nata al termine di un percorso formativo degli stessi educatori sulla narrazione, un seminario organizzato da Tedacà e condotto da Simone Schinocca.
Così le storie dei ragazzi incontrati dagli operatori sono confluite nella vicenda di questa giovane marionetta umana, simbolo che rappresenta l’adolescenza intesa come momento della vita in cui si possiede maggior bisogno di una guida, per riuscire a sostenere un percorso coerente verso la maggiore età.

Aggrovigliata e rabbiosa, la marionetta resta imprigionata nei suoi capricci, trascinandosi la mamma e le sue amiche. Quindi la storia finisce male e la strada termina in un vicolo cieco.
Solo in apparenza. La messa in scena prevede la distribuzione di un fumetto che prosegue la storia appena vista: l’opera continua grazie all’intervento di un personaggio che riesce a sbrogliare qualche filo della marionetta e permetterle di tornare a muoversi.
Il percorso diventato stretto ritorna nuovamente strada.

Infine, un altro elemento essenziale di STREET STRIIT è l’ironia, strumento che sottolinea i momenti di passaggio di un percorso che alterna quadri e suggestioni per rappresentare la ricerca, da parte delle giovani generazioni, di un equilibrio spesso smarrito perché sempre in bilico fra essere e apparire, crescita e benessere: un viaggio che si fonda sull’amore per se stessi, passando per il valore del processo educativo.

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Tedacà nasce nel 2002 come luogo di espressione e racconto dell’umano, di promozione del linguaggio performativo come forma di conoscenza di se stessi e del tempo presente, impegnandosi principalmente nella produzione artistica e nella conduzione di laboratori performativi.
Tedacà è composta da tre distinte compagnie (teatrale, coreutica e musicale) che lavorano in maniera indipendente e si contaminano in percorsi di sperimentazione linguistica, inserendosi negli ultimi anni nel circuito professionistico e vincendo molteplici premi su scala nazionale.
Tra le principali produzioni si citano: "Sotto lo sguardo delle mosche" (debuttato al Teatro stabile di Torino / Teatro Nazionale) e "il Sentiero dei passi pericolosi", entrambi dell'autore canadese Michel Marc Boucherd; "Alice, per adesso" di Sylvain Levey", che narra dell'adolescenza di una rifugiata politica cilena; Stavolta e mai più" e "Carillon", due monologhi sul tema del desiderio e dei limiti; “Donne” (precedentemente intitolato “D - ovvero la figura della donna nell'Italia del '900”), spettacolo pluripremiato e con oltre 100 repliche all'attivo; “Strani-ieri”, in collaborazione col Teatro Stabile di Torino; “Pari&Dis-pari”, spettacolo diretto da Irene Zagrebelsky per Biennale Democrazia; “Street Striit”, favola coreutica. Inoltre dal 2006 Tedacà organizza e gestisce la stagione teatrale presso il centro bellARTE di Torino, stagione ora organizzata da Fertili Terreni Teatro, progetto di diffusione e promozione del teatro contemporaneo e della nuova drammaturgia a Torino. Fertili Terreni è composta da quattro compagnie (Tedacà, ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto) e diffuso sui tre teatri torinesi gestiti direttamente dalla compagnie (Bellarte, San Pietro in Vincoli, Cubo Teatro).
Tedacà è una compagnia di produzione riconosciuta dalla Regione Piemonte dal 2009 e da Funder35 tra le giovani imprese culturali rilevanti del territorio nazionale.
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