Regia: Luci Ferrigne
Drammaturgia: Luci Ferrigne
Attori: Giulia Angeloni, Carola Maternini e Arianna Talamona
Altri crediti: Uno spettacolo di Giulia Angeloni, Gabriele Genova, Carola Maternini e Arianna Talamona<br /> Disegni, sagome e scenografie di Gabriele Genova<br /> Testi di Giulia Angeloni<br /> Musiche originali di Alberto Dolfi<br /> Sound Design di Elisa Cabrini<br /> Da un'idea di Gabriele Genova e Arianna Talamona<br /> <br /> Voci: Anita Bellandi, Domenico Bernini, MIchelangelo Corti, Luca D'Addino, Liliana Maffei, Paolo Zaccaria.<br /> <br /> Con la collaborazione di Teatro Giocovita, Associazione ArteMista, Quarta Parete.<br /> <br /> Si ringrazia Drogheria Rebelot, Assocazione Culurale Mirmica, Piccola Compagnia Instabile.<br />
Parolechiave: creatività, ispirazione, musica, parigi, arte
Produzione: Luci Ferrigne con il sostegno di Teatro Gioco Vita, Associazione Artemista, Associazione 4Parete
Anno di produzione: 2023
Genere: Teatroragazzi (6-99) Figura
Sinossi
Parigi, anni ‘20 del ‘900. Solange, una giovane compositrice, sta attraversando una crisi profonda: da quando si è diplomata al Conservatorio, non riesce più a comporre e ha perso qualsiasi tipo di ispirazione. Decide così di abbandonare la musica e trova lavoro in una patisserie. Affitta una stanza in un una casa in Rue de Tronchet dove si dice abbia abitato, cent’anni prima, il grande Chopin.
Trasgredendo a un divieto della padrona di casa, una notte Solange entra nella soffitta misteriosa, situata proprio sopra la sua stanza. Qui, con sua grande sorpresa, entra in contatto con alcune note magiche che si presentano sotto forma di sfere luminose. Presto Solange scoprirà che questi sono frammenti di una composizione di Chopin, rimasti imprigionati lì perché non vennero mai stati scritti dal suo autore.
Ora che hanno incontrato Solange, le note non le daranno tregua finché non verranno tradotte, trascritte e suonate, quindi, liberate e restituite al mondo.
“La Soffitta di Chopin” è uno spettacolo di teatro d’ombre: una fiaba moderna sull’origine dell’ispirazione artistica e la pratica dell’arte come via per conoscere a fondo sé stessi. Dove si origina l’impulso creativo? E, nello specifico, dove nasce la musica? Questo il cuore tematico del progetto, cui si affiancano altri temi: gli ostacoli alla carriera artistica, soprattutto al femminile, le amicizie e il supporto necessari per procedere, la fragilità nella ricerca della propria identità creativa, la magia di riuscire a realizzare i propri sogni, la musica come patrimonio universale. Tutto comincia in una vecchia soffitta impolverata: luogo di mezzo, tra il presente e il passato, tra la terra e il cielo, tra il reale e il fantastico. Se le note musicali fossero vive, magari troverebbero casa lì. Questo luogo sospeso esiste anche in noi: quando sembra che le idee siano esaurite, possiamo mettere ordine nella nostra “soffitta interiore” e scoprire tesori che prima nemmeno pensavamo esistessero, magari anche grazie all’aiuto di buoni amici.
Questo progetto prende le mosse da una duplice ricerca: da una parte sulla musica romantica della seconda metà dell’800 (con particolare riferimento alla vita e alle opere di Frédéric Chopin), e dall’altra sul linguaggio dell’illustrazione per l’infanzia. Sono stati fondanti, sul primo filone, l’apporto di Alberto Dolfi, autore ed esecutore di tutte le musiche presenti nello spettacolo, sul secondo il lavoro di Gabriele Genova, autore dei disegni e realizzatore delle sagome e delle scenografie.
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