Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Sammarzano

L'Malmand
Regia: Ivano Picciallo
Drammaturgia: Scrittura scenica di compagnia
Attori: Adelaide Di Bitonto, Giuseppe Innocente, Ivano Picciallo, Francesco Zaccaro
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Sammarzano, Caporalato, Pomodoro, Immigrato, Campagna

BREVE SINOSSI
Un paese del sud Italia. Il sole cocente d’agosto, il lamento di un gruppo di vecchi in piazza, l’eco del megafono del fruttivendolo. Immense campagne all’orizzonte coltivate a pomodori dove uomini lavorano a capo chino, senza sosta. “Sammarzano” è il viaggio di Dino che, attraverso il suo sguardo, deforma i personaggi grotteschi che lo accompagnano nella storia, portando allo scoperto, le contraddizioni e la tragicità di una realtà invisibile mettendo una lente sulla più grande baraccopoli d’Italia. Nella sua cruda semplicità Dino, diventa filtro tra realtà e immaginario, vetro frapposto tra pubblico e attori in scena attraverso il quale è possibile assistere alla sua vita, al suo quotidiano, alle sue speranze, ai suoi sogni.

NOTE DI REGIA
La scelta di raccontare questa realtà nasce da un'urgenza sociale e culturale, una riflessione circa il mondo che si mu ove intorno a quella che è una vera e propria città invisibile. Per noi è importante portare al la ribalta questa verità e offrire al pubblico un punto di vista per leggere il fenomeno delle migrazioni e dell'accoglienza attraverso un'altra lente. Nello spazio scenico, una sequenza di quadri riflettono una realtà di paese e tentano di ricrearla. Un dinamismo perpetuo di immagini che si rincorrono e si susseguono prepara il terreno dove Dino potrà vagare liberamente cambiando e deformando i personaggi attraverso il suo sguardo. Diventare immigrato è il sogno di Dino. Da qui nasce il tentativo di cercare una forma di linguaggio possibile in cui l'attore dichiaratamente gioca a interpretare un personaggio mascherandosi. Con un particolare lavoro sulle fisicità dei personaggi e sull'uso delle maschere di commedia dell'arte scardiniamo il codice tradizionale creando un cortocircuito mirato a decontestualizzare la maschera di commedia dalla commedia stessa. Potremmo infatti definire Dino un Arlecchino nuovo, contemporaneo. Chi ha la maschera è un immigrato, un diverso, e Dino è un diverso tra i diversi.

Altri crediti: disegno luci Camilla Piccioni
costumi Lorena Curti
movimenti scenici e aiuto regia Marta Franceschelli
maschere Officine Zorba
foto e grafica Manuela Giusto

Produzione: Malmand Teatro - Teatro Kismet/Teatri di Bari

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Nel 2007 nasce la Compagnia L'Malmand presso il Centro Teatro Ateneo, un gruppo innovativo di lavoro che mira alla ricerca di nuovi e svariati generi, stili e codici teatrali e allo stesso tempo si ripropone di confermare la convivenza della tradizione con le occasioni che la contemporaneità offre nel nostro panorama teatrale.
In continua collaborazione con I Nuovi Scalzi, producono "La Ridiculosa Commedia della terra contesa", spettacolo in maschera, con la quale partecipano a diversi Festival Internazionali (Canada-Egitto-Polonia) e ritirano il Premio per migliori interpreti al DOIT Festival (Teatro Due Roma) e spettacolo vincitore del Festival Internazionale di Teatro di Mont-Laurier (Canada), riscuotendo diversi riconoscimenti.
Nel 2016, nuovamente insieme, sposano il progetto di Motion Capture di F. Pizzardi Decameroscopio classificandosi Terzo al Pitch Me-Cartoons On The Bay.
"A Sciuquè" in versione Monologo vince Il premio Speciale al Premio Giovani realtà del Teatro, successivamente viene selezionato per il Bando Residenze Molodoj presso il Nuovo Cinema Palazzo e diventa uno spettacolo a 5 attori che vince il Roma Fringe Festival 2017 come miglior spettacolo e si aggiudica il premio miglior regia.
Condividi