Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

Caini

I PESCI
Regia: Mario De Masi
Drammaturgia: Mario De Masi
Attori: Alice Conti, Alessandro Gioia, Fiorenzo Madonna, Giulia Pica, Antonio Stoccuto
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: famiglia, sacrificio, verità, menzogna, arte

I Caini. È il soprannome che il vicinato riserva a un nucleo familiare di persone chiuse e schive,
tacciate dai più di infamia e avvolte da un alone di mistero. Il padre è morto in circostanze poco
chiare, lasciando soli la madre e i tre figli, due maschi e una femmina, a custodia di un segreto. La
ragazza conosce in discoteca un artista, un giovane ossessionato dalla propria ricerca intorno al
concetto di verità e dal processo di creazione di una nuova opera. Se ne innamora e, su pressione
della famiglia, decide di presentarlo ai suoi parenti. Quando il ragazzo entra in casa, i Caini si
ritrovano, loro malgrado, a confrontarsi con la sua curiosità e la sua candida trasparenza che
rischiano di mettere a repentaglio il segreto e l’esistenza stessa del nucleo familiare. La sua ricerca
lo conduce a toccare, involontariamente, il nervo scoperto della famiglia, suscitando così la
reazione violenta dei Caini che li condurrà tutti verso un epilogo tragico e beffardo.

La famiglia di Caini è un nucleo chiuso ed esclusivo, fondato sull'inscindibilità del legame di sangue e intorno a un segreto. Il codice dei Caini impone loro di essere impietosi e di stare uniti. Un ordine condiviso di reticenze e dimenticanze e un orizzonte di senso che si organizzano intorno al mantenimento del segreto. Il sacrificio del padre è fondativo. La sopravvivenza del gruppo dipende da tutto questo. Tutto ciò che è estraneo viene considerato ostile, portatore di una diversità che se non si omologa non viene riconosciuta e va dunque eliminata. L’ingresso di una figura esterna, per tramite della figlia, ha una portata esplosiva per le abitudini del gruppo familiare. Il discorso dell’artista sulla verità e il suo modo di essere - candido, puro, trasparente - aprono una breccia nell’identità monolitica dei Caini e fanno emergere dubbi, fragilità che rischiano di mettere in discussione la stessa presunta inscindibilità del loro patto di sangue. A questo punto lo scontro tra prospettive e modi di stare al mondo diviene inevitabile e riconferma le rispettive identità. La situazione precipita quando l’artista espone la sua visione, l’intuizione che porterà alla prossima opera. La sua ricerca della verità funge involontariamente da “trappola per topi” per la coscienza sporca di sangue dei Caini. Messi di fronte allo specchio e viste smascherate, per puro caso, le dinamiche dell'assassinio del padre, da loro stessi compiuto anni prima, essi rivivono e riattualizzano l’atto fondativo della loro comunità. L’opera dell’artista è innocente e inconsapevole e lo staglia come un eroe dal destino tragico. La mimesi del loro segreto è la goccia che fa traboccare il vaso, che accende la miccia della violenza sacrificale, atto espiatorio che ristabilisce l’ordine del patto familiare. Il sacrificio placa la loro ancestrale sete di sangue e non resta altro che chiedere perdono all’incolpevole capro espiatorio.

Altri crediti: elementi di scena Marino Amodio
costumi Anna Verde
disegno luci Desideria Angeloni
disegno sonoro Alessandro Francese
assistente alla regia Serena Lauro
foto di scena Marco Ghidelli

un progetto della compagnia I Pesci
produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
in collaborazione con Asilo – ex Asilo Filangieri di Napoli

Premio Leo Berardinis 2021 - Teatro di Napoli - Teatro Nazionale

Produzione: Teatro di Napoli

File scaricabili:
CAINI_SCHEDA.ARTISTICA_2022.pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

I PESCIBio CompagniaLa compagnia nasce a Napoli nel 2014 ed è composta da artisti con formazioni ed esperienze diverse, ma con una visione in comune: lo sviluppo di una forma scenica, un codice teatrale, che abbia al centro di ogni sperimentazione l’attore/performer in tutte le sue possibilità, sia espressive che autoriali, nella creazione di drammaturgie originali e nell’incontro con i classici.Lo spettacolo Pisci ‘e paranza (2015, regia e drammaturgia di Mario De Masi) – che vale alla compagnia la segnalazione speciale al Premio Scenario 2015 – costituisce la prima tappa dell’esperienza. La genesi di questo lavoro lascia affiorare le questioni che fondano il percorso di ricerca teatrale, le domande e gli obiettivi che ancora orientano e circoscrivono la pratica scenica del gruppo.Supernova (2019, regia e drammaturgia di Mario De Masi) – progetto vincitore del bando “ARTEFICI. Residenze creative FVG” e sostenuto dalla Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le Arti della Scena – diretta da Davide Iodice – intende forzare ulteriormente i confini del campo d’indagine puntando verso la costruzione di una drammaturgia fisica e verbale creata interamente a partire dalle improvvisazioni degli attori nella contaminazione con il linguaggio della danza contemporanea.La foresta (regia e drammaturgia di Mario De Masi), creato in coproduzione con ORTIKA gtn, vede la compagnia finalista 2020 in due tra i più importanti premi nazionali under 35 per il teatro contemporaneo come il Premio PimOff e il premio Pancirolli e finalista In-Box 2021.Fra il 2020 e il 2021 la compagnia porta avanti un percorso di ricerca sulle opere di F. M. Dostoevskij nell’ambito del quale produce Notti bianche (adattamento del testo di Fiorenzo Madonna, musiche originali di Gian Marco Libeccio) e Memorie dal sottosuolo (regia di Fiorenzo Madonna, progetto vincitore del bando per residenze artistiche (H)earth, di Teatri Associati Napoli).Nel 2019 la compagnia è stata promotrice del laboratorio Scàveze, in collaborazione con Antigone Campania, rivolto alle detenute della Casa Circondariale femminile di Pozzuoli.Nel 2020 I Pesci ricevono il Premio Antonio Neiwiller assegnato da ARTEC Associazione Regionale Teatrale della Campania per La foresta, nel 2021 Il premio Leo de Berardinis under 35 del Teatro di Napoli per Caini (regia e drammaturgia di Mario De Masi).Negli ultimi anni la compagnia è stata ospite di numerosi tra i più interessanti teatri e festival in Italia.Tutti i progetti sono accolti e sostenuti dall’Asilo-ex asilo filangieri|Napoli.
Condividi