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Un Estremo Atto D'Amore

Compagnia GenoveseBeltramo
Regia: Viren Beltramo
Drammaturgia: Viren Beltramo & Viso Collettivo
Attori: Riccardo Salvini, Luca Morino, Federico Pianciola (Viso Collettivo)
Anno: 2022
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: Carcere, Diritti, Coscienza civile, Attualità, Riscatto

Nato a Roma il 30/7/1949 tra le baracche del Rione Mandrione, Claudio Foschini trascorre la sua infanzia nella miseria, nonostante il clima di solidarietà all’interno della famiglia e della comunità di borgata. Poi il collegio, gli amici, il primo amore, ma anche i primi furti e rapine, Claudio cresce soffocato dalla frustrazione per la sua condizione sociale, una spirale vertiginosa fatta di arresti e condanne, cocaina ed eroina. In carcere partecipa a rivolte e soprusi, ma anche nel 1984 al primo convegno sulla detenzione tenuto all’interno di un carcere, a Rebibbia, che si conclude con la messa in scena dell’Antigone di Sofocle da parte dei detenuti: questa esperienza, vissuta in modo quasi catartico, lo segna profondamente. “Un estremo atto d’amore” sono quindi le parole che lo stesso Claudio usa per descrivere la sua esperienza con il teatro.
Dalle vicende e dalle riflessioni narrate, sebbene siano spesso di carattere intimo e personale, emerge una forte denuncia delle iniquità sociali e dei soprusi del sistema giudiziario e carcerario. L’ineluttabilità della (mala) sorte per i “miserabili” riecheggia costantemente come una sorta di leitmotiv... Serve quindi un estremo atto d’amore per raccontarsi, gesto che ha compiuto lo stesso Claudio nel trascrivere le sue memorie, nel tramandare ai posteri le sue esperienze, tanto personali e intime quanto collettive e politiche.
Lo spettacolo nasce dalla necessità di far riecheggiare la sua storia per poter compiere un altro piccolo ed estremo atto d’amore, nella convinzione che «le storie con la “s” minuscola possono raccontare la Storia con la “S” maiuscola» (parafrasando Saverio Tutino, il fondatore dell’Archivio Diaristico Pieve Santo Stefano, dove è stato depositato il diario di Foschini). Ai testi tratti da In nome del popolo italiano viene contrapposta una scelta di passaggi dell’Antigone di Sofocle.
L’operazione di cut-up testuale è volta non tanto a sublimare il personaggio Foschini in eroe tragico, quanto ad avvicinarlo ed accoglierlo all’interno di una scena pubblica ma familiare, “fatta di prigioni reali e prigioni interne, che sono le peggiori”. Al linguaggio franco, lucido e sagace di Foschini viene quindi contrapposto il tono aulico di un coro, ritratto di tutti noi spettatori di storie fuori dal tempo - e giudici ultimi, oggi come allora. Le musiche e il sound design – diffusi in esafonia – sono indirizzati a ricreare una scenografia sonora immersiva, che sostenga le fondamenta della narrazione e costruisca intorno al pubblico una gabbia virtuale.

Altri crediti: Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Pieve Santo Stefano, Radio Papesse, Cinema Teatro Maffei, Ass. Zuende

Produzione: Compagnia GenoveseBeltramo

File scaricabili:
Note.di.regia.UEAD.pdf

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Fondata da Viren Beltramo e Savino Genovese nel 2008 a Torino. Nel 2009 debuttano con lo spettacolo Nonno Rosenstein nega tutto (finalista Martelive 2009 e selezionato dal Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" di Teresa Pomodoro 2015) e producono Io sono la luna, percorsi sull'obesità (Segnalato dalla giuria del Festival Il Gioco del Teatro 2010 per l'elevata qualità artistica dello spettacolo, finalista al premio Linutile del Teatro di Padova 2013, semifinalista al Roma Fringe Festival 2013, selezionato per il 32° Festival Nazionale di Teatro Ragazzi di Padova 2013, presentato all'Expo 2015). Nel 2011 fondano lo Spazio Opi e l'Altroconsumo produce loro lo spettacolo Checkup diritti, con il quale girano l'Italia, fino alla presentazione dello stesso in lingua inglese presso il BEUC di Bruxelles nel 2012. Debuttano nel 2012 con L'elogio degli assenti e nel 2013 con Vietato ai Minori al Teatro Astra di Torino. Dal 2013 al 2019 girano l'Italia con Econosofia, spettacolo commissionato da Feduf, presentato anche al Teatro Politeama di Palermo e al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Debuttano nel 2015 con Game Over, spettacolo ideato nell'ambito del progetto D.N.A. di Unoteatro (selezionato per partecipare alla vetrina del Giocateatro 2016, segnalato dalla giuria del Premio Otello Sarzi 2016 / Festival I Teatri del mondo per l'alto valore dello spettacolo proposto, presentato fuori concorso alla finale di Inbox Verde 2017). Nel 2017 producono, scrivono e interpretano il cortometraggio Fatta male con la collaborazione di FCTP, ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale, distribuito da Lights On. Nel 2017 consolidano la propria sezione dedicata alla produzione cinematografica vincendo il bando “Short Film Fund” della Film Commission Torino Piemonte per la realizzazione del cortometraggio L'uomo che non voleva uscire di casa, anch'esso distribuito su scala internazionale da Lights On. Nel 2019 producono lo spettacolo Buon appetito di Michele Perriera che apre nel 2021 la stagione estiva del Teatro Stabile di Torino al Teatro Gobetti, vincendo il bando “Il cielo su Torino”. Nel 2020 vincono il bando “Bugs” indetto da Officine della Cultura, KanterStrasse, Officine Papage, Pilar Ternera e Straligut realizzando in residenza al Teatro Monte San Savino lo spettacolo in Virtual Reality Il mezzo realizzato con l'utilizzo, oltre che del VR, anche dell'animazione stop motion e del video mapping che ha poi debuttato al Festival dello Spettatore di Arezzo lo stesso anno. Nel 2021 debuttano con lo spettacolo Io Ne Esco, da tre opere di Ionesco realizzato in collaborazione con l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, coinvolta anche nella produzione del nuovo cortometraggio di Viren Beltramo intitolato Buon Natale, sviluppato grazie al Torino Short Film Market, acquistato da Rai Cinema e ora in distribuzione internazionale festivaliera con la belga Radiator IP Sales. Nel 2023 debuttano con Un estremo atto d'amore spettacolo in esafonia presente ai Fringe Off di Milano e Catania, vincitore del premio Retalbo e della menzione come “most creative performance” del Prague Fringe Festival; verrà ospitato in residenza dalla Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse di Genova nell'autunno 2024.
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