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Freak Show

La Compagnia dei Masnadieri
Regia: Jacopo Bezzi
Drammaturgia: Massimo Roberto Beato
Attori: Simone Chiacchiarelli, Aron Tewelde
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi, Prosa

Tags: Drammaturgia contemporanea, disabilità, Freak, gemelli siamesi

SINOSSI
La storia dei gemelli siamesi Giacomo e Giovanni Tocci, uniti per la vita da una malformazione genetica e resi unici dalle esibizioni della loro “mostruosità”. Se fisicamente erano menomati, dal punto di vista intellettivo probabilmente brillarono per spiccato acume, e impararono a parlare tre lingue oltre l’italiano riuscendo a interagire col pubblico in modo brillante e arguto. La loro carriera di fenomeni da baraccone conobbe il proprio apice durante il Tour negli Stati Uniti, che inizialmente doveva durare un anno ma fu poi esteso a cinque. Visto l’enorme successo e gli immensi guadagni, la famiglia Tocci rimase in giro con diversi circhi per molti anni. Una storia di umanità e di sofferenza, con uno sguardo ironico sulla ineluttabilità del destino e della vita. Due attori soli in scena, legati insieme con i loro corpi. Bloccati in una immobilità che ricorda gli echi dei Giorni Felici beckettiani, si esibiscono, parlano, si confrontano sul loro destino e sulle loro diversità. Parlano e interagiscono con il pubblico in un vero e proprio spettacolo nello spettacolo dove la “mostruosità” diventa pian piano, la dura normalità di tutti i giorni.

NOTE DI REGIA
Lo sguardo dello spettatore è catturato da una scena insolita che sembra un camerino teatrale, o forse più la stanza di un bambino: alcune valigie a terra, i binari di un vecchio trenino elettrico, un teatrino dei burattini, un presepe di cartapesta. Al centro della stanza una sorta di grossa sedia sulla quale è seduto un corpo umano che ha qualcosa di straordinario. Vestiti del loro abitino più elegante, Giacomo e Giovanni Tocci sono stretti in un lungo abbraccio. Il Two Headed Boy diventa inevitabilmente doppio: due identità e caratteri distinti e diversificati, interpretati da due attori che oscillano continuamente tra il bianco e il nero, il chiaro e lo scuro. Lo spunto di voler scioperare nel loro prossimo spettacolo, perché Giacomo sostiene di essere sfruttato, da l’avvio all’azione teatrale che vede i due fratelli siamesi chiusi a chiave nel loro camerino. Si alterneranno in scena le figure (in voice over) del padre, della tata Agnese e del loro sadico e crudele impresario il signor Stromboli, che ricorda nei modi e nei tratti quel Mangiafuoco collodiano che sfruttava il povero Pinocchio negli spettacoli itineranti. Ed è proprio dalla lettura della favola di Pinocchio che i due fratelli realizzano che nella realtà il loro destino è ben diverso da quello del burattino di legno, e che il loro papà li fa esibire solo per poter mantenere la loro numerosa famiglia, fino a una rivelazione finale inaspettata.


Produzione: La Compagnia dei Masnadieri

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La Compagnia dei Masnadieri è una compagnia professionale di prosa fondata nel 2007, composta da registi e drammaturghi e da giovani attori provenienti dalle file dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, la Compagnia dei Masnadieri dal 2018 è riconosciuta dal Mibac, nell’ambito del FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo, come Impresa di Produzione di Teatro di Innovazione nell’ambito della Sperimentazione.

Dal 2017 inaugura la propria sede operativa SPAZIO 18 B, presso il quartiere Garbatella a Roma, una piccola sala teatrale dedicata allo spettacolo dal vivo. Punto di incontro per addetti ai lavori, professionisti e amanti del teatro, propone ogni tipo di attività: sala prove; corsi di teatro amatoriale e professionale, di comunicazione efficace, public speaking, lettura a voce alta e semiotica teatrale; presentazione di libri e di testi di nuova drammaturgia italiana contemporanea; mostre pittoriche e fotografiche; rassegne cinematografiche e di cultura di genere. Lo spazio ospita anche parte della collezione dell’Archivio storico della SIAD – Società Italiana Autori Drammatici – dedicata alla drammaturgia italiana contemporanea. Jacopo Bezzi e Massimo Roberto Beato si occupano della formazione e della direzione artistica coadiuvati dal regista Lorenzo Salveti.
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