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Gli ultimi giorni di Pompeo di Andrea Pazienza

Associazione Sosta Palmizi

Genere Prosa Danza
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Regia: Massimo Bonechi, Riccardo Goretti, Giorgio Rossi

Drammaturgia:

Attori: Massimo Bonechi, Riccardo Goretti, Giorgio Rossi

Altri crediti: da un’idea di Riccardo Goretti con l’amichevole consulenza di Marina Comandini in Pazienza con la partecipazione speciale di Lucia Poli e David Riondino sound e light design Giacomo Agnifili esecuzione tecnica Massimiliano Ferrari costumi Chiara Lanzillotta assistente alla regia Tommaso Carovani consulenza grafica, foto, riprese video e immagine del manifesto Stefano Roiz produzione Ass. Sosta Palmizi in collaborazione con STA – Spazio Teatrale Allincontro un progetto realizzato con la collaborazione della Fondazione Teatro Metastasio di Prato

Parolechiave: Andrea Pazienza, fumetto, danza, prosa

Produzione: Associazione Sosta Palmizi

Anno di produzione: 2022

Genere: Prosa Danza

Nel 1987, usciva “in edicola e libreria, per lire 12000” un libro destinato a entrare immediatamente nella leggenda, di quelli che, trentacinque anni dopo, qualche recensore da blog avrebbe certamente chiamato “instant classic”, un libro scomodo, feroce, commovente, sincero fino alla brutalità.
Trentacinque anni dopo sarebbe stato chiamato “graphic novel”, ma allora era solo un libro.
Il titolo: “Pompeo” (o “Gli ultimi giorni di Pompeo”, se si vuol stare ai vari riquadri che compaiono nel fumetto originale).
L’autore, un ancora giovanissimo Andrea Pazienza.

Trentacinque anni fa io che scrivo avevo cinque anni, e non potevo entrare in contatto col mondo di Paz, soprattutto non cominciando da questa storia di droga e disperazione (e altissima poesia, intendiamoci subito). L’ho fatto qualche tempo dopo, e da lì in poi nulla è stato più lo stesso: ebbene sì, Andrea Pazienza, e questa opera in particolare di Andrea Pazienza, è un game changer. Prima di conoscerlo sei una persona, dopo che l’hai conosciuto, un’altra.

Non si cambia radicalmente, ma si cambia, sì, si cambia, a leggere Andrea Pazienza.

Nel mio umorismo, ma più in generale nel mio percorso artistico, dal che col tempo sono diventato uno scrittore e narrastorie, mi piace pensare che ci sia tanto dell’immaginario di Paz.
E dunque è arrivato il tempo di restituirgliene pubblicamente merito.

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