Regia: Amina Amici
Drammaturgia: Doriana Crema, Stefano Mazzotta
Attori: Amina Amici
Altri crediti: musiche originali: Bruno de Franceschi, Frequenze Nomadi Orchestra tromba: Mirio Cosottini
Parolechiave: Divino, Maria, donna, vergine, laico
Produzione: Zerogrammi
Anno di produzione: 2022
Genere: Danza Teatro-danza
In Magnificat, Amina Amici prosegue lo studio sulla figura della Vergine Maria, attraverso uno sguardo laico, in una duplice ricerca: quella sul femminile e quella sulla scrittura coreografica a partire da studi e suggestioni pittorico-iconografiche.
Ci si domanda cosa potesse pensare intimamente Maria, cosa abbia potuto provare in seguito a eventi di vita così straordinari, e infine, come tutto questo si sia inscritto nel suo corpo.
Il movimento di un dipinto, un frammento di spazio-tempo dei pensieri più intimi di Maria, di una giovane donna, in relazione agli accadimenti della sua vita straordinaria: gli autori e i quadri scelti, contribuiscono quindi alla scrittura e alla dinamica nel movimento. La ritmicità del gesto dona ‘azione’ al potenziale racchiuso nella bidimensionalità pittorica. I punti di fuga, così come il segno che si ammorbidisce per accogliere, si fanno punteggiatura nella scrittura coreografica.
Qual era il suo stato emozionale, com’era il suo sguardo e il suo cuore battente nella velocità della paura, probabilmente, nell’incontro con l’Arcangelo?
Un luogo, non luogo, sul crinale tra astrazione e concretezza.
Maria tramite tra il terreno e il divino; il punto di vista della donna madre, dell’archetipo, una donna comune e mortale.
Cosa resta di Maria nonostante noi?
Informazione riservata agli Organizzatori
Non è stata caricata nessuna recensione
Informazione riservata agli Organizzatori