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Carne in scatola

Pappagalli in Trappola

Genere Performance
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Regia: Ludovica Aprile

Drammaturgia: Pappagalli in trappola

Attori: Elisa Gandolfi e Paolo Malgioglio

Altri crediti:

Parolechiave: Performance,animali farm,lavoro,carne,maiali,uomo,lavoratore

Produzione: Pappagalli in Trappola

Anno di produzione: 2022

Genere: Performance

Carne in scatola

Con Elisa Gandolfi e Paolo Malgioglio
Regia Ludovica Aprile
Produzione Pappagalli in Trappola

Carne in scatola prende ispirazione dal celebre romanzo di Orwell. Animal farm ha la struttura della fiaba classica con lo stratagemma degli animali antropomorfi e racconta la storia di una rivoluzione fallita. Gli animali di una fattoria si ribellano alla tirannia umana e instaurano una società di uguali. Ben presto però i maiali, più intelligenti e più ricchi di qualità organizzative, assumono il controllo della situazione. In apparenza lavorano per il bene comune, ma in realtà cercano soltanto di mantenere il potere.Il libro si chiude con i maiali ormai indistinguibili dagli uomini e con i sette principi che avevano ispirato la rivoluzione ridotti ad uno solo: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
Partendo dall'intenzione di Orwell di servirsi del mondo animale per mettere in evidenza i pericoli del potere, vogliamo utilizzare la sua fiaba nera per evidenziare le incongruenze del mondo del lavoro nell'epoca neoliberista. In questo periodo storico avvertiamo troppo spesso il peso di un sistema che ci ingabbia, basato su produttività ed efficienza.
La nostra proposta vuole riflettere, inoltre,
sull’accettazione passiva da parte del popolo dei cambiamenti e delle scelte politiche del potere.
Ci preme porre delle domande che possano riguardare, da una parte, i meccanismi manipolatori e di distorsione della realtà da parte di chi governa e, dall’altra, la difficoltà di una responsabilizzazione individuale per non essere vittime del sistema; in particolare, non vogliamo dare nessuna risposta ma abbiamo bisogno di mettere in luce un aspetto che troviamo inquietante, ovvero l’impossibilità di ribellarsi alle ingiustizie e soprattutto il non riuscire ad avere la consapevolezza di ciò che sta accadendo intorno a noi.
Con "Carne in Scatola" non vogliamo concentrarci sul filone narrativo del testo da cui abbiamo tratto ispirazione, ma abbiamo intenzione di crearne un’immagine allegorica e laterale.
Lo spettacolo sarà diviso in cinque momenti che vede protagonisti un uomo e una bambina con indosso una maschera da maiale. In questo spazio neutro, silenzioso e privo di sfumature sarà una vecchia televisione a parlare, emblema di propaganda e mezzo intramontabile di fruizione passiva.
Siamo convinti che in questo periodo di incertezza travolgere con stimoli e suggerimenti relativi a temi attuali, che spesso vengono oscurati, sia un modo efficace per far sì che l'arte sia ancora uno spazio di crescita personale - anche e soprattutto - per chi assiste.

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