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Elizabeth - una fiaba queer

Elliot Teatro

Genere Teatroragazzi (12-18) Prosa Danza Performance
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Regia: Leonardo Bianchi

Drammaturgia: Leonardi Bianchi - Gian Maria Labanchi

Attori: Leonardo Bianchi - Maria Campana - Annachiara Fanelli - Claudia Guidi - Gian Maria Labanchi - Luigi Pedranzini

Altri crediti: Drammaturgia del suono Gian Maria Labanchi Disegno luci Martin Emanuel Palma Costumi Daniel Mantovani Movimento scenico Daniele Toti Progetto grafico Alessandro Bianchi Foto di scena Simone Galli

Parolechiave: Identità, corpo, abito, potere, ballroom.

Produzione: Elliot

Anno di produzione: 2022

Genere: Teatroragazzi (12-18) Prosa Danza Performance

SINOSSI
Stanca di una vita priva di pace e libertà, e dopo essere miracolosamente scampata a due attentati, Elisabetta ha un dialogo con la morte che le propone un patto: una vita, in cambio della libertà. Elisabetta accetta. In quei giorni a corte si presenta un nuovo poeta, Orlando. Il giovane nasconde un forte bisogno nei versi delle sue poesie: la necessità di abitare un corpo femminile. Immediatamente la regina legge in lui una particolare sensibilità, e subito comprende l’esigenza del poeta. A suo avviso Orlando racchiude perfettamente tutto ciò che una sovrana dovrebbe avere. Invita, perciò, Orlando a diventare sé stessa: gli dona i suoi abiti e lo fa dormire nelle sue stanze. Orlando è la regina d’Inghilterra e viene gettato tra le braccia della morte. Il piano di Elisabetta di liberare Orlando da un corpo che non gli appartiene è in atto.

SPAZIO E SUONO
La corte di Elisabetta I è una ballroom dove tutto ciò che accade coinvolge chi vi entra totalmente. I personaggi della corte sono esattamente quelli che troveremmo in un luogo simile: il musicista di corte è un dj e vocalist e le dame della regina danzano sui cubi. Le ballroom sono luoghi della sottocultura newyorkese che unisce gay afroamericani, ispanici e donne transgender, che sfilavano in “drag” sfidando le leggi che vietavano loro di indossare abiti appartenenti al genere opposto. Lo spazio è suono che proviene dalla postazione del dj, il suono non è solo musica, ma è anche pettegolezzo, bisbiglio, risate. Orlando, l’ultimo arrivato, vive la sua esperienza come una grande performance, uno spettacolo di luci, musica dance e abiti regali, organizzata per celebrare la sua rinascita, la scoperta della sua vera identità.

TEMI
“Eco” è una storia che parla di identità. Di quanto l’animo e lo spirito siano immensamente più potenti degli abiti, della forma, dell’involucro. Orlando è un giovane timorato dalla complessità della vita che con la sua ingenua visione delle cose riesce ad allontanare la regina dal pressante senso di responsabilità che comporta il suo ruolo. La posizione della sovrana e il bisogno del giovane di evadere, sono le cause che innescheranno un dialogo reciproco sulle rispettive identità. La profonda connessione tra l’identità di Orlando e quella della regina, è un elemento sufficiente per sopperire le mancanze della vita di ciascuno e non essere più schiavi del proprio ruolo? Iconica perché sola, come tutti i soggetti di questa natura, incredibilmente attenta per la sensibilità altrui, Elisabetta senza inganno, si sacrifica per salvare l’anima e il corpo di un ragazzo intrappolato, salvando anche sé stessa e soddisfacendo il suo enorme e urgente desiderio di libertà. Nel tempo in cui parlare di identità di genere è motivo di dibattito, vogliamo raccontare la leggenda di un passato per niente vicino a noi, costellato di personaggi naturalmente fluidi, ma che a differenza di oggi il “Padre Nostro” lo recitavano in latino.

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