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Matilde Vigna

Genere Prosa
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Regia: Matilde Vigna

Drammaturgia: Matilde Vigna

Attori: Matilde Vigna

Altri crediti: Greta Cappelletti (dramaturg) , Anna Zanetti (aiuto regia) , Alessio Foglia (suono), Alice Colla (luci), Lucia Menegazzo (costumi), Sergio Taddei (tecnico)

Parolechiave: alluvione, perdita, smarrimento, resta, fuga

Produzione: ERT

Anno di produzione: 2022

Genere: Prosa

Autunno 1951: piove. La piena del Po rompe gli argini e il Polesine diventa un enorme lago di 70 chilometri quadrati. Si fugge senza poter scegliere cosa portare, si fugge per poter tornare, si torna per ricominciare.
Autunno 2021: piove. Una donna è alle prese con l’ennesimo trasloco, scandaglia le stanze, e decide di portare via tutto. Tutto quello che ha.
Il monologo intreccia le due storie, la tragedia naturale e la tragedia personale: perdita, smarrimento, fuga delle proprie case da un lato – separazioni, traslochi, mutui dall’altro. Due storie che arrivano a fondersi insieme, una rifessione sullo sradicamento volontario e involontario, sui grandi e piccoli eventi che cambiano le nostre vite che si apre alla domanda: Sarebbe mai possibile per noi perdere veramente tutto?
Una rifessione sulla perdita, sul possesso, su quello che resta.

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