Regia: Piero Murenu
Drammaturgia: Piero Murenu
Attori: Piero Murenu
Altri crediti:
Parolechiave: Monologo, tossicodipendenza, memoria, città
Produzione: O.O.P. Art Artisti Fuori Posto
Anno di produzione: 2022
Genere: Prosa
Progetto artistico e linguaggio multimediale
Incentrata sul dialogo tra il linguaggio del palcoscenico dal vivo e il linguaggio della
multimedialità, l'opera combina performance live con inserti audio e proiezioni
video mediate dal video-mapping, che contribuiscono alla narrazione e consentono
al pubblico di entrare nella mente del narratore. il risultato di tale commistione
crea una storia a più livelli in cui la "memoria" diventa un elemento tangibile del
“paesaggio scenico”.
Sinossi
Cosa succede quando l’eroina entra nella vita di un bambino in una piccola città degli
anni ‘80?
Sotto la forma di monologo (che vede in scena l’attore e autore Piero Murenu), gli
Artisti Fuori Posto danno voce e corpo ai ricordi un bambino e, tramite ilmeccanismo della rievocazione, creano e danno forma scenica a tante storie vere di bambini come lui, ai quali la vita è stata sconvolta dall’eroina.
Il testo è frutto di un lungo e profondo lavoro personale e di ricerca da parte
dell’autore, in cui sono state raccolte memorie e immagini di una città, Cagliari, ma che può essere qualsiasi città, e che ora non c’è più.
“Col tempo ho imparato a dare un nome a quei palazzi, chiese,
vie, bastioni e quartieri: Stampace, la Marina, Villanova, Castello.
Lassù c'andavo da ragazzino a guardare il mare, a vedere il grande
golfo luccicante d'acqua blu, che da lì sembrava un gigantesco
abbraccio.
Una città di acqua e colline Cagliari, fatta di inverni che non fanno
troppo male e di estati in cui sole scrosta i muri.
È stato proprio nel pomeriggio di uno di quei caldissimi giorni
d’estate, che io non sono morto...”
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