Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

ALL YOU CAN BE(T) - Non si muore di fame ma di cattive abitudini

Doppeltraum Teatro
Regia: Elvira Scorza
Drammaturgia: Elvira Scorza
Attori: Chiara Bosco, Luana Doni, Federico Palumeri, Alessandro Pizzuto/Alessio Zirulia, Cristina Renda, Flavio Vigna/Michele Puleio
Trailer: Link
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: testo inedito, contemporaneo, generazione Y, cibo, spreco

In un ristorante a gestione familiare della provincia italiana, la figlia degli storici gestori – ora capo dello staff – propone di modificare radicalmente l’offerta del locale, definendo un menu all you can eat a km zero dal vago sapore esistenzialista, capace di mettere d’accordo tutte le intolleranze e le preferenze alimentari con una cucina sostenibile vegana e solidale.
La discussione che segue porta però tutto lo staff a fare i conti con la rottura del precario equilibrio su cui da anni si regge la baracca: emergono lutti e dolori rimossi o taciuti a dimostrare quanto oramai il ristorante sia inevitabilmente destinato a chiudere i battenti, e a dichiarare fallimentare ogni tentativo di cambiamento, di integrazione e di evoluzione. E le colpe, oramai, ricadono sui padri tanto quanto sui figli.

All you can be(t) è il ritratto di una generazione che si trova a fare i conti con la sensazione di essere pieni (di cibo, stimoli, beni, desideri, aspettative…) ma mai sazi. Per questo, il titolo riprende la nota formula dell’all you can eat, che funge da metafora del nostro tempo: “sii tutto quello che vuoi, quando vuoi, quanto vuoi”. Pensiamo di avere tutto quello che ci serve ma cosa siamo chiamati a essere veramente (to be)? A cosa puntiamo veramente (to bet)? Quali sono i nostri desideri? Nasce così una riflessione sul benessere materiale contemporaneo e sull’illusione di poter consumare tutto ciò che si vuole, illimitatamente. Un’abbondanza in apparenza gratuita che troviamo anche nelle informazioni online, nelle relazioni umane e nelle aspirazioni future. Tutte idee che contrastano con una realtà fatta di ristrettezze, di conflitti globali, di divisioni ideologiche e di precarietà.

Altri crediti: voce fuori campo Maria Grazia Solano
assistente alla regia Federico Palumeri
progetto sonoro Filippo Conti
progetto luci Umberto Camponeschi e Nicolò Mazzon
per il materiale di scena si ringrazia Risto-Self La Cadrega (Pianezza, TO)
una produzione Doppeltraum Teatro in collaborazione con Play with Food Festival / Il Gusto del Mondo / Terrazza Mascagni Teatro.
Spettacolo realizzato grazie al sostegno di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e al contributo di 90 sostenitori sulla piattaforma Eppela

Produzione: Doppeltraum Teatro in collaborazione con Play with Food - La scena del cibo

File scaricabili:
AYCB.PRESENTAZIONE.pdf

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Doppeltraum Teatro è una compagnia torinese under35. Il suo nome è al tempo stesso una presentazione e una dichiarazione di intenti: doppio sogno, cioè unire il teatro alle cose da dire sul mondo in cui viviamo. Dal 2012, Doppeltraum Teatro ama raccontare storie, con testi originali o già editi, attraverso una ricerca sulla parola che testimonia, vive e tenta di sopravvivere. Lavora a Torino e organizza laboratori e seminari teatrali rivolti alla cittadinanza, conciliando ricerca artistica e sviluppo del territorio. Ha collaborato con diverse realtà teatrali e culturali quali Piemonte dal Vivo (Cortocircuito), Play With Food - La scena del cibo, compagnia Crack24, Unione Culturale Franco Antonicelli e Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini.
Condividi