Regia: Marco Intraia
Drammaturgia: Annibale Ruccello
Attori: Marco Intraia, Flavio Vigna. Voci registrate di Ivano Bruner, Aldo Rendina, Amalia Ruocco, Federica Tripodi
Altri crediti: Primo spettatore Danio Manfredini Regia, scene e costumi Marco Intraia Sound designer Guglielmo Diana Light designer Serafino Sprovieri Assistente alla regia Federica Gisonno Ringraziamenti Simone Schinocca, Vincenzo Del Prete, Domenico Castaldo, Cinzia Martini, Dario BarbieBubu Bellotti, Carla Balducci, Mariachiara Dellora, Marina Pinto Debutto 11-13 novembre 2022, Teatro Bellarte di Torino, Rassegna Progetto Residenze di Tedacà https://www.tedaca.it/cinque-rose-jennifer/
Parolechiave: ruccello, solitudine, amore, gender, emarginazione
Produzione: Teatro Popolare Poetico - con il sostegno in residenza artistica di Teatro Bellarte/Tedacà e di Piccola Compagnia della Magnolia
Anno di produzione: 2022
Genere: Prosa
Lo spettacolo è la messa in scena intima e potente de Le cinque rose di Jennifer, testo con cui Annibale Ruccello, artista di spicco delle avanguardie napoletane degli anni ’80, ebbe notorietà.
Un’opera scritta in italiano e dialetto napoletano, con uno stile tragicomico in tinte noir e thriller.
La tematica principale è la solitudine.
La ricerca e la creazione sono state portate avanti nell’arco di un anno (settembre 2021-novembre 2022), grazie anche ai preziosi sguardi del maestro Danio Manfredini e di altri colleghi come Simone Schinocca, Vincenzo del Prete, Domenico Castaldo, della drag queen Barbie Bubu e di due transgender: Cinzia Martini e Carla Balducci.
I seguenti principi sono stati applicati nel lavoro di ricerca:
1. Fedeltà al testo scritto
2. Drammaturgia scenica elaborata con un grande approccio analitico
3. Ricerca coreografica e vocale
4. Esaltazione dell’autorialità, della recitazione e della presenza scenica dell’attore
5. E’ stato scelto di lavorare su un periodo di creazione di lunga durata per permettere la stratificazione nel corpo tutte gli elementi proveniente dal testo, dalle improvvisazioni e dalla ricerca fisico-gestuale.
Pensiamo che in questo momento storico di confusione, discriminazione e perdita dei valori, presentare al pubblico una storia universale come quella di Jennifer, ricca di stratificazioni di senso, possa portare ad un arricchimento interiore per le persone.
Jennifer è un essere meravigliosamente fragile e imperfetto, forte e comico, sensibile e tragico. Vive ciò che ogni persona può vivere, nel sentirsi esclusa, reclusa, rifiutata o in attesa di quell’amore che, forse, non arriverà mai.
Quella di Jennifer è una storia universale in cui ogni persona può riconoscersi. Con l’immobilità e l’attesa lo spettacolo tenta di raccontare i terremoti interiori con cui tutti si confrontano.
SINOSSI
Lo spettacolo mette in scena la storia di una, o meglio di due, transgender in un nuovo quartiere alla periferia di Napoli. Jennifer è in casa in trepidante attesa dell'arrivo di un uomo, Franco, conosciuto tre mesi prima in una discoteca: la speranza in una sua telefonata o del suono di citofono si tramutano piano piano in un isolamento volontario, acuito anche dalla presenza di annunci radio che comunicano la presenza di un serial killer che uccide transgender nella zona. Il tempo passa tra canzonette anni '60 e la ricezione di telefonate: a causa di interferenze nelle linee, però, la protagonista riceve chiamate di persone che cercano altri. Jennifer anche quel giorno chiama Radio Cuore Libero per dedicare Se perdo te di Patty Pravo al suo amato Franco e compie la sue azioni rituali in casa con gioco, ironia e un velo di malinconia. Suonano alla porta: arriva Anna, un'altra trans che chiede di poter aspettare una telefonata ma poi...
RECENSIONI DELLO SPETTACOLO:
ALAN MAURO VAI – Teatri On line
https://www.teatrionline.com/2022/11/le-cinque-rose-di-jennifer-al-teatro-bellarte-di-torino/ )
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