Regia: Lara Guidetti
Drammaturgia: Saverio Bari
Attori: Danzatori:Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Luis Fernando Colombo, Gioele Cosentino, Matteo Sacco, Lara Viscuso
Altri crediti: Coreografia e regia Lara Guidetti Musica originale e sound design Francesco Arcuri Visual Nani Waltz Testi Saverio Bari con l’assistenza di Gianluca Bonzani Con il supporto di Teatri di Vita/programma Artisti nei territori della Regione EmiliaRomagna e Officine CAOS/Residenza Multidisciplinare Arte Transitiva Regione Piemonte nell’ambito del Progetto CURA 2021 In collaborazione con Cluster Tav-TechForLife Cluster Lombardo Tecnologie per gli Ambienti di Vita, Dott.ssa Antonella Monteleone, Istituto IEO e i pazienti del progetto We Will Care
Parolechiave: site-specific, danza urbana, spazi pubblici, silent-disco, teatro danza
Produzione: Produzione Sanpapié e MILANoLTRE festival
Anno di produzione: 2021
Genere: Teatro-danza
AMIGDALA prosegue la ricerca della compagnia verso una “danza pubblica” intesa come esperienza partecipata di pubblico e performer in spazi urbani e naturali, architetture, edifici, sale teatrali: gli spettatori sono invitati all’interno della performance stessa, condividendo spazi concreti che annullano distanze e rinunciano a filtri. Musica, parole e suoni vengono restituiti mediante un sistema di cuffie silent-disco che permette massima dinamicità attraverso la scenografia urbana in spontaneo e quotidiano movimento. La danza occupa lo spazio nella sua cifra contemporanea ed astratta attraverso composizioni e rotture in costante evoluzione che non permettono una narrazione lineare, ma aprono ad un sentire comune, emotivo, energetico ed empatico. Il modellarsi della performance sulle caratteristiche specifiche di ogni luogo e l’inclusione del movimento del pubblico nel disegno coreografico e nella composizione musicale, creano uno spazio di libertà comune dove poter scegliere e cambiare punto di vista, posizione e relazione con l’azione scenica. AMIGDALA tratta il meccanismo del trauma inteso come quell’avvenimento prodotto nell’organismo da qualsiasi agente capace di un'azione improvvisa e rapidissima, che provoca modificazioni generali, cambiamento, trasformazione, evoluzione. L’organismo è inteso come corpo umano, corpo sociale, spazio comune e tempo percepito. Potrebbe trattarsi di una malattia, un incidente, un terremoto, una crisi sociale o economica, una nascita o una morte, ma ogni volta ci troveremmo di fronte alla necessità di riorganizzare e ricreare un sistema che si è frantumato e scisso per potersi generare di nuovo. AMIGDALA, come dice il titolo, esplora cosa accade nelle nostre amigdale cerebrali nel punto di rottura e trasformazione, indaga quali sono le nostre comuni dinamiche di reazione e percezione e va ad investigare come la nostra intelligenza emotiva, corporea e sociale si comporta di fronte al cambiamento. AMIGDALA è un’esplorazione emotiva, un’opera corale, una danza pagana ed attuale che celebra l’individuo come parte fondamentale di sistemi allargati che si rompono e si ricostruiscono nella giostra dell’esistenza e del tempo. È un organismo danzante unico, un corpo sociale frammentato in continua metamorfosi che si sfida nella caduta e nel cambiamento, esorcizzando con il corpo la paura della diversità e dell’ignoto, perdendo identità ed inventandone di nuove. Non c’è uno stile o una forma unica per la danza: il corpo si perde e si riplasma continuamente in risposta a stimoli esterni, diventando scenario di dinamiche inafferrabili.
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