Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

TAGADÀ

Fabritia D'Intino
Regia: Fabritia D'Intino
Drammaturgia: Fabritia D'Intino
Attori: Fabritia D'Intino e Daria Greco
Trailer: Link
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Performance

Tags: Distanza, virtuale, connessione, circolarità, compresenza

Tagadà è un sistema relazionale che esplora la compresenza dei corpi in una condizione di distanza.
Ispirato alla dimensione virtuale in cui è possibile condividere uno spazio senza che avvenga un incontro reale, in Tagadà la connessione tra gli individui avviene senza una reciprocità riconoscibile.
L'idea nasce dall'osservazione del periodo di pandemia: un tempo in cui le relazioni si sono spostate radicalmente sulle piattaforme online e lo spazio virtuale ha acquisito un’importanza fondamentale in quanto luogo principale per le interazioni sociali, sia pubbliche che private.
L'intenzione di questo progetto è indagare questa condizione in termini coreografici.
Dentro Tagadà le performer abitano lo stesso luogo senza mai incontrarsi e si condizionano a vicenda attraverso uno scambio indiretto di informazioni.
La musica suggerisce un ambiente lontano che con suoni sintetici e linee melodiche omogenee accompagna in un viaggio di astrazione dal reale mentre lo spazio è regolato da una struttura circolare in cui i corpi sono mossi da forze complementari in una dinamica orbitante di costante ubiquità.
L’intento di questo progetto è quello di superare l'idea di solitudine dando valore ai diversi possibili livelli di comunicazione e presenza scegliendo lo spazio pubblico per indagare le possibilità dei rapporti nella tensione tra reale e digitale.


Altri crediti: Ideazione: Fabritia D'Intino
Danza: Fabritia D'Intino e Daria Greco
Musica Originale: Federico Scettri

Produzione: Chiasma
Con il supporto di: Ostudio - Roma
Progetto vincitore del bando DANZA URBANA XL 2021 | Network Anticorpi

Produzione: Chiasma

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Non è stata caricata nessuna recensione

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Fabritia D’Intino (Foligno, 1986) si laurea nel 2008 al Triennio Contemporaneo presso l’Accademia Nazionale di danza (Roma) e nel 2011 consegue il BA - Bachelor of Dance presso Artez Hogeschool voor den Kusten (Arnhem, Olanda).
Nel 2012 collabora come interprete e coreografa con Pietro Pireddu e la compagnia Maktub Noir. Dal 2013 al 2016 collabora come danzatrice con il coreografo Simone Sandroni e la Compagnia Déjà Donnè.
Dal 2013 ad oggi inoltre coordina l’aspetto artistico ed organizzativo di B.I.D.E. (Barcellona), una piattaforma internazionale di intercambio che accoglie ogni anno artisti da tutto il mondo e li supporta nella ricerca artistica tramite il metodo originale del B>Lab.
Nel 2014 è una degli artisti italiani selezionati per il progetto europeo Dance Moves Cities dove viene seguita nello sviluppo artistico da Koen Augustijnen, Cristina Rizzo, Marten Spangberg ed altri per la creazione di “Public W.” una performance site specific itinerante che ha portato avanti fino al 2018 e la cui documentazione è in fase di lavorazione per futura installazione e pubblicazione.
Nel 2015 collabora come danzatrice con Riccardo Guratti per il trio “Love Attempts” all’interno dei graduation works di SNDO (Amsterdam), lavora come artista commissionata presso il Terni Festival per il progetto partecipativo site specific “Our Streets are not paved with gold” e come danzatrice con Giorgio Rossi e la compagnia Sosta Palmizi nel duo “Da Dove Nascono le Stelle”.
Nel 2016 crea il solo “Wannabe” in collaborazione con il musicista Federico Scettri all’interno del Festival Young Jazz e con il supporto di Déjà Donnè e Spazio ZUT. “Wannabe” nel 2017 diventa un progetto indipendente e vince il premio per giovani coreografi In Generazione di Fondazione Fabbrica Europa e il premio per le arti performative Tu 35 Expanded del Museo d’arte Contemporanea Luigi Pecci.
Nel 2017 inoltre viene selezionata per la residenza multidisciplinare “Nutrimenti” di Ass.Demetra in cui sviluppa progetti partecipativi insieme agli artisti visivi Rossana Bossini e Claudio Beorchia e elabora il progetto di installazione live “Discobox”.
Nel 2018 entra a far parte della compagnia Chiasma di Salvo Lombardo nel cast della produzione “Excelsior” e lavora come danzatrice per la compagnia Nexus e il coreografo Giuseppe Vincent Giampino nel trio “Extended Symmetry”. Sempre nello stesso anno diventa artista associata della compagnia Chiasma/Salvo Lombardo.
Nel 2019 è ideatrice e coordinatrice artistica del progetto partecipativo “Museo Domestico” di Caos/Indisciplinarte e Associazione Demetra (Terni) che prevede un outcome in forma di installazione e pubblicazione.
A Marzo 2019 ha debuttato al Festival Le Grand Bain di Roubaix con il quartetto “Plubel” creato
in collaborazione con Clémentine Vanlerberghe, prodotto da CatsandSnails (Lille, Francia) e co-prodotto da Le Gymnase CDC (Roubaix, Francia) e La Fabrique De Theatre (Frameries, Belgio). “Plubel” è stato selezionato per la piattaforma PSO (La Grand Scene - Arles) e il concorso Danse Elargie (Theatre de La Ville di Parigi e Sadler’s Wells di Londra).
Condividi