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Gocce - Relitti di naufragi

Kaleidos
Regia: Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi
Drammaturgia: Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi
Attori: Arianna Sain, Jessica Fiumara, Margherita Lisciandrano
Anno: 2019
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: profughi, teatro sociale, performance, migrazioni

UN PUZZLE DI RELITTI
Le performer entrano in scena per svolgere le loro banali attività quotidiane; in
sottofondo, una cronaca martellante parla di naufragi, di annegati, di dispersi. Contro la
loro volontà, si ritrovano quasi ipnotizzate, le date e il numero di morti dei naufragi si
insinuano nel loro subconscio e si ripetono come in una cantilena che le introduce a
un inaspettato interesse: cosa succede a quei corpi che popolano il cimitero del
Mediterraneo? A chi corrispondono? Cosa rimane di loro?
La curiosità quasi morbosa che spinge le performer a indagare le dinamiche
dell’annegamento si rimodula presto nell’esigenza di recuperare un’umanità liquefatta
tra le onde, fino a diventare una vera e propria missione: quella di offrire il proprio
corpo e la propria voce agli spettri del mare, che non hanno altro modo per
raccontare le proprie storie, storie uniche e al tempo stesso universali, intrappolate in
una tragedia senza catarsi.

UNO SPAZIO SCENICO DA RICOSTRUIRE
Così come le storie dei migranti, anche lo spazio scenico viene costruito via via dalle
performer nel corso del loro viaggio, fisico e metaforico. All’inizio della pièce, in scena
non ci sono che dei fogli che recano scritti i nomi delle tre attrici, Margherita, Arianna
e Jessica, che faranno il loro ingresso accompagnate da semplici oggetti utili per
svolgere le loro azioni di routine: tagliarsi le unghie, affettare le verdure, fare le pulizie.
Man mano che prendono commiato dalla propria identità per immedesimarsi in quella
dei profughi, lo spazio e gli utensili che le circondano attraverseranno molteplici
trasformazioni, caricandosi via via di significati simbolici. Su tutti, domina l’acqua:
l’acqua che lava, che soffoca, che disseta, che rigenera, che annega.

UNA COMMISTIONE DI LINGUAGGI PER DIRE IL NON DETTO
Per assecondare il desiderio di restituire spazio alla narrazione di chi non ha più
voce per narrare, le performer attingono a diversi linguaggi scenici.
Primo su tutti quello del corpo, che diventa un vero e proprio strumento di
esplorazione: scoprendolo nella sua disarmante vulnerabilità, spingendolo ai limiti
della resistenza, prestandolo a fantasmi incorporei, ne fanno un medium per
immergersi in un’agonizzante e necessaria ricerca.
Anche il linguaggio verbale le accompagna nella loro inchiesta: ora è parola narrante, ora è lingua sconosciuta, ora è
respiro affannato, ora è canto universale, ora è rantolo strozzato. Infine, particolare
rilievo ricopre il linguaggio sonoro, nelle sue diverse inclinazioni: dapprima
rifrazione di asettiche voci registrare, che accumulano notizie e dati con la cadenza
impersonale dei telegiornali, poi trama che intreccia i rumori prodotti dalle performer
stesse partendo dagli oggetti a loro disposizione per ricostruire la colonna sonora del
mare, infine commento musicale, al tempo stesso martellante ed elegiaco,
appositamente composto dal musicista Stefano Parravicini.

Altri crediti: Musiche originali: Stefano Parravicini

Produzione: Kaleidos

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Kaleidos è un collettivo artistico-teatrale che nasce nel 2014, per iniziativa di Giulia Sara Borghi e Stefania Buraschi, il cui sodalizio, iniziato tra i banchi del liceo, le ha guidate fino alle aule della Civica Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, dove si diplomano come autrici nel luglio 2020. Sempre alla Paolo Grassi avviene l’incontro con Arianna Sain, che, insieme a Jessica Fiumara e Margherita Lisciandrano, comporrà il cast di Gocce – Relitti di naufragi, vincitore del Premio Selezione al Milano Off Fringe Festival 2019. Kaleidos ama la commistione di linguaggi: voce, corpo, spazio, suono, persino tecnologia sono un bacino irresistibile a cui attingere per coniugare interesse alla sfera sociale e ideali artistico-poetici. Tra i progetti più recenti, XY-Coordinates, performance digitale vincitrice della Call Tavolo Giovani, e Così è, così M’APPAre, progetto multimediale selezionato per la Residenza Carte Vive.
Lo spettacolo di Stefania Buraschi ";Profili incerti" è stato trasmesso su Rai5 nel 2021; invece, lo spettacolo "Wu" di Giulia Sara Borghi ha passato la prima fase di selezione alla Bienna di Venezia College Teatro, e una sua trasposizione cinematografica è stata proiettata al Festival Your Chance a Mosca.
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