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FILIS

Associaizone Culturale Zebra
Regia: collettiva - Diego Dalla Via & Elisabetta Granara
Drammaturgia: Marco Gnaccolini
Attori: Isabella moro & Susi Danesin
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (5-10), Danza, Teatro-danza

Tags: danza; mimo; famiglie; LIS; sordità

FILIS è uno spettacolo teatrale che si pone di unire diverse modalità di comunicazione non vocale, mescolando più lingue e linguaggi: il mimo, la danza, e la lingua dei segni - dando così completa predominanza al corpo.

L

o spettacolo si fa forte della professionalità di Isabella Moro, danzatrice e danzaeducatrice da 15 anni impegnata nell’ambito laboratoriale per la promozione del movimento creativo con focus su scuole materne e primarie; e Susi Danesin, mimo-clown specializzata in visual comedy perfezionata nei suoi studi alla Scuola Oeil Du Silence patrocinata da Marcel Marceau. 
Entrambe le professioniste nelle loro pratiche quotidiane si basano sull’improvvisazione e sulle tecniche del problem solving. 

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Sempre il problem solving le ha portate a riflettere su come poter includere una fascia di pubblico più vasta, raggiungendo così una platea non solo più ampia a livello numerico - ma anche necessaria a livello etico.
Ci riferiamo qui a quei pubblici che si danno con un alto grado di evanescenza, spesso ignorati dai circuiti mainstream: quelli incarnati dalle persone (che prima di essere adulte sono state bambini e bambine) con disabilità. 


Il valore aggiunto dello spettacolo è quello di fornire una quarantina di minuti che per la prima volta in Italia convoglia una miscela inedita di linguaggi: danza, mimo e LIS, usati ciascuno in maniera drammaturgica volta a raccontare una storia. Il segno si mescola alla coreografia e alle azioni mimiche: il loro uso così calibrato ha il fine di mantenere la potenza espressiva di ciascun linguaggio e non farne solo sfoggio puramente ornamentale. 



Oltre ad essere esteticamente inedito, altro punto di forza di FILIS risiede nella possibilità che hanno lavori di questo genere (pensati quindi per essere fruibili parimenti dai bambini udenti che quelli sordi) di poter essere veicolo di creazione e riscrittura di immaginari condivisi intorno alla Lingua dei Segni. Sdoganare certi immaginari collettivi è importante sia per i bambini udenti (che così imparano e vedono che un’altra lingua è possibile) che per i bambini sordi (i quali si vedono, per la prima volta, rappresentati su un palco e quindi si rendono partecipi di un momento di valorizzazione ed empowerment). 



FILIS diventa così anche un momento di comunicazione, di sensibilizzazione, di incarnazione del concetto di corpo comunicante.

In ogni luogo in cui lo spettacolo verrà rappresentato vi sarà in primis un lavoro di tessitura relazionale sul territorio, che coinvolge le comunità sorde del luogo - le quali per molto, troppo tempo sono state sistematicamente tagliate fuori da un intero sistema spettacolo.

Altri crediti: Diana Anselmo (consulente cultura sorda e LIS - lingua dei segni italiana); Sonia Marianni (costumista).

Produzione: Associazione Culturale ZEBRA

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BIO ZEBRA

L’associazione culturale ZEBRA nasce agli inizi del 2011 dall’incontro di tre coreografe venete che, seppur con identità artistiche diverse, sono accomunate dagli stessi obiettivi di sviluppo culturale. Chiara Frigo, Silvia Gribaudi e Giuliana Urciuoli si uniscono in una struttura condivisa con l’intento di portare avanti le rispettive produzioni artistiche, e progettualità comuni.
L’associazione ha avuto negli anni una costante crescita, tanto da vantare ad oggi collaborazioni con artisti di rilievo e produzioni che abbracciano diversi settori: dalla danza al teatro dalla performance site-specific alla danza di ricerca, dalla formazione nelle scuole alla formazione della danza in azienda, avvalendosi nel tempo di progettualità di danza con un linguaggio sperimentale e multidisciplinare. Una particolare attenzione è stata posta allo sviluppo internazionale della struttura, che ha infatti avviato relazioni con importanti centri di produzione: Nederlandse Dansdagen (Olanda), Dance House Lemesos (Cipro), D.ID Dance Identity (Pinkafeld), Certamen Coreografico (Madrid), The Place (Gran Bretagna), Dansstationen Malmo (Svezia). Questo slancio verso geografie più ampie/una dimensione cosmopolita ha prodotto ricche tournée all’estero e progetti di incontro internazionale con coreografi Canadesi e tournèe che, tra gli altri, hanno toccato Egitto, Islanda, Stati Uniti, Lituaniae Thailandia.
Parallelamente Zebra ha investito nella creazione di un legame con il territorio, dimostrando in Italia la capacità di confrontarsi e fare rete con riconosciute realtà della danza. Nella propria regione, il Veneto, ha intrapreso solide collaborazioni con CSC di Bassano del Grappa (Vicenza), Arteven (Venezia), Teatro Stabile del Veneto, La Piccionaia (Vicenza), La Conigliera di Anagoor (Resana), Teatro Spazio Bixio (Vicenza), Teatro comunale di Schio, Teatro Fondamenta Nuove e Fondazione Venezia. Mentre sul territorio nazionale collabora tra gli altri con il network Anticorpi XL, Scenario Pubblico (Catania), Balletto di Roma (Roma), Kilowatt Festival (Sansepolcro), Romaeuropa Festival, Marche Teatro, Santarcangelo Festival (Rimini), Dimora Mondaino (Rimini), Sosta Palmizi (Cortona), Aldes , Fondazione Armunia Castiglioncello, Artisti Associati Gorizia e Teatro Mestastasio di Prato e collabora con circuiti quali: Aerowaves Across Europe, Circuito TPP, Teatri uniti di Basilicata, Piemonte Dal Vivo, AMAT e Fondazione Piemonte dal Vivo.

Zebra è stata presente nel 2012 all’ Italian Dance Platform di Edimburgo con i lavori A corpo libero di Silvia Gribaudi e Suite-Hope di Chiara Frigo, e alle edizioni NID 2014 di Pisa e NID 2017 di Gorizia rispettivamente con i lavori When we were old di Chiara Frigo e Emmanuel Jouthe e What Age are you Acting? e R.osa di Silvia Gribaudi.
Negli anni la direzione artistica ha voluto condividere la propria esperienza aprendo le porte della struttura a giovani artisti. Dal 2017 infatti Zebra ha sostenuto nuovi talenti under 35 della scena contemporanea italiana, valorizzandone le produzioni e la circuitazione ma anche valorizzando le proprie capacità artistiche in qualità di interpreti per la compagnia, nel 2017 per esempio Claudia Marsicano riceve Premio UBU come miglior attrice under 35 grazie allo spettacolo dove è solista R. OSA _10 esercizi per nuovi virtuosismi di Silvia Gribaudi.
Da sempre forte è l’interesse in progetti legati alle comunità e al dialogo con nuovi pubblici. Ballroom di Chiara Frigo, già sviluppato con gli adolescenti di Italia, Olanda e Islanda, verrà co-prodotto nel 2018 da The Place di Londra per realizzare una versione inedita che riunirà interpreti appartenenti a diverse generazioni e contesti sociali. #oggièilmiogiorno e Over 60 di Silvia Gribaudi, condotto in più di venti città, è sbarcato in Canada con la collaborazione dell'Istituto Italiano di Cultura di Vancouver e nel prossimo triennio si svilupperà in rete con i principali centri di residenza italiani.
Gli artisti di Zebra sono membri di C.RE.S.CO, Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea, e di REV Rete Veneta arti performative.

Susi Danesin e Isabella Moro hanno iniziato lo sviluppo del loro nuovo progetto legato alla lingua LIS, nel 2020 appoggiandosi ad associazione Zebra per la sua realizzazione organizzativa e gestione amministrativa.






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