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Il mio nome e’ Cassandra

Federica Bognetti

Genere Prosa
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Regia: Federica Bognetti

Drammaturgia: Federica Bognetti

Attori: Federica Bognetti

Altri crediti: Luci Claudine Castay

Parolechiave: Cassandra, Attrice

Produzione: Compagnia Veranda Rabbit - Elsinor Centro di Produzione Teatrale

Anno di produzione: 2021

Genere: Prosa

Il mio nome è Cassandra
“All'incontro con il teatro e con l'arte una verità irrinunciabile si impossessa dell'essere umano senza più abbandonarlo. Non potrà più fare a meno della bellezza, astenersi dalla creazione. Vorrà raccontare storie con o senza voce, con o senza corpo, con o senza parole. E se non sarà lui a raccontarle le vorrà ascoltare, le vorra’ vedere”.
Nell’antica Grecia il teatro si trovava tra il tempio e il mercato, una linea verticale univa il basso all’alto, e questo è il ruolo dell’artista: essere il tramite tra la Verità più alta e la vita quotidiana. Un canale verso l’eternità.
Bisogna spegnere questa voce o lasciare che invada il nostro essere?
In questo spettacolo un’ attrice denuncia lo Stato per violento abbandono e recita la sua ultima parte creando un vaticinio: la sparizione della voce dell’arte. (Spin off di In Carne di Wireless spettacolo del 2012).
Il progetto mette l’attenzione sul ruolo dell’artista. Al centro la figura dell’attore-creatore che sviluppa il suo multiforme ruolo.
Diventa personaggio che da’ voce a parole non sue, griot/tramandatore di storie, colui che tiene in vita le parole, canale con il Creatore. Sacerdote di un rito che non può esistere se non c’è qualcuno che lo ascolta.
Se la profetessa/griot dimenticherà noi potremo ricordare, tramandare?
Se lei sparisse la verità, la bellezza, la creazione sopravviveranno come desiderio nel cuore dell’uomo?
”Diventerò come una Sirena che ha un’arma ancora più fatale del suo canto: il silenzio” (F.Kakfa)
Scritto e diretto da Federica Bognetti
con Federica Bognetti
Light designer Claudine Castay
Ispirata da Rudolph Steiner, George Steiner, Platone, Anton Cechov, Franz Kafka. Produzione: Elsinor Centro di Produzione Teatrale - Compagnia Veranda Rabbit

Disegno Danilo Zerbini - Locandina Andrea Tibaldi
Ringraziamenti: Macro’Maudit Teater ; Francesco Camattini; Kabbalah Centre Italia. Foto di scena Gianluca Giannone, Simona Monfrinotti

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