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How long is Now

CUBO TEATRO
Regia: Girolamo Lucania
Drammaturgia: Girolamo Lucania
Attori: Dalila Reas, Stefano Accomo
Anno: 2021
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa, Performance, Installazione

Tags: #antropocene#cambiamentoclimatico#generazionale

“Abbiamo bisogno di una nuova teoria del Tempo. Una nuova teoria della Narrazione”.

How Long is Now è una domanda senza punto interrogativo, quasi a voler significare che non è possibile sapere quanto durerà il presente. In una società che non dà spazio alle alternative, una società colma di disagio sociale, patologie mentali, una società cronofaga in cui il divario economico fra le classi sociali aumenta costantemente e i mutamenti climatici sono ormai palesi e irreversibili, la domanda: quanto potrà durare tutto questo, quanto durerà il presente? aleggia nell’aria, inevitabile come il suolo alla fine di una caduta.
How Long Is Now racconta tutto questo attraverso la storia di una coppia durante il lockdown. In una situazione estrema, i due proveranno a sopravvivere, come Adamo ed Eva, nel loro piccolo giardino dell’Eden: una casa senza finestre, dove lui, Adam, lavora costantemente ai suoi video, e dove – insieme – con l’aiuto di un videoproiettore, proveranno a viaggiare, a immaginare storie, a perdere tempo. Quando i due prenderanno una decisione irreversibile, mentre il mondo fuori subirà delle violente, quanto misteriose, vicende, Adam si dedicherà a una video lettera per la sua Eva, per spiegarle, per rispondere a tre domande, e per chiederle scusa. “Chi ci ha portato fino a qui? Dovremmo davvero chiedercelo, chi ci ha portato fino a qui?”

Altri crediti: Sound design Ivan Bert e musiche originali WOR

Visual art Riccardo “Akasha” Franco Loiri

Direttore tecnico Yuri Roá

Scene e costumi Silvia Brero

Responsabile tecnico Alessandro Vendrame

Organizzazione e distribuzione Federica Barone

Comunicazione Ottavia Arenella

Produzione: Cubo Teatro

File scaricabili:
Scheda_HOWLONG.pdf

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Siamo un gruppo di artisti e di operatori culturali che opera prevalentemente nella produzione artistica multidisciplinare, nella creazione e gestione di eventi, e nella programmazione artistica contemporanea sia in contesti pubblici e istituzionali, sia nell’ambito delle aziende private.Operativa dal 2010, la nostra Associazione è oggi un punto di riferimento cittadino e nazionale per le arti performative indipendenti, e per la capacità di intercettare i movimenti dell’arte contemporanea dello spettacolo dal vivo.Sempre dal 2010 gestiamo lo spazio che ci dà il nome, il Cubo, che dal 2018 è entrato a far parte di OFF TOPIC, (www.offtopictorino.it), hub culturale e creativo che abbiamo fondato e che gestiamo insieme ad altre 2 realtà: Goodness Factory e Klug.Nel 2018 abbiamo fondato Fertili Terreni Teatro, la prima rete formale di teatri indipendenti torinesi, Fertili Terreni Teatro, insieme ad A.M.A. Factory, Tedacà e Il Mulino di Amleto. Gli artisti che formano Cubo Teatro arrivano da discipline diverse: teatro, musica, visual arts, arte contemporanea. Per questo, la nostra ricerca artistica esplora la multidisciplinarietà come linguaggio del contemporaneo, e le nostre opere spaziano dalla performance teatrale ai live set, dai concerti visuali di musica elettro-jazz alle installazioni, alle mostre, ai video d’arte. Dal 2018 le nostre produzioni hanno debuttato presso Teatro Stabile di Torino, Festival delle Colline, Jazz Festival, Fertili Terreni, Teatro Franco Parenti, Torino Fringe Festival ecc.Dal 2010 programmiamo una Stagione teatrale presso il nostro spazio che si concentra sulla ricerca contemporanea del teatro indipendente, sui nuovi linguaggi e la drammaturgia scenica inedita. In più di 10 anni abbiamo ospitato alcuni tra i più importanti artisti a livello nazionale, e scoperto i nuovi gruppi giovani che poi sono diventati punti di riferimento italiano e non solo. Tra gli altri, hanno calcato il Cubo: Danio Manfredini, Valter Malosti, Federica Fracassi, Matilde Vigna, l’Atir, Sotterraneo, Alessandro Serra, Abbondanza Bertoni, Piccola Compagnia Dammacco, Piccola Compagnia della Magnolia, Il Mulino di Amleto, Marta Cuscunà, Eco di Fondo, Cesar Brie, Oyès, Vico Quarto Mazzini, Fanny&Alexander, Teatro i.
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