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PREGHIERA DEL MATTINO

Principio Attivo Teatro

Genere Prosa
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Regia: Giuseppe Semeraro

Drammaturgia: Valentina Diana

Attori: Silvia Lodi

Altri crediti: regia e light design Giuseppe Semeraro | struttura scenica Antonio De Luca | costumi Silvia Lodi, Sandra Tognarini

Parolechiave: BIBBIA, DONNE, TEATRO, DIANA, PRINCIPIOATTIVOTEATRO

Produzione: PRINCIPIO ATTIVO TEATRO

Anno di produzione: 2020

Genere: Prosa

Sia lode, ora, a donne senza fama.
Voglio immaginare il punto di vista delle figure femminili che abitano la Bibbia da quasi clandestine, metterlo al centro, illuminare la loro prospettiva sghemba. Donne del mito, dal destino necessario ma non centrale. Donne il cui nome è stato adombrato da altri nomi, in nome, appunto, di un destino più grande, più virile, più sacro.
Valentina Diana

SINOSSI
Ogni mattino, nella tradizione ebraica, si ringrazia il Signore, re del mondo, per molte cose importanti. Uno di questi ringraziamenti prevede una formula diversa se a pronunciarla è un uomo o una donna. L'uomo ringrazia il Signore per non averlo fatto nascere donna, la donna abbozza, nella preghiera dice: grazie per avermi fatta nascere "secondo la tua volontà". La donna nell'Antico testamento" spesso non ha neppure un nome e spesso subisce torti o violenze che vengono riferiti senza soffermarcisi troppo, come fatti accessori o inevitabili. Come se il messaggio, il senso alto, reclamassero qualche piccolo sacrificio, qualche piccolo torto di servizio, in nome di qualcosa di più grande e più importante, che non può avere occhi e attenzione per tutti. Ho pensato che fosse bello allora, dare voce a quelle donne seminascoste, a quei personaggi un po' in disparte, per illuminarne, almeno un po', la sorte. La Bibbia, questa volta, servirà a farci riflettere su realtà marginali e vite quasi cancellate, appena intuibili, come troppo spesso accade nella realtà.
[Valentina Diana]

NOTE DI REGIA
ll compito che mi sono dato è quello di dare carne e corpo a delle storie. Tutto il lavoro fatto è stato teso ad accendere vita sulla scena. Questo compito non era facile perchè avevamo a che fare con storie bibliche che parlavano in maniera più o meno diretta di violenze subite dalle donne.
Queste storie e queste donne non sappiamo se sono vere o semplicemente frutto della millenaria tradizione biblica. Sicuramente quelle storie hanno un riverbero con storie del nostro tempo, purtroppo la storia ama ripetersi. Una volta letti i testi scritti da Valentina Diana e ispirati a quelle storie ho cercato di dare subito concretezza a quelle voci. Spesso siamo partiti da dettagli, piccoli indizi, intuizioni, errori, costumi, storie personali e soprattutto non ultimo dal corpo scenico dell'attrice. Poco alla volta quelle storie antichissime e leggendarie hanno preso forma dentro corpi e storie moderne portando emozione e forza sulla scena. Abbiamo consapevolmente scelto pochissimi elementi scenici facendo del corpo e della voce dell'attrice il luogo vero dove il teatro accade. Questo lavoro per me è una preghiera laica, un teatro che cerca nella preghiera la forma della sua verità.
[Giuseppe Semeraro]

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