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Nel castello di Barbablù

Kuziba
Regia: Raffaella Giancipoli
Drammaturgia: Raffaella Giancipoli
Attori: Livio Berardi, Rossana Farinati, Annabella Tedone/Adriana Gallo
Anno: 2019
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-12)

Tags: Barbablù, paura, sogno, chiave, coraggio

Dentro questa storia c'è un castello, dentro al castello c'è un uomo dalla lunga barba blu, e poi ci sono una giovane sposa, una sorella, una madre, due fratelli e un labirinto di corridoi, porte e scale tutto da scoprire. Dentro questa storia ci sono i giochi che si fanno al buio, i segreti sotto i tavoli, i divieti che i genitori impongono ai figli e c'è una piccola chiave che apre la porta di una stanza proibita. Proibita fino a quando lei, la giovane sposa di Barbablù, non decide di ascoltare il suo istinto e aprirla. E dietro questa porta troverà....
Nel castello di Barbablù è un viaggio avventuroso dentro ciò che non conosciamo ancora di noi e del mondo che ci circonda, è un percorso dentro la curiosità che ci permette di sfidare le nostre paure e che ci racconta di come a volte la disobbedienza può essere un passaggio importante per diventare grandi.


Altri crediti: scene: Bruno Soriato
disegno luci: Tea Primiterra
video animazioni: Beatrice Mazzone
metodo FeldenKrais: Rossana Farinati
amministrazione: Beppe Strafella

con il sostegno di Sistema Garibaldi, Regione Puglia, Straligut Teatro, TRAC Teatri di Residenze Artistiche Contemporanee - Teatro CREST
si ringrazia MAT Teatro, Teatri di Bari, Biancheria Artistica Primiterra

Produzione: Kuziba

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Kuziba è un diavoletto che vive nelle crepe tra le rocce, nelle fenditure della terra. Nato dalla fantasia yiddish, si materializza nel 2011 dall’incontro di Annabella Tedone, Raffaella Giancipoli e Bruno Soriato. Da quando ha scoperto questo mondo sotterraneo, passa il tempo a fare teatro e si diverte a punzecchiare gli esseri umani. Si nutre delle vite altrui, dorme su giacigli di vecchie carabattole, è goloso di carta stampata. Quando dorme sogna un teatro vivo, fatto per le persone, con le persone, a distanza di braccio; un teatro che non conosce ancora, un teatro che non c’è!
La nostra ricerca si fonda su Il teatro che non c'è , ovvero azioni teatrali partecipate ideate a partire dai luoghi e dalle persone che li abitano e caratterizzate dall'esperienza di residenza nel territorio attraverso laboratori aperti alla popolazione in cui cerchiamo di creare dei luoghi - fisici e interiori - dove sia possibile incontrare le persone in una dimensione specifica e non quotidiana, condensando in un tempo limitato la possibilità di indagare un tema. L’evento spettacolare è insieme festa, culmine e saluto. Il gioco del teatro ci offre la possibilità di far accadere il miracolo: trasfigurare il quotidiano e condividere con tutti uno spiraglio di immaginazione, piantando radici nel tempo futuro.
All'interno del progetto Il teatro che non c'è la compagnia percorre diversi sentieri di ricerca: nel 2011 la compagnia realizza il primo esperimento de 'Il teatro ti sPiazza', provocazione festosa per piazze sorprese, che nasce come carovana teatrale in alcuni paesi della Murge pugliesi (progetto vincitore del Bando Principi Attivi 2010 della Regione Puglia).
Nel 2012 avvia il progetto 'Il teatro ti sCarta', notti di fuoco per biblioteche incartate, grazie all’Officina teatrale rianimazione libri che ha portato alla realizzazione di “Fire Night”, azione teatrale partecipata nelle biblioteche e nelle librerie.
Nel 2013 realizza 'Il teatro ti sPaglia', primo esperimento di teatro di paglia in Puglia in collaborazione con la Rete Nazionale dei Teatri di Paglia: un anfiteatro in periferia costruito con balle di paglia assieme alla gente nel quale hanno luogo laboratori manuali, spettacoli, incontri.
Nel 2014 nasce 'Il teatro ti sBarca', che sulla scia dei progetti precedenti vede coinvolta la popolazione di paesi affacciati sul mare in laboratori che trasformano il porto nello scenario di una attesa.
Nel 2015 prende forma 'Il teatro ti sFiora', incursioni selvatiche per giardini invisibili, un accadimento teatrale dedicato al rapporto col mondo vegetale per giardini, serre e orti botanici.

Parallelamente alla ricerca sulle azioni teatrali partecipate, la compagnia si occupa della produzione di spettacoli: “Rita” (2009), regia di Raffaella Giancipoli - monologo sulla violenza di genere; “Vassilissa e la Babaracca” (2016), regia di Raffaella Giancipoli - teatro per l'infanzia e “L'estranea di casa” regia di Raffaella Giancipoli (in produzione, debutto previsto per la stagione 2017/18), monologo sull'esperienza delle badanti e degli orfani bianchi.
I membri della compagnia svolgono da anni attività di formazione attraverso laboratori di teatro per ragazzi e per bambini, progetti di promozione alla lettura nelle scuole, nelle biblioteche e nelle librerie. Con la regista e pedagoga Rossana Farinati mette a punto l’intervento laboratoriale per scuole superiori Antigone. Attraverso il conflitto con il mito.
La compagnia è composta da Annabella Tedone (classe 1983) attrice e responsabile dei percorsi di formazione teatrale per bambini e adolescenti; Bruno Soriato (classe 1984) attore, scenografo, responsabile tecnico e coordinatore del “Teatro che non c'è”; Raffaella Giancipoli (classe 1982) attrice, drammaturga e regista. Collaborano con noi: Tea Primiterra - light designer; Salvatore Magrone - videomaker; Iyas Jubeh - videomaker; Beatrice Mazzone – cartoon animator.
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