Regia: Giulia Odetto
Drammaturgia: Giulia Odetto e Antonio Careddu
Attori: Beatrice Vecchione Daniele Giacometti Andrea Triaca Camille Guichard
Altri crediti: ambientazione sonora Lorenzo Abattoir con il contributo artistico di Camilla Soave e Catherine Bertoni scene Gregorio Zurla assistenti alla creazione Antonio Careddu & Valentina Spaletta Tavella sostenuto in residenza da Tangram Teatro Torino e Sardegna Teatro Progetto finalista alla Biennale College Teatro di Venezia 2020 – Registi under 30
Parolechiave: Video, sogni, multidisciplinare, ipnotico, contemporaneo
Produzione: Tangram Teatro Torino e Sardegna Teatro
Anno di produzione: 2022
Genere: Teatro-danza Performance
Se in un sogno
Ci fosse spazio per un’altro sogno
Che fosse diverso, ma simile
Che fosse reale, ma migliore
Allora la realtà sarebbe due volte più superficiale
Di questo sogno così bello e reale
Se svegliandomi non riuscissi più a tornare indietro
Avendo troppe domande
Rifiutando una distinzione
Come potrebbe tornare a scorrere il tempo?
E in quale direzione?
Onirica è un percorso frammentato di ricordi provenienti da un mondo altro, quello dei sogni. Sfruttando la componente ipnotica della performance e dell’installazione visiva e sonora, avvicina lo spettatore ad un diverso stato di percezione, non affidato alla comprensione logica di quanto accade in scena, ma al riconoscimento, più o meno consapevole, dell’esperienza che ogni essere umano ha del mondo dei sogni.
Partendo dal modo in cui in ogni individuo le memorie (recenti e non recenti, consce ed inconsce) si rimescolano dando forma al mondo dei sogni, Onirica applica alla drammaturgia scenica il medesimo metodo di associazione, libero dalla razionalità e logicità della veglia, creando un incatenamento di ambienti scenici che possano essere riconosciuti piuttosto che compresi.
Il sogno non viene trattato freudianamente, come un serbatoio dei rimossi dell'incoscio, ma diventa vettore di un diverso stato di realtà in cui la gamma dell'esperibile è ampliata, non essendo limitata alle leggi fisiche e temporali della veglia, unico stato di realtà comunemente contemplato. Partendo dall’analisi delle condizioni psicofisiche del sognatore durante la fase REM (anche detta sonno paradosso), e dalle tecniche di induzione al sogno lucido, Onirica affronta gli stati di coscienza che possono essere attraversati durante il sonno.
Approccio Compositivo
La base del lavoro è la creazione di un flusso di azioni incatenate e stratificate secondo un insieme di regole - o si potrebbe dire una logica - non decise in partenza, ma nate e condivise dal gruppo.
Le azioni emergono di volta in volta dalla relazione degli interpreti con gli elementi presenti nello spazio in cui agiscono, quali luci, corpi, oggetti, voci.
La risultante è un insieme di elementi, fisici e non, legati l’un l’altro dalle regole di un gioco di cui nessuno sa il nome, ma a cui tutti - compreso il pubblico - sanno giocare. Non si tratta di danzare, non si tratta di dire qualcosa, di accendere una luce o fare una determinata ripresa video, ma di come un elemento porta all’altro - anche se potrebbe portare a qualcosa di completamente diverso.
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