Regia: Monica Morini
Drammaturgia: Bernardino Bonzani, Monica Morini
Attori: Bernardino Bonzani, Franco Tanzi
Altri crediti: costruzione pupazzi, oggetti, scenografie Franco Tanzi, collaborazione tecnica Lucia Donadio, Nicolò Sala, promozione Annamaria Gozzi, ufficio stampa Michele Pascarella
Parolechiave: orfanità, esserepiccoli, vincerelapaura, coraggio, riciclo
Produzione: TEATRO DELL'ORSA APS
Anno di produzione: 2015
Genere: Teatroragazzi (3-10)
Un vecchio armadio per le scope diventa lo scenario magico della storia. Dagli sportelli si affacciano i personaggi tra battute esilaranti e rovinosi balletti. Al tempo della Grande Privazione tanta è la fame, pochi sono gli affetti e niente i soldi. Anche quando si è i più piccoli, si può avere intelligenza e coraggio per affrontare l’orco.
Una delle più belle storie di Perrault, una fiaba per vincere la paura, un sentiero di molliche di pane per entrare nel bosco, sapere chi siamo.
Gli oggetti e gli elementi scenografici sono stati ideati e realizzati con materiale di riciclo, legno, metalli, stoffe, materie plastiche, persino lampade. Alla materia destinata allo scarto e alla discarica è stata restituita un’anima in grado di comunicare ancora emozioni. Per uno spettacolo "ecocompatibile".
Tecnica utilizzata: teatro di figura e narrazione
Temi: ritrovarsi soli, orfani, non amati e riconosciuti. Essere piccoli e diventare grandi. Vincere la paura con l’intelligenza, il coraggio e il senso di solidarietà. Sapere riconoscere i pericoli anche quando la decisione non è scontata. Fiaba di iniziazione all’adultità. Tema del riciclo creativo dei materiali
Fonti: liberamente ispirato alla favola Le Petit Poucet di Charles Perrault
Bibliografia: Pollicino - C.Perrault e R. Piumini - Il diario segreto di Pollicino Philippe Lechermeier, Rébecca Dautremer - Storie dopo le storie B. Masini - Cinque fiabe del bosco -F. Lazzarato Alfabeto delle fiabe B. Tognolini, Pollicino E. Batutt
Anche i più piccoli, alti più di niente
possono raggiungere grandi risultati
e salvare tanta gente.
Basta avere cervello fino,
orecchie aperte, e grandi stivali fatati.
Informazione riservata agli Organizzatori
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