Regia: Carlo Geltrude
Drammaturgia: Philipp Löhle
Attori: Vincenzo Antonucci Luigi Bignone Anna De Stefano Carlo Geltrude Salvatore Nicolella Alessandro Palladino Beatrice Vento Federica Totaro
Altri crediti: costumi: Alessandra Gaudioso disegno luci: Alessandro Messina scenografia: Carlo Geltrude realizzazione scena: Armando Alovisi traduzione testo: Anita Schnierle musiche: Maestro Lincoln Almada fischio: Elena Somarè coprodotto con Goethe Insitut e Nuovo Teatro Sanità
Parolechiave: divertente, magico, ironico, frizzante, europeo
Produzione: Le Scimmie
Anno di produzione: 2018
Genere: Prosa
Il drammaturgo tedesco Philipp Löhle ha condotto una residenza teatrale presso il Nuovo Teatro Sanità, nel corso della quale ha raccolto una serie di interviste fatte ai giovani attori della compagnia Le Scimmie, e con loro ha visitato Napoli, facendo confluire il materiale nella stesura del testo. “I kiwi di Napoli” racconta il capoluogo partenopeo, in particolare le paure delle nuove generazioni viste con gli occhi dell'autore tedesco, cercando di attraversare il velo sottile dei luoghi comuni che esiste tra la cultura italiana e quella tedesca. La vicenda si dipana attraverso le storie di un gruppo di giovani. Tre storie, tre emergenze, tre tipi di paura che attanagliano la mente dei protagonisti: la paura di non trovare lavoro e di potersi realizzare nella propria città; la paura che la criminalità organizzata possa occupare e gestire in qualche modo la propria vita e la paura atavica, quella che ereditiamo da generazioni, rappresentata dalla grande montagna assopita che può svegliarsi da un momento all’altro. La storia è raccontata in chiave comica. I protagonisti sfidano stereotipi e pregiudizi con ironia e umorismo, sostenuti da una drammaturgia che si muove tra il grottesco e l’assurdo.
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