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Al Limite dello Sputtanamento Totale

Viola Marietti Tristeza Ensemble
Regia: Viola Marietti
Drammaturgia: Viola Marietti
Attori: Viola Marietti
Anno: 2020
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: desolazione giovanile, amore, disoccupazione, inquietudine, ricerca spirituale

AL LIMITE DELLO SPUTTANAMENTO TOTALE
(di e con Viola Marietti)
Aldst è l’affresco in soggettiva di una ragazza tra i venti e i trent’anni, autodistruttiva e ironica, immatura e incasinata, che tenta di barcamenarsi in quel disastro sconsolante che potremmo chiamare: la sua vita.
È un piano sequenza di tutti i suoi casini, che ha come blocco di partenza un pranzo di natale in famiglia e poi procede tra i pit-stop deleteri della sua quotidianità, dove ogni giorno lotta grossolanamente contro quell’indefinita zavorra che la trascina sempre in basso.
Sappiamo tutto di lei: le cose della sua vita che è la vita di tutti, l’amore, il lavoro, la solitudine, la religione, la malattia, che le restituiscono sempre e con gli interessi quel carico di dolore senza nome che si porta dentro come una bestiolina.
Ci sono ramanzine, autocommiserazioni, medici con accento tedesco, amici che vivono nella doccia, tremendi postumi dell’alcol, nonne rimbambite e sorellastre, didascalie inopportune, amori catastrofici, mattinate inconcludenti,  filosofie maldestre ed elucubrazioni sgangherate, disoccupazione perpetua, somatizzazioni intestinali, amiche sbroccate, un pranzo di Natale, un sacco di pensieri dei vent'anni. 
Il tutto orbita intorno a quell’ inquietudine, abbastanza generale oggi, di chi, come me, soffre di adolescenza lunga e si barcamena talmente male in un tempo che ormai è appurato essere senza senso che alla fine sprofonda sempre dentro se stesso e non riesce a mettere a tacere il cervello.
In estrema sintesi, è una ragazza che cerca violentemente di essere felice e tendenzialmente non ce la fa. Una ragazza che ha tutto ma non ha niente. Solo se stessa. E non sa che farsene.
MA COME?
ALDST è il discorso di un’ unica protagonista che fa gli altri personaggi a microfono. Questo inevitabilmente ci fa sospettare che non sono proprio proprio loro che vediamo apparire sonoramente e fisicamente, ma una loro versione giocosa al servizio delle necessità di lei e dei temi trattati.
Più che raccontare una storia dipinge un affresco ludico ed espressionista della mia vita. Tra piccole poesie lette dal quadernino con imbarazzo, riflessioni sulla nostra generazione e uno stile di parlato estremamente grezzo che sgomita per andare verso l’alto, tra una parolaccia e una paronomasia.
Le forme sono a servizio di queste due cose: lo stile poetico-musicale, che evade il realismo di come funziona il parlato della vita, e i contenuti tematici violentemente espliciti.
Una via di mezzo tra la stand-up comedy più becera e Sarah Kane.
Si tenta di rompere la quarta parete ma i colpi ci rinculano sempre addosso.
SI, MA COME?
La messa in scena è molto semplice: lucine di natale da quattro soldi, un microfono, una sedia, un maglione natalizio, alcol e sigarette. E delle musiche, da Monteverdi ai The Cure.


Altri crediti: Dramaturg: Gabriele Dino Albanese

Videomaker: Simona Bortolotti

e col contributo di: Milena Costanzo, Michele Sinisi, Andrea Porcheddu, Matteo Gatta, Livia Rossi

Produzione: Tristeza Ensemble, Associazione Culturale OKKO, Gerets Records

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ViolaMarietti nasce a Milano nel 1992. Inizia a fare teatro a 19anni, studia alla scuola di teatro fisico Arsenale e fonda lacompagnia Karakorum con la quale produce diversi spettacoli,mentre fa Cabaret alle serate Gaudenzia del Cicco Simonetta diMilano. Collabora con Milena Costanzo per il ciclo di spettacoli“Trilogia della Ragione”.Dal 2014 al 2017 frequenta la Scuola delPiccolo, dove entra con Luca Ronconi e si diploma con il saggio“Uomini e no” per la regia di Carmelo Rifici. Collabora con SerenaSinigaglia come responsabile del corso di formazione Permanente,e inizia il percorso con la compagnia Tristeza Ensemble, con laquale recita e fa la regia dello spettacolo AMORE. Appare nella tvdelle ragazze diretta da Serena Dandini e recita in alcune replichedi “Ferite a morte” della stessa. nel 2019 è in scena con “Elena” diEuripide per la regia di Davide Livermore e “Lisistrata” per la regiadi Tullio Solenghi al teatro Greco di Siracusa, dove vince un premiocome migliore attrice emergente “Enrico di Luciano”


La compagnia Tristeza Ensemble nasce nell’estate del 2018, con tre ex compagni di accademia del Piccolo che fanno una residenza a San Bartolo, in provincia di Ravenna, per gentile concessione di Ravenna Teatro della sala prove di Vulkano. Lo spettacolo sul quale lavorano, AMORE, scritto da Matteo Gatta e diretto da Viola Marietti, vince il bando di produzione #Pillole2018 del Teatro Studio Uno di Tor Pignattara insieme a Progetto Goldstein. A Roma incontrano e includono nello spettacolo e nella compagnia Grazia Capraro, ex allieva della Silvio D’Amico. Conclude il quartetto di scena Matteo Principi. Li accompagna, come sostegno fondamentale nell’ultimo tratto del percorso creativo di AMORE, Daniele Paoloni, che ha curato il disegno luci dello spettacolo e lo segue come tecnico.La compagnia finora ha replicato AMORE per quattro sere al Teatro Studio Uno (21-24 marzo) e una sera nella sala B del Teatro India, all’interno del festival di Dominio Pubblico. Sono già previste per il 2020 (2021) una ventina di repliche tra Milano, Ravenna e Roma




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