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Enaiat - l'incredibile storia

C.N.T. Compagnia Nuovo Teatro
Regia: Patrizia Schiavo
Drammaturgia: Patrizia Schiavo
Attori: Antonio De Stefano, Paolo Madonna, Eugenio Marinelli, Jacopo Mauriello, Patrizia Schiavo
Trailer: Link
Anno: 2020


Generi: Teatroragazzi (8-18), Prosa

Tags: migrazione, emarginazione, violenza, talebani, coraggio

È la storia di un viaggio incredibile, un’odissea durata circa otto anni, dall’Afghanistan all'Italia, passando per Pakistan, Iran, Turchia e Grecia. È la storia vera e commovente di Enaiatollah Akbari, un ragazzino afgano che la madre "abbandona" in Pakistan, a soli dieci anni, sperando così di salvarlo: dopo che il padre è stato derubato e ucciso dai banditi mentre trasportava merci per conto dei pashtun, questi vogliono prenderne il figlio come schiavo, a titolo di risarcimento. Inoltre la famiglia di Enaiat appartiene all'etnia hazara, perseguitata dai talebani, e sua madre non ha speranza di evitargli una fine terribile se non allontanandolo dall'Afghanistan.
In Pakistan Enaiat si ritrova solo, senza denaro e senza idea di cosa fare, ma con una voglia disperata di vivere e di mantenere fede alle tre regole di vita che sua madre, prima di lasciarlo, gli ha consegnato: non fare mai uso di droghe, non usare armi, non rubare.
Enaiat racconta la violenza che sempre lo ha circondato, a partire da quando ha visto i talebani uccidere il suo maestro, colpevole solo di non aver voluto chiudere la scuola hazara. Ma in lui prevale sempre il desiderio di farcela, di iniziare una nuova vita, facendo i lavori più umili e faticosi, con il sorriso sulle labbra e infinita riconoscenza per coloro che gli danno un giaciglio e un po' di cibo, o la possibilità di guadagnarsi da vivere.
Riesce a fare amicizia con altri bambini hazara, come lui soli e costretti a vivere lavorando. Insieme ad uno di loro, Sufi, si rivolge ad un trafficante di uomini per raggiungere l'Iran, lavorando poi duramente in un cantiere per riuscire a pagarsi il viaggio.
In Iran il cantiere diventa una casa e una prigione. Nessuno ne esce mai, per paura di essere preso dalla polizia, e si fanno i turni solo per andare a fare la spesa. Poi, dopo infinite ingiustizie, sgomberi, rimpatri, botte dai poliziotti, Enaiat decide di raggiungere la Turchia: un mese circa a scalare le montagne, di notte per non essere visti, al freddo, senza cibo. E dopo altri tre giorni di viaggio nel cassone di un camion con un doppio fondo alto circa cinquanta centimetri: Istanbul. Ma in Turchia non c’è lavoro, così Enaiat e i suoi amici partono di notte per la Grecia, con un gommone a remi, senza salvagente: una follia dettata dall’entusiasmo e dall’incoscienza, la prova che anche una sfida impossibile può essere vinta.
Pochi ma fondamentali incontri con persone che dimostrano umanità ed affetto nei confronti di questo ragazzino, educato e terribilmente solo, permetteranno a Enaiatollah di sopravvivere a pericoli drammaticamente più grandi di lui, arrivare a Torino, trovare una famiglia che lo ha preso in affido, studiare e costruirsi un futuro.
Quanti possono dire la stessa cosa? Quanti sono invece spariti nei doppifondi di un camion, congelati sulle montagne, o ingoiati dal mare? Ci sentiamo sereni per la vittoria di uno o dobbiamo vergognarci per la sconfitta (che quasi sempre significa morte) di tanti?

Altri crediti: Liberamente tratto da "Nel mare ci sono i coccodrilli - storia vera di Enaiatollah Akbari" di Fabio Geda
Patrocinio: AMNESTY INTERNATIONAL
Aiuto Regia: Sarah Nicolucci
Light Designer: Matteo Ziglio
Sound Designer: Alessandro Capone
Tecnici: Leonardo Liberati, Silvia Grassi
Foto: Riccardo Liberati

Produzione: CNT Compagnia Nuovo Teatro - Teatrocittà

File scaricabili:
Locandina.Enaiat.jpeg

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Il primo nucleo della C.N.T. si costituisce a Locarno in Svizzera nel 1994 sotto la direzione artistica dell’attrice-regista Patrizia Schiavo. Il gruppo si avvale di collaborazioni e scambi con altri paesi con l’obiettivo di sviluppare un linguaggio teatrale capace di abbattere frontiere linguistiche e culturali. Significativa sul piano dell’impegno civile e sociale soprattutto la collaborazione con l'Interkunst di Berlino e il D.N.A di Amsterdam. La C.N.T. mira a svincolarsi da qualsiasi restrittiva classificazione di genere e vuole rivalutare o ricercare un teatro necessario. Prediligendo la creazione di testi originali o le riscritture di classici, il lavoro della nuova C.N.T. è prevalentemente orientato all’impegno civile, anche attraverso progetti di teatro sociale, formazione per adulti, perfezionamento professionale e progetti didattici per le scuole.
Nel 2014 la C.N.T. sposta la sede a Roma, con l’obiettivo di creare
TEATROCITTÀ centro di formazione e ricerca. ORIGINE E MISSION:
Aperto da quasi tre anni , all'interno di un progetto di riqualificazione di un quartiere abbandonato, alle spalle degli studi di Cinecittà, Teatrocittà mira a prediligere collaborazioni con realtà che vivano il teatro possibilmente come arte, mission, strumento di denuncia, confronto, discussione e seppur utopica trasformazione della realtà. Crediamo in ogni opportunità che possa creare luoghi d'incontro/scambio di energie e stimoli diversi, fucine di idee, formazione, attraverso tutte le forme possibili. Crediamo negli artisti e nelle persone che cercano di fare del loro meglio, per creare un angolo di riflessione e partecipazione, vivere e con-dividere esperienze e percorsi. Teatrocittà, oltre ad essere aperto alle realtà del territorio ha organizzato rassegne teatrali (spettacoli ogni weekend), corti, documentari, incontri tematici sulla violenza di genere, come nel caso della rassegna “Parla con Lei”, Contest e workshop di danza contemporanea.

www.teatrocitta.org
https://www.facebook.com/compagnianuovoteatro/
@teatrocitta.roma

C.N.T: Attività teatrale in Italia

2019: “ Area interdetta” laboratorio spettacolo, esplorazione di una società ai margini
2018: "Il laboratorio della vagina", per una nuova cultura della parità e del rispetto, di e con Patrizia Schiavo e 7 attrici. Off/Off theatre
“Ratatouille” percorso di lavoro sul monologo…testi tratti da Apocalypse now, L’Attimo fuggente, Festen, La 25esima ora, Il Paradiso all’improvviso, etc…
“Delirio” tratto da “Delirio a due” di E. Ionesco. Laboratorio spettacolo per 5 coppie
2017: "Donne senza censura" scritto, diretto e interpretato da P. Schiavo. Ripresa
"Il laboratorio della vagina" di e con Patrizia Schiavo e 7 attrici. Roma Fringe Festival
"Terapia d'urto" Laboratorio-spettacolo di Patrizia Schiavo
2016 "Picciridda" di Selva Nicolicchia, sulla storia di Rita Atria morta per mafia.
"Casa di rigenerazione" Laboratorio-spettacolo di Patrizia Schiavo
2015 "Les chaises Ensamble" tratto da "Le sedie" di Ionesco. Uno studio per 6 attori.
2014 "Bianca e le streghe", drammaturgia e regia di Patrizia Schiavo. Laboratorio-spettacolo
“Umanità a numero chiuso”, nell’ambito del Centenario dell’apertura dell’ex manicomio di Roma, S. Maria della Pietà.
2013 "Donne senza censura", scritto, diretto e interpretato da P. Schiavo.
"Meeting Hotel", liberamente ispirato a "Confusioni" di Ayckbourn. Laboratorio-spettacolo
“Canto Clandestino” dal testo di M. Sammartino. Adattamento e regia di P. Schiavo, ripresa. Teatro Ambra alla Garbatella e Roma Fringe Festival .
"Attesa", ispirato alla storia vera di Enaiat, da "Nel mare ci sono i coccodrilli" di Fabio Geda. In collaborazione con l'orchestra filarmonica di Tivoli e Rossotango. Roma
2012 “I vestiti nuovi del re”, ispirato alla favola di H.C. Andersen, drammaturgia e regia di P.Schiavo. In collaborazione con l'Ass. Plurabelle. Roma
2011 “Ospiti sgraditi”, ispirato al “Carnevale degli insetti” di S. Benni, corso di perfezionamento, drammaturgia e regia di P.Schiavo. C.N.T. e Plurabelle. Roma
2009 “ Canto Clandestino” tratto da Canto Clandestino saliva dall’abisso di M. Sammartino adattamento e regia di P. Schiavo, coproduzione con la Comp. Viartisti di Torino.

C.N.T : Attività in Svizzera- Germania- Olanda
2008: “Totem, tabù e bon ton” scritto e diretto da Patrizia Schiavo. Locarno CH
2007: “Sogno di un uomo ridicolo” con Vito Gravante. Regia di Gerardo Wuthier, CH
2006: La C.N.T. organizza eventi musicali e teatrali presso la sede “La Cambusa. teatrostudio” molto apprezzati soprattutto durante il Festival del film di Locarno.
2006: 2° Edizione de “La rana nel pozzo” presso La Cambusateatrostudio in collaborazione con l’Ass.cult. La Rada, Emergency, esposizione fotografica di Dondero; Spettacolo argentino “Gente come uno” e vari ospiti. Locarno, CH
2006: La Locanda dell’Amore. Spettacolo-cena ispirato a “Trappola per topi” di Agata Christie e le digressioni logorroiche di Rodrigo Garcia. Testo e regia di P. Schiavo. Locarno (CH)
2005: La Rana nel Pozzo. Rassegna per la pace in collaborazione con la Fondazione Monte Verità ed Emergency. Mostre di fotografie. Incontri. Proiezione di “Anam il senzanome”, ultima intervista di Tiziano Terzani a cura di Mario Zanot. Immagini da Kabul e spettacoli.
2004: Il Calapranzi di Pinter. Regia di Gerardo Wuthier . Con Vito Gravante e Richard Coroneo
2003: Serve e Spettri. Adattamento da Jean Genet a cura di P. Schiavo. Regia di Patrizia Schiavo e Riccardo Liberati. Teatro di Locarno (CH)
2003: Filosofi-Geni-maniaci. Spettacolo-cena scritto e diretto da Patrizia Schiavo - Castello di Locarno e Hotel ristorante De Fanti (CH)
2002: Radio Apocalisse Viaggiante. Scritto e diretto da P. Schiavo, debutto ottobre 2002 al Nuovo Studio Foce di Lugano (CH)
2002: Foto di gruppo con valigia. Spettacolo di fine corso condotto da P. Schiavo basato sulle tecniche Stanislavskij e Strasberg, giugno 2002 - Teatro del Gatto di Ascona (CH)
2001: Il Passaggio, di C. M. Alsina, coproduzione con Compagnia Kripton di Firenze,
debutto aprile 2001 al Teatro dell'Orologio di Roma.
2001: Babilon. Performance scritta e diretta da P. Schiavo nell'ambito del progetto multiculturale contro il razzismo e la xenofobia "Instant Acts" prodotto dalla Interkunst di Berlino.Tournée in Germania, Austria, Italia
2000 Ingorgo cosmico, di F. Caprara, coproduzione con la Edizioni e Voci di Cimo, debutto gennaio 2000 al CISA di Lugano, (CH).
1999: Emigranti, di S. Mrozek, adattamento testo e regia di G. Wuthier. Studio Foce di Lugano, (CH)
1998: Delirio (a due o a quanti se ne vuole) tratto da "Delirio a due" di E. Ionesco, adattamento e regia di P. Schiavo. Teatro di Locarno, (CH).
1998: Metamleto - 1° studio, tratto da "Amleto" di W. Shakespeare, adattamento e regia di P. Schiavo, debutto dicembre 1998 al Teatro di Locarno, (CH).
1997: Profughi attori inquieti viandanti. Scritto e diretto da P. Schiavo, debutto gennaio 1997 al Teatro di Locarno, (CH).
1997: Happy days di S. Beckett, coproduzione con la DNA di Amsterdam, adattamento in 4 lingue e regia di Patrizia Schiavo, debutto aprile 1997, Amsterdam (NL).
1997: Kakacciujawas. Performance scritta e diretta da P. Schiavo nell’ambito del progetto multiculturale contro il razzismo e la xenofobia "Instant Acts" prodotto dall' Interkunst di Berlino (D). Tournée in Germania.
1996: The false King. Performance scritta e diretta da P. Schiavo nell'ambito del progetto multiculturale contro il razzismo e la xenofobia "Instant Acts" prodotto dall' Interkunst di Berlino (D) Tournée in Germania.
1996: Mein Gewehr. Performance scritta e diretta da P. Schiavo nell'ambito del progetto multiculturale contro il razzismo e la xenofobia "Instant Acts" prodotto dall' Interkunst di Berlino (D). Tournée in Germania.
1995: Sex-machina, tratto da "Girotondo" di A. Schnitzler, scritto e diretto da P. Schiavo,
debutto febbraio 1995 al Teatro di Locarno, (CH)
1995: Cantico dei Cantici, traduzione di G. Ceronetti, diretto e interpretato da P. Schiavo,
debutto febbraio 1995 allo Studio Foce di Lugano, (CH)
1995: Zona di contaminazione. Performance scritta e diretta da P. Schiavo nell'ambito del progetto multiculturale contro il razzismo e la xenofobia "Instant Acts" prodotto dalla Interkunst di Berlino (D). Tournée in Germania.
1994: Sex-machina - 1° studio, tratto da "Girotondo" di A. Schnitzler, scritto e diretto da P. Schiavo, debutto al Teatro di Locarno e Teatro Varieté - Ascona, (CH).
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