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Sogno Americano Chapter 2 , Tennessee , Whiskey Circus

Teatro del Simposio
Regia: Francesco Leschiera
Drammaturgia: Zeno Piovesan
Attori: Ettore Distasio, Mauro Negri e Greta Asia Di Vara
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Teatro , prosa, damma , contemporaneo

Sinossi
In una città del Sud degli Stati Uniti d’America una giovane contorsionista si esibisce ogni sera nel suo piccolo appartamento. Si cimenta in un numero quasi impossibile: entrare in una minuscola scatola di cristallo. Lo zio della contorsionista nonché presentatore e impresario di
questo strano circo domestico, procura il pubblico per gli spettacoli della ragazza. Tra questi spettatori, un giorno, si presenta un uomo, disilluso dalla vita, che si innamora della contorsionista e cerca di mostrarle l’effettiva realtà in cui essa vive e che lei rifugge deformandola con la fantasia. Quest’uomo le proporrà di scappare con lui, promettendole un futuro migliore.
Il testo “Sogno Americano Chapter 2, “Tennesse ,Whisky Circus” prende avvio dall’America e dalle atmosfere raccontate dal drammaturgo Tennessee Williams nelle sue opere, per poi cercare di indagare una condizione esistenziale tipica del cosiddetto Sogno Americano, ma che forse si può ritrovare ancora nella nostra contemporaneità. Il Presentatore, la Contorsionista e l’Innamorato, i tre personaggi del testo, costituiscono una sorta di circo interiore, immaginario, in cui le fantasie e l’immaginazione di ognuno permettono loro di sopravvivere alla realtà asfissiante in cui si sono rinchiusi e che abitano.
Progetto e note di regia
Il progetto SOGNO AMERICANO nasce dalla volontà di Francesco Leschiera, Manuel Renga ed Ettore Distasio di raccontare un periodo storico che si riflette ancora oggi sulla società occidentale anche se in maniera diversa, attraverso 3 autori tra i più importanti del novecento. Abbiamo deciso di dividere il progetto in tre capitoli dedicando il primo a Raymon Carver il secondo a Tennesee Williams e il terzo a Truman Capote.
Il racconto di una società in bilico, sull’orlo del burrone caratterizzata da luci e ombre fortissime: ricchezza e povertà, amore e odio, alcol e sobrietà, fantasmi della notte e angeli del giorno.
Il racconto della vita, delle storie e delle opere di tre grandi autori.
Il percorso registico si focalizza nella volontà di conservare alcuni elementi in tutti e tre i capitoli. L’intento di questa scelta è quella di creare una serialità sia estetica che rappresentativa del Sogno Americano descritto dai tre autori .


Altri crediti: Scene e costumi di Paola Ghiano, Margherita Ghiano e Francesco Leschiera
Assistete regia Serena Piazza

Produzione: Teatro del Simposio

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Il Teatro del Simposio nasce nel 2012 come gruppo milanese di sperimentazione teatrale da comuni esperienze formative e professionali elaborate nel corso degli anni.
L’incontro di Francesco Leschiera, Alessandro Macchi e Antonello Antinolfi, soci fondatori dell’associazione, avviene innanzitutto su un aspetto contenutistico ed ha creato un comune filo conduttore nelle produzioni del gruppo: l’esigenza di raccontare l'identità dell'uomo, psiche e materia e delle sfaccettature che gli appartengono in modo universale, ma che inevitabilmente si legano alla concretezza del vissuto individuale.
Da questo punto di partenza, che rappresenta lo stile riconoscibile dell’associazione, tutti progetti hanno come punto di forza la necessità di sperimentare di volta in volta il linguaggio espressivo più adeguato.
Il processo creativo è così permeato da tanti stimoli, ricercando innanzitutto le possibili contaminazioni. Possono essere forme d’arte, visive o sonore, o semplicemente frammenti di vita comune, un luogo, un’immagine, una storia. In definitiva una materia che possa essere plasmata sperimentandone le potenzialità.
Con tali presupposti l’obiettivo è quello di indirizzare i progetti verso una struttura di tipo performativo dove, senza stravolgere in alcun modo le tematiche rappresentate, risultino forti e presenti i tratti caratteristici della contaminazione.
L’immagine, il suono, i colori, i profumi (ogni spettacolo è infatti caratterizzato da un suo specifico profumo) sono la materia e la gabbia sottostante in cui si muove l’intera rappresentazione.
Il Teatro del Simposio è inoltre attivo nell'ambito strettamente performativo. L'associazione ha partecipato a vari eventi proponendo lavori realizzati in forma di installazione o di performance art (MostramiFactory@Folli50, EXPO, performance per BLACK FRIDAY - presentazione stagione 2016/17 Teatro Litta, evento Charity Show "Fai Volare le Farfalle" ). Il lavoro in tale direzione è continua ricerca tra la giusta contaminazione di suono, immagine e parola.
Questa necessità di affrontare sempre nuovi linguaggi ha permesso di realizzare progetti nati da stimoli molto diversi fra loro.
Sono nati ad esempio progetti come “Il Ring dell’Inferno” tratto da un fumetto, storia vera del pugile ebreo Herztko Haft, costretto a combattere per la sua vita nei campi di concentramento. Il progetto è a metà tra teatro di narrazione e ambientazione cinematografica.
“Beyond Vanja”, rielaborazione del testo Cechoviano, dove l’immagine del dentro e del fuori del mondo di Vanja è stata ricreata attraverso strutture in plexiglass che permettono di scrutare le
storie che si intrecciano. Le elaborazioni sonore procedono di pari passo attraverso un sound design che favorisce l’immersione in quella materia.
Sempre in chiave di sperimentazione, per la rielaborazione del Macbeth (“Psychedelic Macbeth”) è stata affrontata la riduzione dei personaggi concentrandosi sulle figure di Macbeth, Lady Macbeth e Banquo ed anche in questo caso l’elaborazione sonora ha avuto una parte importante, riambientando l’intera tragedia in una discoteca “diretta” da un dj nel ruolo delle streghe.
Una riproposizione dell’Antigone si è focalizzata sull’umanità dei personaggi, creando degli inserti drammaturgici che ne sottolineassero la fragilità più che il loro ruolo all’interno del contesto narrativo.
“Così è (forse)” rielaborazione del testo Pirandelliano, ha invece affrontato una riscrittura drammaturgica ex-novo. E’ ambientata in una galleria d’arte contemporanea ed è interamente focalizzata sul teatro performativo. Le scelte registiche, le scene, le luci ed il sound design, accompagnano lo spettacolo in coerenza con tale scelta stilistica.
Con “Storia di un impiegato” (da Fabrizio De Andrè) la compagnia si è confrontata con il linguaggio del teatro canzone, avvalendosi della collaborazione con il gruppo musicale A3 Apulia Project. Il progetto ha portato in scena l’intero album suonato dal vivo, integrandolo con un testo che descrivesse il mondo contemporaneo in parallelo con la storia raccontata all'interno del concept Album
Ad oggi l’associazione ha al suo attivo più di 12 produzioni rappresentate sia a Milano che in territorio nazionale.
Nel 2014 l’associazione è stata selezionata per una residenza di due anni al Teatro Litta.
Nel 2016 e nel 2017 è stata selezionata al MilanoOff festival con gli spettacoli “Rumori” e “La Città degli Specchi”
Nel 2018 lo spettacolo il “Ring dell’Inferno” è stato inserito all’interno della rassegna Circuito Contemporaneo sostenuta da Circuito Lombardia Arti Disciplinari CLAPSpettacolo dal Vivo
Nel 2019 la compagnia risulta tra le vincitrici con Sogno Americano Chapter 1 Ray del Bando “Next” – Laboratorio di idee per la produzione e distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo” per la Circuitazione nazionale di spettacoli di prosa, prodotti da giovani compagnie che saranno programmati nel corso del 2020.
Sogno Americano Chapter 1” Ray , con tutta quell’acqua da casa “ è stato selezionato dal Piccolo Teatro di Milano per la stagione 2020/2021.
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