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Teatro Rossosimona

Genere Prosa
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Regia: Francesco Aiello, Mariasilvia Greco

Drammaturgia: Francesco Aiello, Mariasilvia Greco

Attori: Francesco Aiello, Mariasilvia Greco, Maria Canino

Altri crediti: Responsabile tecnico: Jacopo Andrea Caruso Locandina: Alessandro Aiello Ufficio stampa: Franca Ferrami Direttore di produzione: Lindo Nudo

Parolechiave: Drammatugia contemporanea, padre, madre, maternità

Produzione: Teatro Rossosimona in collaborazione con Migramenti/Teatro del Carro

Anno di produzione: 2020

Genere: Prosa

Che cos’è la normalità? Come o quando può una coppia definirsi normale? Quando entrambi hanno un lavoro sicuro e mettono su famiglia? Parrebbe allora che normalità faccia più rima con stabilità; che abbia a che vedere con metter le radici in un luogo, in una persona, in un ingranaggio. Il popolo dei 30-40 enni, a dispetto dei loro genitori, questa stabilità la disprezza e nello stesso tempo la invoca quando il terreno sotto i piedi inizia a diventare fin troppo sconnesso e fragile.
Francesco e Silvia sono una coppia che tenta di colmare quel vuoto disegnando una normalità possibile. La proposta di fare un figlio da parte di Francesco provoca un vero e proprio terremoto. Francesco riversa nella possibilità di un figlio il proprio riscatto, anelando un futuro finalmente libero dal peso di suo padre, Silvia percepisce quella possibilità come un’intrusione nel suo corpo, nella sua vita, nei suoi progetti, iniziando così dentro di sé una dura lotta con quel modello femminile di madre tramandatole e del quale vuole conservare ciò che realmente sente che le appartiene.
In questo terremoto un’intrusione reale c’è: Maria, la sorella di Francesco, che troverà rifugio a casa loro per godere di un po’ di tempo per sé, lontana da marito e figlio. Lei sarà ago della bilancia dei contrasti, riuscirà, più o meno consapevolmente, con il suo sguardo lucido e leggero ad aiutare Francesco e Silvia ad affrontare quel continuo “non siamo pronti”. Il verbo rimandare da imperativo morale viene gradualmente accantonato, sorgeranno domande mai poste e la possibilità di una famiglia acquista contorni diversi. Il loro stare insieme si nutrirà di un senso nuovo perché se come prima non possiamo più Essere allora bisognerà Essere in un altro modo.
L'estratto che vedete in questo video è una registrazione di una prova aperta che si è svolta presso il Teatro Comunale di Badolato (CZ), a conclusione di un percorso di residenza durato due settimane.
Lo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena alla fine di ottobre, ma le condizioni dettate dall'emergenza sanitaria non ce l'hanno permesso. Contiamo di debuttare non appena verrà stabilita la riapertura dei teatri.

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