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Don Chisciotte

Comapagnia La Ribalta di Salerno

Genere
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Regia: Valentina Mustaro

Drammaturgia: valentina mustaro

Attori: compagnia la Ribalta

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione: teatro la Ribalta

Anno di produzione: 2019

Genere:

Lo spettacolo “Don Chisciotte” della Compagnia La Ribalta di Salerno è una mia personale rivisitazione, in chiave commedia dell’arte, dell’omonimo romanzo di Miguel Cervantes, adattato in testo teatrale.
La commedia dell’arte è a mio avviso un genere teatrale che ben si presta al gioco di realtà e immaginazione che si sviluppa nella vicenda letteraria del Don Chisciotte; quest’ultimo infatti, riesce a trasformare con l’immaginazione , ciò che ha letto nei suoi libri, nella realtà, ovvero si “immedesima in un personaggio” , in una cavaliere, al punto di credere di trovarsi realmente di fronte ad imprese eroiche da compiere e di essere convinto che le persone intorno a sé non siano altri che personaggi, maschere, presi da quelle stesse storie. Ecco perché nella rappresentazione tutti i personaggi indossano le maschere e agiscono sulla scena secondo i caratteri tipici di questo genere di commedia, mediante una recitazione pantomimica e non realistica.
La commedia dell’arte gioca con il sotto testo, con ciò che traspare al di là della narrazione ma non viene detto verbalmente bensì attraverso la costruzione scenica di movimenti non didascalici ma evocativi. I Movimenti degli attori, figurativi, evocativi, allusivi, si sposano bene con il messaggio dell’opera: lo sguardo del Don Chisciotte è innegabilmente capace di visualizzare ed ideare luoghi e circostanze fantasiose mediante la sola immaginazione, un po’ come fa l’attore, che è capace di vedere un castello là dove altri vedono solo quinte e cartongesso.. e si compiace di bere caffè da una tazzina vuota laddove altri restano solo a bocca asciutta.
Non meno importante è poi l’ambientazione della vicenda teatrale che volutamente ho voluto ispirare ai quadri del celebre artista Giorgio De Chirico, principale esponente della corrente pittorica Metafisica.
La scelta di ambientare le vicende del nostro Don Chisciotte in un quadro di De Chirico (nello specifico il fondale ritrae parte del quadro “Piazza Italia”) è dettata da diverse ragioni.
In primo luogo la natura stessa della pittura Metafisica si presta benissimo al messaggio dell’opera in quanto questa corrente artistica intende appunto rappresentare ciò che è oltre l’apparenza fisica della realtà, ciò che è al di là dell’esperienza dei sensi. In secondo luogo ho voluto scegliere l’artista De Chirico per la particolarità dei soggetti delle sue opere: egli da un lato dipinge la luce delle moderne città europee, con le invenzioni, la tecnologia, l’innovazione moderna.. dall’altro inserisce nei suoi dipinti architetture del passato, opere classiche, statue, e ombre della sera. I due elementi di moderno e antico, presente e passato, giorno e notte, convivono nelle opere di De Chirico così come coesistono nel romanzo di Cervantes, dove gli ideali cavallereschi rappresentano il passato, la “tradizione”, la sera … e il mondo reale, quello in cui vive Don Chisicotte, rappresenta il presente, la “realtà” , il tempo attuale, il giorno che si

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