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Chi niente fu. (non dirà niente)

ragli
Regia: Rosario Mastrota
Drammaturgia: Giuseppe Pipino
Attori: Dalila Cozzolino
Trailer: Link
Anno: 2020


Generi: Prosa, Performance

Tags: atopos solitudine pessoa

Un palazzo senza intonaco, lontano dal centro di un paese del Sud e dalle vite che ne fanno parte.
Un palazzo silenzioso, composto da tre appartamenti, in ciascuno una vita incastrata.
Carmela abita il primo appartamento. Non cammina mai scalza, indossa sempre tre paia di calzini. Niente e nessuno riuscirebbe a vederle, toccarle, sporcarle i piedi. Ha paura di rovinarli, i suoi bei piedi. Sua madre glielo ripeteva sempre: “Attenta ai piedi!”. I piedi, un grande privilegio nella sua famiglia, un altrettanto grande senso di colpa che costringe all’inerzia, alla solitudine, alla paura di fare passi verso la vita, per un’intera vita. Ma un giorno Carmela comincia a correre.
Per Marino, che abita il secondo appartamento, il mondo ormai è finito. Perdere una persona è perdere il mondo, perdere qualcuno è la fine del mondo. Esiliato dalla sua famiglia dopo uno scandalo legato alla “bestia di femminilità” che si porta dentro, vorrebbe tornare nel mondo, ma il mondo ride di lui.
Elvezia vive nell’ultimo appartamento. Dal sei maggio 1942 non vede l’altra parte del cielo, non ha visto metà della guerra, nella disperazione ammutolita davanti ai bombardamenti. Non vede più l’altra parte, solo una, solo una metà. I rumori allora si fanno più grandi, occorre dare loro un nome. Tutto quello che sta dall’altra parte, tutto quello che le corre di lato prima che possa voltarsi, non ha forma, ma un nome sì. E un giorno Elvezia scopre il nome del rumore nel petto: vede l’amore. Lo vede, ora, per intero.
Giuseppe Pipino ha scritto tre monologhi. Leggendoli uno dopo l’altro, abbiamo subito pensato alla possibilità di un’unica messa in scena. I tre personaggi sono distanti solo in parte: in tutti si scorge immediatamente la condizione di atopos, senza luogo e fuori luogo.
Si vuole provare ad entrare senza fare rumore in queste “affollate solitudini”.
In questo ultimo periodo tutti noi stiamo facendo grandi esercizi di solitudine, il domestico è uno spazio che ci rassicura e che ci imprigiona allo stesso tempo. Accogliente e minaccioso, è un posto in cui possiamo essere terribili, spietati perché non visti. E se si rimane da soli per molto tempo, la solitudine diventa un abito scomposto che ci impone pose innaturali, curvature, depressioni, ci si incolla addosso così tanto e ci trasfigura, si poggia sul corpo, o più in profondità.
Per questi tre personaggi, inquilini di un unico palazzo che sembra via via perdere i contorni definiti, il domestico diventa un posto in cui l’invisibile si mostra, diserta, si ribella. Un limbo desolato, che inizia ad aprirsi, ospitando ricordi, fantasmi e pensieri che, piano, da cristalli congelati e immobili, si trasformano in respiri, voci, danze.
Pessoa scrisse “[…] un giorno verrà il giorno in cui ormai non dirò più niente. Chi niente fu né è, non dirà niente.” Quest’opera parte da qui, da un niente orfano di un tutto o di una sua parte, di qualcosa che non è stato e che non sarà più. In scena un’attrice.


Altri crediti: luci e suono Giacomo Cursi
spettacolo vincitore FESTIVAL INVENTARIA 2019 sezione DEMO

Produzione: Compagnia Ragli - Teatrosophia

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Compagnia Ragli, una delle prime Compagnie italiane a realizzare un Teatro sociale in cui legalità, uguaglianza, diritti umani e parità di genere vengono trattati mediante testi originali, scenografie sostenibili, esperimenti sociali ed educazione scolastica, premiata più volte per l'impegno antimafia e il progetto di "smitizzazione della 'ndrangheta" e Direzione Artistica del Festival sui Diritti Umani "Mauro Rostagno", accoglie nelle proprie scuderie artisti giovani e ne supporta il processo creativo e amministrativo. Organizza un Premio teatrale, corsi di drammaturgia e di economia dello spettacolo. Produce 4 spettacoli di compagnie emergenti e ne facilita la circuitazione nazionale ed internazionale.Fondata da Rosario Mastrota, Andrea Cappadona e Dalila Cozzolino, si dedica a tematiche civili e sociali attraverso un linguaggio drammaturgico contemporaneo. Debutta con Ragli a Primavera dei Teatri. Seguono: Fine (finalista al Premio Dante Cappelletti, Pr. Kantor, Pr. Controscene Biella e Pr. Cantiere Opera Prima, Rm); Salve Reggina! partecipa al Napoli Teatro Festival, finalista a Hystrio Scritture di Scena_35, al Premio Dante Cappelletti e al Pr. di Drammaturgia Oltreparola. L'Italia s'è desta apre la trilogia sulla smitizzazione della 'ndrangheta. Lo spettacolo vince: Uno per Monologhi, Teatropia, Pr. Centro alla Drammaturgia, Dirittinscena Univ. La Sapienza, Pr. Restart Antimafia e Pr. Politicamente Scorretto, è finalista a Hystrio Scritture di Scena e debutta in forma di lettura al Teatro Valle; ha una tournèe nazionale con oltre 100 repliche; partecipa, inoltre, al Festival INSCENA! New York City, NYC 2015. Gli altri 2 spettacoli della trilogia sono: Panenostro (Pr. Per Voce Sola–Teatro della Tosse di Genova) e Ficcasoldi (Pr. Giovani Realtà del Teatro, Civica Acc. Nico Pepe 2013). Onions, di R.Mastrota e D.Cozzolino, è il testo scelto da CollaborAzioni e diretto dalla regista O.N. Rabinyan (Lyncoln Center e World Wide Lab, NYC). Nel 2015 debutta La Bastarda, ispirato alla vita di Lea Garofalo, patrocinato da Avviso Pubblico, Città Metropolitana di Milano, ARCI e daSud. Border Line, debutta a Carrozzerie NOT nel dicembre 2018, è interpretato da Antonio Tintis, Giuliana Vigogna e Matilde Vigna (Ubu 2016 per Santa Estasi di A.Latella). Segue, nel 2018, Macbeth Aut Idola Theatri, scritto, diretto e interpretato da Dalila Cozzolino, progetto vincitore della Residenza invernale Emergenze Romane 2018. Nel 2019, Ragli è tra le compagnie selezionate da Fabulamundi Playwriting Europe e debutta a Primavera dei Teatri 2019 con The Speaking Machine, dell’autrice catalana Victoria Szpunberg, prodotto da Primavera dei Teatri e PAV Fabulamundi, per il progetto europeo Europe Connection 2019, diretto da Rosario Mastrota. Tutor critico del progetto è Alessandro Toppi (Hystrio, Pickwick). Con Chi niente fu, scritto da Giuseppe Pipino, la Compagnia Ragli vince il Festival Inventaria 2019 sezione “Demo”, presentando un lavoro di 12 minuti, vince la Residenza di ATCL Lazio per lo Spazio Rossellini e vince il Martelive Biennale 2021. Dal 2017, alla Compagnia Ragli è affidata la direzione artistica del teatro di ÀP, Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti (RM) e la direzione artistica del Festival Mauro Rostagno, oltre alla gestione artistica e organizzativa del Premio Mauro Rostagno che assegna 1000 € al progetto vincitore. www.compagniaragli.com
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