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Dall'altra parte | 2+2=?

Putéca Celidònia
Regia: Emanuele D'Errico
Drammaturgia: Emanuele D'Errico
Attori: Emanuele D'Errico Dario Rea Francesco Roccasecca
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: perdita - vita - involuzione - gemelli - grembo - neuroni - madre

FASI DEL PROGETTO

L’idea del progetto “Dall’altra parte /2+2=?” nasce nel 2017. 
Il lavoro partecipa al Premio Scenario 2019, dove arriva in semifinale. È vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 a Udine in una forma di venti minuti. 
Nel gennaio 2020 è in residenza nella sezione Cantieri Sartoria del Teatro Sannazaro di Napoli dove viene presentato in forma di studio.
Debutta ufficialmente al Napoli Teatro Festival Italia 2020. È in programma nella stagione 2020/21 a Napoli in Sala Assoli e a Caserta al Teatro Civico 14.

SINOSSI

Tre gemelli eterozigoti si incontrano nell’utero materno. Sono appena stati concepiti e realizzano di essere tre geni, consapevoli che con il passare del tempo e l’avvicinarsi della nascita perderanno gradualmente neuroni fino a raggiungere la totale incoscienza natale.
Nascono sfide e competizioni interrotte da misteriose scosse esterne che scandiscono il passaggio del tempo. Ad ogni scossa qualcosa cambia: la loro postura, le loro capacità intellettive. Le nozioni vanno scemando. Il gioco diventa sempre più infantile, il linguaggio meno forbito. Ma alla quarta scossa qualcosa non va come le volte precedenti.

NOTE DI REGIA

Uno studio di Marian Diamond, neuroscienziata e professoressa della University of California, dimostra che: il 50/75% dei neuroni viene perso durante lo sviluppo pre-natale e si continuano a perdere neuroni lungo tutto l’arco della vita. 
Partendo da questo studio scientifico, “Dall’altra parte / 2+2=?” immagina che l’atto del concepimento sia il culmine della nostra genialità. Il lavoro, dunque, si basa su un’idea di regressione del linguaggio, dei corpi, delle coscienze.
L’attesa, talvolta snervante, è il motore della dinamica. Che vuol dire essere costretti a condividere uno spazio così ridotto con due sconosciuti che, solo poi, identificheremo come fratelli?
Una corda di canapa di circa dieci metri tiene uniti tre gemelli nel grembo materno in modo indissolubile: è il cordone ombelicale. Da questo legame fisico e metaforico è iniziato il processo di ricerca, sperimentando la sensazione di questo impedimento, in tutte le sue sfaccettature. Una drammaturgia della corda.
Poi si è sviluppata la relazione con lo spazio circostante. Gli organi-tubi, i condotti uterini, il loro suono, la loro materia. L’involuzione fisica e cognitiva dovuta alla perdita dei neuroni è evidenziata
dal progressivo denudarsi dei tre feti che si privano gradualmente di un elemento di costume.

Ogni tassello e ogni fase evolutiva, nello scambio e nel confronto continui con ogni maestranza, sono state determinanti in tutto il processo.
A seguito delle norme anti Covid-19 per gli spettacoli teatrali gli attori devono rispettare la distanza fisica in scena. Abbiamo fatto di questa difficoltà un’opportunità di miglioramento e crescita creativa, mossi da una riflessione: come ci si può trovare in uno spazio così piccolo e non potersi toccare? C’è una corda, e con quella si può fare di tutto.

Altri crediti: Voce Clara Bocchino
Costumi Giuseppe Avallone
Scene Rosita Vallefuoco
Sound design e musiche originali Tommy Grieco
Disegno Luci Giuseppe Di Lorenzo
Maschere a cura di Luca Arcamone
Regista assistente Marialuisa Diletta Bosso
Foto di scena Anna Abet

Spettacolo vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019

Produzione: Putéca Celidònia

File scaricabili:
Portfolio...Putéca.Celidònia.pdf

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Putéca Celidònia nasce nel settembre 2018 dall’incontro tra sei ex allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli i quali, dopo aver condiviso lo stesso percorso formativo, scelgono di unirsi in
un gruppo di lavoro che si allarga a nuove maestranze che ne compongono l’arcipelago artistico e tecnico.
La compagnia composta da Clara Bocchino, Marialuisa Diletta Bosso, Emanuele D’Errico, Teresa Raiano, Dario Rea e Umberto Salvato, nel 2018 prende in gestione due beni confiscati alla camorra nel Rione Sanità, a Napoli. Due tipici bassi napoletani, che diventano luogo di accoglienza e di restituzione al territorio e ai cittadini. Sempre lì, oltre a portare avanti il proprio percorso artistico conduce un corso di teatro gratuito per i bambini del territorio.

Progetti di formazione:
Sul filone formativo Putéca Celidònia, oltre il lavoro con i bambini, tiene il corso di teatro nell’Istituto penale minorile di Nisida nell’anno 2020 e il laboratorio Komorebi con i richiedenti asilo ed ex rifugiati dello Sprar/Ex Canapificio di Caserta, che porterà la realizzazione di materiale video per la prossima edizione di Quartieri di Vita.

Progetti di spettacolo:
Dall’altra parte|2+2=? di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. In forma di studio, partecipa al Premio Scenario 2019 arrivando in semifinale. È, poi, vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 a Udine. È in residenza nel 2020 nella sezione Cantieri Sartoria del Teatro Sannazaro di Napoli diretta da Francesco Saponaro, debutta nella sezione Osservatorio del Napoli Teatro Festival nel luglio 2020 ed è in programmazione in Sala Assoli e al Teatro Civico 14 nella stagione 2020/21.

Selene di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. Riceve la menzione speciale per la regia nel bando Nuove Sensibilità 2.0 del Teatro Pubblico Campano e avrebbe dovuto essere prodotto dal Teatro Stabile di Napoli al Ridotto del Teatro Mercadante per il maggio 2020, ma causa Covid-19 non è stato possibile ed in forma di mise en place prende forma all’interno di Piano Be al Piccolo Bellini di Napoli nel dicembre 2020.

In cantiere:
Progetto I.S.A racchiude un lavoro di sperimentazione che parte da uno studio su Giorni Felici di S.Beckett e punta alla realizzazione di uno spettacolo di cui è autore e regista Emanuele D’Errico. Materiale principale di ricerca sono le interviste che la compagnia ha condotto alle donne e agli uomini del quartiere Sanità la cui vita si è per lo più vissuta e si vive nel proprio quartiere, nella propria strada, nella propria casa.

alla festa di ROMEO E GIULIETTA prende vita da uno studio sul testo shakespeariano condotto da Benedetto Sicca ed Emanuele D’Errico. All’interno di Cantieri Sartoria 2021 ne procede la sperimentazione che avrà forma finale di spettacolo con la regia di Benedetto Sicca.

Progetti speciali:
All’interno degli spazi nel Rione Sanità, inoltre, Putéca Celidònia crea un format di nome ’A voce d’’o vico (la voce del vicolo): teatro e musica che dialogano affacciati ai balconcini. Il suo
debutto è nel maggio 2019 e prosegue con quattro appuntamenti all’interno della rassegna
Settembre d’’o vico. Un evento di solidarietà con l’obiettivo di creare aggregazione e far vivere di bellezza e di cultura quegli spazi prima destinati alla malavita. Ad essere protagonisti di questa rassegna i bambini stessi del corso teatrale affiancati da grandi artisti che hanno
sposato l’iniziativa. Questo progetto con i bambini del Rione Sanità vede la sua evoluzione nello spettacolo Non c’è differenza tra me il mondo, che debutta nel marzo 2020 al Ridotto del Teatro Mercadante all’interno della programmazione di Quartieri di Vita promossa dalla Fondazione Campania dei Festival.

Nel luglio 2020, all’interno della rassegna RACCONTI PER RICOMINCIARE, creata da Ente Teatro Cronaca e Vesuvioteatro.org, la compagnia partecipa con L’Ogliaro di Emanuele D’Errico.

Per la stagione 2019/20 Mutamen6/Teatro Civico 14 di Caserta dedica un percorso di affiancamento alla compagnia Putéca Celidònia, all’interno del progetto Osservatorio.

Nell’anno 2019 infatti la compagnia fa residenza in teatro con i progetti Dall’altra parte|2+2=? e Selene.

La compagnia è stata selezionata da Urbino Teatro Urbano 2020 per partecipare al corso di formazione FAI IL TUO TEATRO! nel luglio 2020.

La compagnia è promotrice C.Re.S.Co dal 2020

PREMI E RICONOSCIMENTI
Menzione speciale per la regia di Selene – Bando Nuove Sensibilità 2.0 del Teatro Pubblico
Campano
Vincitore del Premio Giovani Realtà del Teatro 2019 con il proge0o Dall’altra parte – 2+2=?
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