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FAKE SHAKESPEARE

Casa Shakespeare

Genere Prosa
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Regia: SOLIMANO PONTAROLLO

Drammaturgia: ANDREA DE MANICOR

Attori: Sabrina Modenini - EMILIA / GERTRUDE Andrea De Manincor - OTELLO / CLAUDIO Solimano Pontarollo - JAGO / AMLETO Andrea Manganotto - EX Sebastiano Pontarollo - BAMBINO

Altri crediti: Scritto da: Andrea De Manincor Regia: Solimano Pontarollo Personaggi e interpreti: Sabrina Modenini - EMILIA / GERTRUDE Andrea De Manincor - OTELLO / CLAUDIO Solimano Pontarollo - JAGO / AMLETO Andrea Manganotto - EX Sebastiano Pontarollo - BAMBINO Musiche: originali eseguite e cantate dal vivo da Andrea Manganotto Disegno luci: Francesco Bertolini Costumi: Beatrice Olocco Fonico e Tecnico Audio Luci: Martina Zanetti Direttore di scena: Simone De Chirico Scenotecnico: Martina Forante Pilates Trainer: Giulia Roversi Allestimento scenico: Concessione di Fabio Scolari Comunicazione: Brandica Social: Gloria Busti Amministrazione Casa Shakespeare: Barbara Polato Project Manager Casa Shakespeare: Marta Benini Foto: Licia Massella

Parolechiave: Shakespeare - Fake/verità - luce/ombra- contemporaneità

Produzione: CASA SHAKESPEARE

Anno di produzione: 2020

Genere: Prosa

Nell’epoca della post-verità sappiamo ancora definire cosa è giusto e cosa sbagliato? E di fronte a un fatto, pensiamo davvero di essere noi e soltanto noi i depositari della verità oggettiva?
Casa Shakespeare continua nella sua esplorazione delle opere del Bardo con una nuova produzione, FAKE SHAKESPEARE.
Il testo originale di Andrea De Manincor, con la regia di Solimano Pontarollo – in scena insieme a Sabrina Modenini, Andrea Manganotto, Sebastiano Pontarollo e allo stesso De Manincor – è uno studio sulla luce e l’ombra di cui siamo pieni.
Tre anime rientrano nei corpi e affrontano l’esperienza terrena vissuta in due atti, due mondi, due situazioni differenti. Accompagnate da un altro, l’Andrea Manganotto autore delle musiche originali che accompagnano il vissuto scenico, supervisore del loro percorso, che li aiuti ad affrontare dubbi, certezze, studio del fuori e del dentro di essi.
Un viaggio per capire a che cosa è servito, che cosa è cambiato, e che cosa possiamo davvero diventare.
Due grandi opere di Shakespeare, rilette in chiave fake. Da un lato un Otello irriverente, cattivo, ironico, grottesco in cui le anime di Otello, Emilia e Jago interrogheranno loro stessi sulla verità della vicenda che li ha resi protagonisti, in un aldilà surreale. Dall’altro un Amleto post-Covid, che si riscopre in una drammaturgia che si allontana dall’originale per prendere coscienza di sè.
Affrontare il vissuto, con l’ironia, la comicità, la rudezza del reale, ma in un mondo sospeso, in un limbo pre-spirito dove il corpo ancora esiste o almeno se ne ha la percezione: è questo FAKE SHAKESPEARE. Ovvero, due situazioni espresse in due atti, in cui gli stessi interpreti sono personaggi noti, ma in un altro quando. Dove possono guardarsi, ri-conoscersi, e confrontarsi con quelle che erano verità, che sembravano verità, e che invece possono essere fake. Per poi ritrovarsi e lasciare un bagaglio a chi arriverà dopo di loro.
La sorprendente coppia Otello / Emilia si confronterà con il dubbio di Jago e della sua gelosia, guardando, o cercando di ritrovare, il supposto tradimento di una Desdemona invisibile. Per poi scendere nell’incontro di Claudio / Gertude con Amleto e le sue accuse, le sue uccisioni, la sua tragedia immaginata o vissuta realmente. Con la supervisione di EX, ovvero il deus ex machina del plot che osserva e accompagna.
Andrea De Manincor con FAKE SHAKESPEARE libera i personaggi dal ruolo a cui sono condannati da 400 anni, in un limbo post-mortem sospeso, permettendo loro di emergere nella loro irriverente, grave, comica, timorosa pienezza di luce e ombra. Navigare nelle acque scure della contrapposizione e della contraddizione ci aiuterà a capire che, forse, la verità è inclusione, è accettazione.
Da un lato Emilia, Otello e Jago. Dall’altro Gertrude, Claudio e Amleto. E alla fine un Amleto Bambino che ne accoglie l’eredità. Da una parte la luce, dall’altra l’ombra. Di qua la morte, di là una rinascita.

Informazione riservata agli Organizzatori

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